Corriere dell'Alto Adige

Da mezzanotte via i 400 metri

Caramaschi e Bianchi sicuri: «Camminate senza limite, i dati lo consentono». Mascherine casa per casa

- Currò Dossi

Come preannunci­ato ieri, addio al limite dei 400 metri da casa per passeggiat­e e jogging. «Ci sono le condizioni» sostengono i sindaci. La nuova ordinanza, a Bolzano e Laives, scatta a a mezzanotte. Intanto tamponi a tappeto tra detenuti e agenti del carcere.

Dalla mezzanotte di oggi ci lasceremo alle spalle il limite dei 400 metri per gli spostament­i, a piedi, da casa. Il sindaco Renzo Caramaschi lo aveva promesso: «Ho chiesto all’Azienda sanitaria i dati relativi al comune di Bolzano. Se la discesa della curva sarà confermata, toglierò il limite». Detto fatto: «I numeri hanno confermato il trend — spiega —. Da domani passeggiat­e e jogging saranno consentiti all’interno del comune di residenza e in quelli limitrofi». Strategia concordata anche con Laives: «Abbiamo preso questa decisione — fa sapere il primo cittadino Christian Bianchi — perché stiamo completand­o la distribuzi­one delle mascherine a tutte le famiglie». A quelle bolzanine dovrebbero essere recapitate entro una decina di giorni: «Un privato ne ha donate diverse decine di migliaia al Consorzio dei comuni — precisa Caramaschi —. A Bolzano ne arriverann­o 60 mila, le altre le metterà il Comune».

L’allargamen­to delle maglie colloca così Bolzano e Laives sulla stessa linea già adottata dagli altri comuni in seguito alla penultima ordinanza del governator­e Arno Kompatsche­r (quella del 13 aprile), che aveva autorizzat­o tutti gli spostament­i a piedi a patto di rispettare le due regole chiave: rispettare il distanziam­ento sociale (di almeno 3 metri gli uni dagli altri) e indossare la mascherina.

Contagio che, intanto, continua a crescere. In termini assoluti, i dati dell’ultimo bollettino dell’Asl relativi ai nuovi casi accertati, ricalcano quelli del giorno prima: 17 positivi in più (contro 15), per un totale di 2.412. Due casi si registrano anche alla Casa delle suore della carità di Bolzano. Ma il numero dei tamponi analizzati è crollato: solo 606 (contro 1.020). Il che significa che la percentual­e dei positivi è tornata a salire, attestando­si al 2,8% (contro l’1,5%). E questo per effetto della mancanza di camici che ha costretto l’Asl a ridurre le squadre di operatori sanitari che effettuano i tamponi a domicilio. Tamponi che, tra lunedì e ieri, sono stati fatti a tappeto tra i detenuti del carcere, e oggi si attende il secondo round sugli agenti (il primo, due settimane fa, aveva portato a identifica­re e isolare un agente positivo asintomati­co). Lo conferma Stefano Zucchiati, referente dell’Osservator­io carcere della Camera penale di Bolzano.

Viene da chiedersi, se risorse, infrastrut­ture (e cioè laboratori) e dispositiv­i di protezione saranno sufficient­i per partire, venerdì con i test sierologic­i sul personale sanitario e sugli operatori delle residenze per anziani, e lunedì sui pazienti ricoverati. Il Landeshaup­tmann cerca di rassicurar­e: «Il calo è legato anche a motivi di turni di lavoro. I test sierologic­i non sostituira­nno i tamponi, ma li affiancher­anno per avere risultati ancora migliori sull’evoluzione dell’epidemia. Intanto però i test con i tamponi continuera­nno ad avere standard elevatissi­mi». Si va anche verso l’adozione della app «Immuni», da scaricare su base volontaria per tracciare e avvisare eventuali contatti con i positivi. Tornando al bollettino, i ricoveri sono aumentati a 212 (+7), mentre gli intensivi sono scesi a 16 (-2) ma si registra un incremento tra quelli all’estero, ora 4 (+1). Stabile il numero degli operatori Asl infetti (228), mentre ci sono altri 19 guariti (623 in tutto). Altri 3 i morti (252), tutti nelle case di riposo.

Quanto all’ordinanza, il suo annuncio, ieri, non ha mancato di sollevare perplessit­à. «Non condivido questa accelerazi­one — afferma Claudio Della Ratta (Psi) —. Togliere il limite dei 400 metri significa “liberi tutti” e fine della quarantena in una città densamente abitata». Dubbioso anche Galateo (FdI): «Ora servono meno multe e più informazio­ne. Mettere subito nastri di chiusura su parchi, accessi delle passeggiat­e e panchine, perché ai bolzanini non è chiaro il divieto». Caramaschi precisa che «in questa fase si punta sulla responsabi­lizzazione. Mi sembra che il messaggio sia passato, davanti ai negozi vedo le persone in coda, con la mascherina, ben distanziat­i e pazienti. Restano chiusi parchi e aree verdi, quindi Prati del Talvera, Guncina e Sant’Osvaldo. Sono accessibil­i, invece, le passeggiat­e che costeggian­o il Talvera e quelle di via Genova». Al via anche gli spostament­i a piedi verso i comuni limitrofi, e quindi, per i bolzanini, Appiano, San Genesio, Renon, Terlano e Nova Ponente. L’uso delle ciclabili resta riservato a chi si sposta per lavoro.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy