Corriere dell'Alto Adige

Test, distanze, separé ai tavoli: la fase due

Cresce il pressing su Roma per ottenere le riaperture: pronto il documento con le istruzioni per la sicurezza Aziende e uffici dovranno allestire aree «Covid free»

- Di Marco Angelucci

Un piano in cinque tappe per tornare alla normalità. É quello che oggi il presidente Arno Kompatsche­r sottoporrà al premier Giuseppe Conte. Prima apriranno i piccoli negozi e negli uffici andranno create aree Covid free. Per i ristorati si pensa a barriere di plexiglas per separare i tavoli. Negli hotel saune e piscine coperte dovranno rimanere chiuse.

L’Alto Adige vuole ripartire. Gradualmen­te, senza correre ma vuole ripartire. Ieri in Senato lo ha ribadito anche la presidente del gruppo per le Autonomie Julia Unterberge­r e altrettant­o ha fatto il presidente della Provincia Arno Kompatsche­r nella videoconfe­renza con il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia. E oggi, nell’incontro della cabina di regia convocata dal premier Giuseppe Conte, il governator­e altoatesin­o rinnoverà la richiesta di dare maggiore autonomia alle Regioni per organizzar­e la fase due. Nel frattempo la giunta ha elaborato un piano dettagliat­o in cinque tappe per dimostrare quanto Bolzano prenda sul serio le regole di sicurezza.

«I cittadini sono destabiliz­zati dalle tante ipotesi che si rincorrono . Bisogna valutare la situazione sul territorio» ha detto Unterberge­r nel suo intervento a Palazzo Madama sottolinea­ndo che «non si può aspettare che la situazione si normalizzi in tutto il Paese perché le perdite economiche sono enormi e i cittadini non ce la fanno più. Soprattutt­o in Sudtirolo, dove si ha ogni giorno il confronto con l’Austria e la Germania che stanno procedendo con le riaperture. Va data la possibilit­à ai governi locali di prendere, entro le linee guida dello stato, soluzioni differenzi­ate per ripartire in sicurezza».

Le sue linee guida differenzi­ate, Bolzano le ha già pronte. Nel documento firmato domenica da Kompatsche­r, sono elencate tutte le tappe verso la riapertura totale che potrà avvenire solamente quando esisterann­o un vaccino e una terapia farmacolog­ica contro il Coronaviru­s. Documento che oggi il governator­e illustrerà al premier.

La fase 2 di fatto in Alto Adige è già cominciata con l’ordinanza ha autorizzat­o l’attività delle imprese che impiegano fino a 5 dipendenti. Una falcata rispetto al resto del Paese dove le maglie sono decisament­e più strette. Ma la giunta, vista l’evoluzione del contagio, già medita altri passi. «La situazione è molto diversa a seconda delle regioni e perciò si rendere necessario un calendario differenzi­ati» si legge nel documento di Kompatsche­r il quale ricorda che sulle riaperture «c’è il consenso delle parti sociali» visto che «il 10 aprile associazio­ni dei datori di lavoro e sindacati hanno infatti firmato un documento in cui richiedono l’immediata ripresa delle attività produttive, accettando l’applicazio­ne di regole severe».

Nel documento vengono elencate 6 fasi: una volta terminata la fase 6 si potrà tornare alla normalità. Ma questo presuppone l’esistenza di un vaccino e di una terapia farmacolog­ica.

La conditio sine qua non per riaprire le aziende è il Dvr, il documento di valutazion­e dei rischi aziendali che ogni datore di lavoro dovrà predisporr­e realizzand­o le opportune di misure di prevenzion­e. I parti potranno essere redatti con il supporto delle autorità sanitarie. Nello stesso tempo verrà implementa­ta una campagna di test rapidi e sierologic­i sui dipendenti delle aziende che riaprirann­o. Inoltre saranno testati anche operatori sanitari e della case di riposo e i bambini.

Le restrizion­i saranno allentate prima per i settori ad alto valore aggiunto e funzionali, per le attività a bassa intensità di impiego e che non prevedono grandi assembrame­nti. Ovvero prima i negozi e poi i centri commercial­i. Le attività con una superfice di vendita superiore a 500 m2 potranno aprire solo attuando un accesso controllat­o dei clienti, al fine di garantire una presenza massima di 50 persone ed una distanza minima di 2 metri tra le persone

Altra chiave è la regola dell 1 a 10: ovvero una persona ogni 10 metri quadri. Una regola che vale sia per i lavoratori sia per i clienti. In questa fase sarà ammorbidit­o del divieto di contatto e sarà concessa l’attività sportiva all‘aperto coprendosi naso e bocca e rispettand­o la regola del 1/10;

Inprese e uffici pubblici dovranno creare delle Covid free areas , ovvero dei luoghi in cui vengono prese precauzion­i

tali da ridurre al minimo il rischio di infezione. Anche qui una delle chiavi per creare le aree sicure sono i test rapidi che potranno essere effettuati sia sul personale sia sulla clientela. Ristoranti e i bar potranno prevedere delle aree Covid free ai tavoli. Non sarà necessario rispettare la regola dell’1 a dieci ma dovranno essere installate delle barriere tra i tavoli. I separè di plexiglas dovranno dividere anche i commensali dello stesso tavolo se non conviventi

Anche per il turismo è stata prevista una regolament­azione specifica. La riapertura degli alberghi coinciderà con la fase 4: il numero di ospiti massimo potrà essere calcolato dividendo per 20 la superficie delle camere nelle piscine all’aperto dovrà valere la regola dell’uno a 10 mentre le saune e le piscine coperte dovranno rimanere chiuse fino alla fine dell’emergenza.

Con la fase 5 arriverà la riapertura delle scuole e anche il trasporto pubblico tornerà a funzionare a pieno regime ma il numero di passeggeri dovrà essere ridotto, così come sugli impianti di risalita. Rimarrrà l’obbligo di coprirsi bocca e naso. Sarà l’ultimo passaggio prima di tornare alla normalità. Il che avverrà solamente con la fase 6.

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Il mercato dei contadini ieri in piazza Marcella Casagrande: la riapertura dei mercati rionali è stato il primo passo verso il ritorno alla normalità nel capoluogo. Ora il sindaco Renzo Caramaschi ha annunciato di voler togliere il limite di 400 metri per le passeggiat­e e il jogging
Spesa Il mercato dei contadini ieri in piazza Marcella Casagrande: la riapertura dei mercati rionali è stato il primo passo verso il ritorno alla normalità nel capoluogo. Ora il sindaco Renzo Caramaschi ha annunciato di voler togliere il limite di 400 metri per le passeggiat­e e il jogging

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