Dalla Röchling alla Finstral: cassa integrazione verso la proroga
La filiera automotive non si sblocca e si profila la proroga della cassa integrazione (Cig) per Röchling e Autotest. «La possibilità che queste aziende chiedano tutte e nove le settimane di Cig concesse è fondata — conferma Stefano Parrichini, segretario territoriale Filctem Cgil — finora si sta lavorando a ritmi ridottissimi, peraltro perché molte tra le case automobilistiche cui vanno i componenti prodotti da queste ditte sono attive a regimi minimi». Nello stabilimento di Laives, Röchling starebbe operando al 20% del proprio potenziale e, comunque, sarebbe una quota ancora superiore ai componenti effettivamente richiesti nell’ultimo periodo. «Anche Autotest procede a regime minimo — riprende Parrichini — stanno lavorando tre squadre da 4 operai ciascuna per assicurare la produzione dei ricambi essenziali». Autotest, radicata a Fortezza con quasi 600 dipendenti, è realtà di primo piano nella componentistica per automobili ed è partner di riferimento per marchi come Audi, Mercedes e Vokswagen. «Tutto si tiene insieme — dice il sindacalista — è chiaro che le ripartenze vanno organizzate in un quadro d’insieme, con gradualità e attenzione maniacale alla sicurezza. Il sistema economico ha una struttura a rete». Per esempio, la riapertura dei cantieri edili potrebbe dare ossigeno al colosso Finstral, ma non subito. «La produzione di finestre potrebbe ripartire con la cantieristica — continua Parrichini – ma gli effetti non sono immediati, per cui pure lì prevedibile una proroga di Cig e ritmi ridotti». Finstral, leader negli infissi, ha la testa e otto siti produttivi in Alto Adige: due ad Auna di Sotto, due a Cortaccia e i restanti distribuiti tra Naz Sciaves, Funes, Barbiano, Collalbo. (N. C.)