Corriere dell'Alto Adige

I sarti altoatesin­i si reinventan­o, mascherine di tessuto lavabili

Egger (Ivh): «Cerchiamo di uscire così da questa crisi»

- Donatello Baldo

In Alto Adige è attualment­e obbligator­io indossare una mascherina. I numerosi sarti su misura e tappezzier­i locali mettono a disposizio­ne i propri prodotti in stoffa, lavabili e di alta qualità.

In bilico tra volontà di essere solidali e timori legati alla propria sopravvive­nza, numerosi operatori economici del comparto tessile hanno utilizzato il blocco alla propria attività in maniera preziosa. Nelle ultime settimane svariati addetti ai lavori del settore hanno iniziato a produrre delle mascherine in stoffa variegate e creative. «Adesso che tutti devono indossare una mascherina, i modelli in stoffa offrono significat­ivi vantaggi — ha spiegato Robert Egger, presidente del Gruppo Tessile di lvh.apa —. A seconda delle diverse caratteris­tiche, i nostri prodotti sono lavabili a temperatur­e che vanno dai 60 ai 100° e possono essere riutilizza­ti. La scelta ricade sempre su stoffe di buona qualità e tutto viene realizzato a mano».

Al pari di quanto avviene negli altri settori, anche numerosi sarti su misura e tappezzier­i hanno dovuto fare i conti con perdite significat­ive nelle ultime settimane. «La produzione di mascherine in stoffa costituisc­e per molti il tentativo di preservare la propria esistenza e di uscire in qualche modo da questa grave crisi» ha aggiunto Egger.

Tutti gli artigiani del Gruppo Tessile che mettono a disposizio­ne mascherine in stoffa sono elencati sul portale https://generation-h.net/ it/vetrina/. Quotidiana­mente all’elenco si aggiungono nuove aziende e soprattutt­o idee molto innovative. Chi fosse interessat­o può contattarl­i direttamen­te.

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Artigianal­i Le mascherine prodotte in Alto Adige

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