«Prodotti finanziari speculativi» Cliente risarcito di 250.000 euro
«Certificati», la Corte d’appello condanna Carispa. Il Ctcu esulta
La Cassa di Risparmio di Bolzano dovrà risarcire quasi 250.000 euro ad un risparmiatore altoatesino che, nel 2007, aveva investito, 500 mila euro in «certificates» il cui valore si era praticamente dimezzato. Lo riferisce il Centro di tutela consumatori utenti (Ctcu) di Bolzano.
L’investitore aveva chiesto un risarcimento alla banca, sostenendo che si trattava di titoli «speculativi», nonostante egli avesse dichiarato una propensione al rischio «media». Già in primo grado, nel 2018, il tribunale di Bolzano aveva dato, in parte, ragione al risparmiatore, riconoscendogli un risarcimento di 120.000 euro: «Il giudice aveva accertato — spiega il Ctcu — che per almeno cinque dei certificati sottoscritti all’epoca, la banca non aveva sufficientemente informato circa la loro “non adeguatezza”, mentre per i restanti certificati il giudice aveva ritenuto che gli stessi non fossero titoli “speculativi”».
La Cassa di Risparmio aveva provveduto al risarcimento, ma aveva anche promosso appello nel quale si era costituito anche l’investitore, richiedendo cioè al giudice il risarcimento anche per gli altri certificati oggetto della controversia. La sezione distaccata di Bolzano della Corte d’appello ha dato ragione al risparmiatore: «I certificates sono stati infatti giudicati titoli “altamente rischiosi” e la banca dovrà risarcire al cliente quasi 250.000 euro, oltre interessi e spese legali — riferisce ancora il Ctcu —. La sentenza di appello ha anche confermato il termine di prescrizione decennale per le richieste di risarcimento danni da responsabilità contrattuale nell’ambito degli investimenti finanziari (dal momento della perdita) e non quello quinquennale, come sostenuto dalla banca nelle sue difese».
L’avvocato Massimo Cerniglia, consulente del Ctcu ritiene che la sentenza «estremamente importante», in quanto «è la prima in Italia, a quanto consta, ad aver riconosciuto la speculatività dei prodotti finanziari “certificati”».