Corriere dell'Alto Adige

«Sport, grande scuola di vita: grazie»

Biathlon, Alexia Runggaldie­r annuncia il suo addio all’attività agonistica: «Ho dato il massimo, sempre»

- Lorenzo Fabiano

Un post su Facebook per dire addio e iniziare una nuova vita. Alexia Runggaldie­r, gardenese di Santa Cristina, ha annunciato il suo ritiro dal mondo del biathlon, a soli 28 anni: «Per me lo sport è stato una scuola di vita — ha scritto —. Per arrivare a certi livelli lo sport mi ha chiesto di crescere, di guardarmi dentro e di vincere le mie debolezze e le mie paure. Mi ha fatto provare emozioni che porterò per sempre nel mio cuore e grazie allo sport sono diventata la donna che sono ora. Adesso però, sono arrivata al limite delle mie risorse sportive e umane per continuare a poter dare il massimo di me stessa in questo ambiente. Per questa ragione ho deciso di lasciare lo sport agonistico, con serenità e con la consapevol­ezza di aver dato tutto quello che potevo dare».

Un talento il suo, che complici gli infortuni e un temperamen­to che non sempre l’ha sostenuto, ha prodotto meno di quanto ci si potesse attendere, soprattutt­o nelle ultime due stagioni quando la strada per Alexia si è fatta sempre più in salita. Medaglia di bronzo a 17 anni in staffetta 3x6 chilometri con Dorothea Wierer e a Monika Messner ai mondiali giovanili di Ruhpolding del 2008, a Nové Mesto nel 2011 la gardenese conquistò l’argento con Wierer e Gontier.

Il debutto in coppa del mondo risale all’undici dicembre di quello stesso anno. Due gli acuti nel massimo circuito: la splendida medaglia di bronzo conquistat­a nell’individual­e ai campionati del mondo di Hochfilzen del 2017, e la vittoria in coppa del mondo in staffetta con Lisa Vittozzi, Federica Sanfilippo e Dorothea Wierer un anno dopo in quello stesso poligono. Purtroppo nelle ultime due annate, il rendimento di Alexia è sceso, fino a questa tribolatis­sima stagione nella quale non è riuscita a centrare nemmeno una convocazio­ne nella squadra azzurra di coppa del mondo.

Si è consolata, si fa per dire, con due podi in Ibu Cup, un brodino per un’atleta della sua caratura abituata a ben altro. Di qui la sua sofferta decisione di ritirarsi dalle competizio­ni: «Grazie a tutte le persone - ha aggiunto - che mi hanno aiutato e mi hanno sostenuto in questa esperienza di vita. Allenatori che hanno cercato sempre di tirare fuori il meglio di me, skiman e fisioterap­isti.

Alle mie compagne di squadra, con le quali ho passato anni bellissimi in cui ci siamo divertite molto e anni meno belli. Ma grazie a loro ho capito cosa non andava in me e spero di essere diventata una persona migliore». Alexia Runggaldie­r lascia dopo aver preso parte alle due ultime edizioni dei giochi olimpici; a lei un abbraccio e un grosso in bocca al lupo dalla nostra redazione.

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