Mirjam Gruber, il canto e la grande passione per pattini e hockey
La soprano sta preparando a casa «Le Nozze di Figaro»
Musicista, cantante lirica con versatile voce di soprano e anche hockeista, è Mirjam Gruber, giovane artista di Merano.
«Mi dividevo tra musica e sport, ma finita la stagione scorsa ho attaccato i pattini di hockey al chiodo. Ma conservo ricordi bellissimi», rivela.
Ora Gruber è assorbita dalla musica. E nella sua casa di Merano, nascosta tra grandi alberi, suona anche la chitarra classica. Ha dovuto rinunciare al recital a Merano il 7 maggio, ma guarda già alle mozartiane Nozze di
Figaro a Trento in agosto. «Speriamo di farcela perché le date sono appese a un filo – sospira – anche se il primo pensiero va naturalmente a chi sta soffrendo in ospedale o a chi se ne è andato».
Gruber si è laureata all’Università Mozarteum, sezione di Innsbruck in chitarra classica. Ha intrapreso gli studi di canto al Conservatorio di Bolzano, dove si è laureata con distinzione.
La sua educazione vocale è stata approfondita nel corso di varie masterclass, con maestri quali Vito Maria Brunetti e attraverso il lavoro con l’ensemble dello Studio Operistico dell’Accademia Bel Canto di Levico.
Oltre all’attività concertistica come solista, ha avuto molto successo sul palcoscenico, nel contesto delle
Südtiroler Operettenspiele,
gli appuntamenti professionali con l’operetta in Alto Adige.
Celebre il suo ruolo della
Contessa Kálmans nell’omonima operetta e di Rosalinde nel Pipistrello di Strauss e in tanti altri ruoli.
E’stata anche protagonista di Amalia!, opera western all’incrocio fra musica e cinema, andata in scena con la Haydn più di un anno fa a Bolzano.
«Con il repertorio dell’operetta, che a Bolzano è molto coltivato - sottolinea l’artista - , la mia voce è cresciuta ed ora posso affrontare anche personaggi della lirica e del teatro musicale».
E in queste settimane di riposo forzato? «Tutto sta nell’ organizzarsi. E stabilire delle gerarchie. Il coronavirus sta uccidendo migliaia e migliaia di persone. Noi dobbiamo a loro e a chi sta curando i malati il massimo rispetto».
Trovare il tempo per cantare e suonare in casa è un problema? «No, mi capita di trovare la voglia di farlo, sia per esercitarmi con la voce, sia per non perdere l’abitudine dei miei esercizi. E poi, i vicini gradiscono. Nessuno si è mai lamentato. Sono un po’ la musicista del condominio e quando non canto per giorni di seguito mi cercano e mi chiedono perché. Si preoccupano, sono cari».
«Trovo nella musica gioia, serenità e rifugio – dice il giovane soprano – , anche se il rovescio della medaglia è chiaro e soprattutto drastico: noi musicisti e cantanti siamo tutti fermi. E nessuno sa dirci quando potremo riprendere ad esibirci. Vuol mettere riempire un teatro con la più grande passione che si possiede?».
Una clausura come questa, anche se per ora a Merano sono permesse passeggiate in tutto il territorio comunale, vuol dire anche recuperare ascolti musicali e letture. Mirjam Gruber annuisce convinta.
«In questo periodo è importantissimo seminare per poi raccogliere. Ascolto allora la Norma di Bellini e le
Nozze di Figaro, per il mio ruolo della contessa. Alterno tutto questo con alcuni Lieder e anche con Puccini. Per quanto riguarda i libri e la letteratura, sto leggendo in questi giorni Manuale del
guerriero della luce di Paolo Coelho. Una bussola in questi momenti bui».
L’arte per i vicini
Trovo nella musica gioia, serenità e rifugio. Ogni giorno mi esibisco anche per tutto il condominio