Corriere dell'Alto Adige

Scuola, allarme pulizie «Personale insufficie­nte»

- Di Carmelo Salvo

In vista della ripresa di settembre, le scuole si interrogan­o su come garantire le sanificazi­oni. Giunta: «Il personale non basta».

BOLZANO Allarme rosso personale delle pulizie nelle scuole italiane in vista della riapertura di settembre. A lanciarlo è Sabine Giunta, direttrice dell’Istituto comprensiv­o «Bolzano 1 centro storico», che comprende le scuole elementari «Dante Alighieri», «Antonio Rosmini», «Francesco Eusebio Chini», la scuola di Terlano e anche quella dell’ospedale, nonché la media «Ilaria Alpi». La dirigente scolastica, componente del Comitato tecnico provincial­e predispost­o dalla Sovrintend­enza, per affrontare il suono della campanella in tempi di fase 2 post Covid 19, pone il problema senza usare giri di parole.

«É necessario un incremento del personale per le pulizie — dice — che in molte scuole è sottodimen­sionato rispetto alle necessità, anche quelle di sorveglian­za. Già negli ultimi anni ci siamo trovati nella situazione di dovere scegliere se fare le pulizie o far fare la sorveglian­za. Se adesso, con le stesse unità, dobbiamo garantire anche la sanificazi­one dei locali giornalier­a e ininterrot­ta per quanto riguarda i servizi igienici, la vedo davvero dura. Bisogna

— è l’appello della direttrice — che la Provincia assuma personale e anche in tempi urgenti».

Sabine Giunta è, invece, ottimista per guanto riguarda la possibilit­à di un rientro di tutti gli alunni a settembre ed è convinta che anche la Provincia, sulla scorta della «via altoatesin­a» (anticipata nelle settimane scorse dal Corriere, ndr), spinga affinché questo avvenga in sicurezza ma con misure di distanziam­ento il più possibilme­nte ridotte.

«Se tra un alunno e l’altro — spiega — lo spazio dovrà essere di un metro alle “Dante”

e alle “Rosmini” penso proprio di farcela, così come per le altre scuole di mia competenza. Ma altre, come «Langer», «Manzoni» e «Archimede» potrebbero avere dei problemi». Pollice verso per la mensa.

«A mio avviso – sottolinea – sarebbe meglio mangiare in classe. problemi potrebbero esserci anche nella pausa fatta fuori dalle classi».

Sul capitolo risorse per ciascun istituto, che dovrebbero ammontare a circa 38mila euro ciascuno, aggiunge: «bobbiamo ragionare, così come su tutto quanto il resto. Attendiamo

misure precise dal Ministero, ma anche da parte della Provincia. Nello specifico bisognerà capire questi fondi per che cosa serviranno. Certo acquistare mascherine a 50 centesimi per 650 ragazzi tutto l’anno, avrà bisogno di conti precisi».

Capitolo a parte per quanto riguarda la scuola italiana all’ospedale di Bolzano che si occupa di bambini e ragazzi, fino ai 17 anni, ricoverati nei reparti di pediatria e oncologia.

«Anche in questo caso dobbiamo risolvere una serie di questioni legate alla sicurezza e ci confronter­emo con l’Azienda sanitaria. Comprende bene che si tratta di una scuola particolar­e in un luogo particolar­e, dove varia, anche ogni mese, il numero di coloro che la frequentan­o» conclude la dirigente scolastica.

La dirigente Non c’è abbastanza personale per garantire le pulizie

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Bolzano 1 Sabine Giunta

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