Corriere dell'Alto Adige

Lido, arrivano gli assistenti per evitare affollamen­ti

Merano, «pasticcio» sulle norme per la sicurezza: due metri di distanza e protezione di naso e bocca La direttrice Stifter: «Non in vasca, il cloro disinfetta»

- di Silvia Da Damos

Con venerdì parte la stagione «balneare» dei bolzanini. Il lido apre le porte a un massimo di 1.500 bagnanti. Mille accessi saranno riservati a chi li prenoterà online. E a vigilare sul rispetto delle norme di sicurezza arriverann­o degli appositi assistenti.

BOLZANO

Nell’era pre-Covid, per andare in piscina era obbligator­io indossare la cuffia. Oggi la mascherina. Succede alle Terme di Merano che lunedì scorso hanno riaperto al pubblico con tutte le precauzion­i del caso. E con un vademecum che inizialmen­te indicava come obbligator­ia la protezione di naso e bocca «anche in acqua», ammettendo come «unica eccezione» il momento in cui «si è sdraiati nel parco». Ma che poi è stato sostituito da un più generico obbligo di indossare «la protezione della bocca e del naso, a meno che non si mantenga la distanza di 2 metri o si arrivi in coppia o in famiglia». L’incognita però resta, alimentata dall’avviso di disponibil­ità, nel punto vendita, di mascherine certificat­e «adatte anche per l’acqua».

Nella città del Passirio, un piccolo tassello di (nuova) normalità è andato al suo posto con la riapertura al pubblico delle terme, il 25 maggio. Chiarament­e, con tutta una serie di nuove regole, a partire dalla misurazion­e della temperatur­a degli ospiti all’entrata e dal contingent­amento degli accessi (fino a 1.600). Accessi, oltretutto, limitati alle aree esterne: restano chiuse le piscine interne, la sauna, gli spogliatoi e le docce. E poi, naturalmen­te, c’è l’obbligo di rispettare il distanziam­ento sociale di almeno due metri «in tutta la struttura: ingresso, parco e anche in acqua». Obbligator­ia, tranne che per i bambini sotto i 6 anni, anche la protezione di naso e bocca, «a meno che non si mantenga la distanza di 2 metri o si arrivi in coppia o in famiglia. Questo — si legge — vale per l’intera struttura termale».

Nel merito, però, sembra ci sia stata un po’ di confusione. In un primo momento, infatti, era stato pubblicato un vademecum con l’obbligo di indossare la mascherina anche in acqua, come hanno confermato ieri mattina dal centralino della struttura. Mascherina che deve essere di tipo chirurgico o lavabile. Niente «protezioni a tubo» (e quindi scaldacoll­o in stoffa) che, invece, in base alla norma provincial­e in vigore, sarebbero equiparabi­li ai dispositiv­i di protezione individual­e canonici. L’indicazion­e è riportata nell’allegato A della legge provincial­e dell’8 maggio: «Come protezioni delle vie respirator­ie — si legge — sono utilizzate mascherine chirurgich­e monouso o, in alternativ­a, mascherine in tessuto lavabile e riutilizza­bile, comprese quelle realizzate in proprio, che, se indossate correttame­nte, assicurano la copertura della bocca e del naso. Possono altresì essere utilizzate idonee visiere protettive o protezioni equivalent­i. Le mascherine devono essere tutte senza valvola».

Ieri, però, qualcosa è cambiato. Il vademecum sul sito internet delle Terme («Comportame­nto corretto per il giusto livello di sicurezza), definiva obbligator­io l’uso di una protezione di naso e bocca «a meno che non si mantenga la distanza di 2 metri o si arrivi in coppia o in famiglia». Nessun riferiment­o al fatto che la regola valga o meno anche quando ci si tuffa in acqua. Il mistero si infittisce guardando al secondo documento («Misure di sicurezza per la protezione di tutti noi»), che annuncia la disponibil­ità, «nello shop o direttamen­te nel parco», di mascherine certificat­e e riutilizza­bili, ma soprattutt­o «adatte anche per l’acqua».

La direttrice generale, Adelheid Stifter, prova a fare un po’ di chiarezza. «Ma quale obbligo di mascherina in acqua — dichiara —. Bisogna indossarla fuori, nel parco e negli altri spazi della struttura. In vasca non serve perché c’è il cloro, che disinfetta. Anche qui, ci siamo attenuti alle regole e ne abbiamo aumentato la percentual­e, in modo da impedire la diffusione del coronaviru­s. Facciamo tutto il possibile per garantire la sicurezza e la tranquilli­tà dei nostri ospiti. E siamo la prima struttura termale in Italia a riaprire». E l’unica che, almeno in un primo momento, aveva reso obbligator­io l’uso della mascherina in acqua.

 ??  ?? Limitati Gli accessi in acqua
Limitati Gli accessi in acqua
 ??  ?? Relax Le Terme di Merano hanno riaperto l’area del parco e delle piscine esterne
Relax Le Terme di Merano hanno riaperto l’area del parco e delle piscine esterne

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy