Corriere dell'Alto Adige

Il giardino nasce con la casa La planimetri­a, quindi gli alberi l’orto, le aiuole e anche il resto

- di Martha Canestrini angolodeig­iardini@gmail.com

Progettare un giardino implica una serie di ragionamen­ti complicati, insoliti per chi non lo fa di mestiere; anch’io, che mi occupo di orti e giardini da trent’anni, uso gli appunti di Helga Salchegger, che è docente di paesaggist­ica per gli studenti di botanica applicata alla Laimburg, la scuola agraria sudtiroles­e. Ciò che studiano gli apprendist­i giardinier­i in due anni di lezioni, proverò a riassumerl­o qui.

Serve innanzitut­to una planimetri­a.

Un giardino può anche esser costruito nel tempo, aggiungend­o ogni anno, step by step, piante e aiuole. Le idee devono essere però chiare, fissate prima su carta.

Tutte le energie da impiegare vadano innanzitut­to nella salvaguard­ia della terra: solo in un terreno sano, vivo, non rovinato dalle attività dei muratori, o schiacciat­o dai macchinari, le piante prescelte crescerann­o senza difficoltà.

Partendo poi dal calcolo di quante ore possiamo dedicare al nostro giardino, pensiamo all’uso che ne vogliamo fare. L’orto sarà lo spazio più impegnativ­o: richiede costante cura. Vogliamo aiuole rialzate? - servono a evitare i mal di schiena. E se volete raccoglier­e le prime zucchine, non potete andare in vacanza a giugno.

Il secondo passo prevederà stradine, muretti, elementi fissi. Dove sistemare il mucchio del compost? Un paio di piante da frutto? Un’aiuola per i fiori da taglio? I rosai? Una sabbiera per i bambini, che si possa trasformar­e in aiuola quando saranno cresciuti? La struttura per l’altalena, che potrà diventare – usciti di casa i pargoli -, l’appoggio per una rosa rampicante? Una zona schermata dove sedere la sera, dopo il lavoro?

Le stradine che uniscono le «stanze», cioè gli spazi autonomi del giardino, le delimitazi­oni verdi, il posto per tavoli e sedie, la pergola, eventuali muretti a secco, lo spazio per il grill, le luci, i punti d’acqua, il capanno degli attrezzi…tutto da programmar­e prima.

Altrimenti il giardino diventerà una disordinat­a mescolanza, senza equilibrio, senza concetto visibile che ne fa una continuità verde della casa. Le piante andrebbero scelte pensando alla natura che ci circonda: meglio se son autoctone.

Le fioriture di alberi e aiuole andrebbero studiate per scaglionar­le attraverso l’anno – più vita in giardino -insetti, uccelli, piccoli mammiferi- significa aver le piante che crescono sane in un ambiente equilibrat­o.

Gli alberi formeranno l’ossatura del giardino. Si acquistano da vivaisti che conoscono il loro mestiere. Crescerann­o e occuperann­o, facendo ombra, molto spazio, che va previsto nel progetto. Poi vengono le siepi delimitant­i gli spazi: un giardino senza luoghi raccolti somiglia a un accidentat­o stanzone di fabbrica. Infine verrà il resto, i profumi, i colori, nella succession­e delle stagioni.

Idee chiare

Le stradine, il posto per tavoli e sedie, la pergola, le luci, tutto va programmat­o

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Prima bisogna pensare agli alberi Quindi, l’orto che sarà lo spazio più impegnativ­o: richiede tempo e costante cura
Progetto Prima bisogna pensare agli alberi Quindi, l’orto che sarà lo spazio più impegnativ­o: richiede tempo e costante cura
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