Troppe spese, la Virtus vuole il girone veneto
«Siamo stufi di buttare i soldi come lo scorso anno: abbiamo fatto sacrifici, siamo stati a dormire tre volte fuori, e tra pullman e albergo sono usciti 7-8.000 euro come niente: nei prossimi giorni partirà la richiesta, per una questione economica, di farci giocare nel girone veneto».
Così il direttore sportivo della Virtus Bolzano, Fausto Grandi, fa il punto dei preparativi per la prossima stagione di serie D. Un appello che arriva mentre sono in atto grandi preparativi in vista della ripresa, fissata per il 27 settembre con antipasto di Coppa la settimana precedente.
Sul sintetico dell’Internorm Arena Sebastiani e il suo staff stanno torchiando i giocatori reduci da oltre quattro mesi di stop, ma che si sono comunque presentati in buone condizioni. Cinque giorni di lavoro alla settimana è quanto predisposto dal tecnico abruzzese con sabato e domenica di riposo: si proseguirà in questo modo fino a Ferragosto dopodiché ci saranno una decina di giorni di stop prima di far scattare la seconda parte del programma. Squadra già fatta per gran parte quella biancorossa con il reparto over che è a postissimo con l’arrivo di Cia e Thomas Mair, mentre a mancare ci sono solamente alcuni under, che in categoria sono fondamentali: quest’anno la regola dei giovani predispone, a differenza del passato, che in campo ce ne sia uno per annata dal 1999 al 2002 (o logicamente più giovane) obbligatoriamente per tutti i 90 minuti. Il direttore sportivo Grandi analizza la situazione tecnica: «Sul fronte under sono arrivati Colucci e Federico Davi ( fratello di Simone, ndr), abbiamo alcune idee in testa per portare da noi altri giocatori dell’Alto Adige vedremo con il ds Bravo, con cui siamo in costante contatto, se si potranno realizzare». La partnership tra le due squadre del capoluogo funziona già da diverse stagioni e nelle prossime settimane sono attesi altri innesti. Grandi, per quanto riguarda il ruolo che cerca nei giovani di cui sta «dando la caccia», è piuttosto ermetico: «Al momento non è importante troppo quello - spiega conta soprattutto prenderli e poi lavoreremo di conseguenza, in base alle loro caratteristiche: sarebbe buona cosa che fossero del 2001 o del 2002». Certo è che con la partenza di De Santis (Grandi avrebbe voluto tenerlo, il ragazzo però avrebbe richieste dalla serie C che, almeno per il momento non fanno prendere in considerazione al difensore, autore lo scorso anno di una buona stagione, l’idea di legarsi un altro anno ai colori biancorossi) l’arrivo di un giovane in sua sostituzione non può che essere una delle soluzioni più logiche, assieme a quelle, entrambe under, di un centrocampista dai piedi buoni e perché no, di una punta che dia maggiore possibilità di scelta a Sebastiani soprattutto contro certi avversari o in determinati momenti di difficoltà. Tanti sforzi con appunto una domanda: in che girone finirà stavolta la Virtus, dopo il «lombardo» dell’anno scorso?