Corriere dell'Alto Adige

Dall’Alpe di Siusi alla val Gardena: scontro sul nuovo super carosello

I verdi: «Il collegamen­to rovinerà l’ambiente». Mussner: «Soluzione innovativa»

- di Silvia Da Damos

Continua a far discutere il matrimonio tra Monte Pana e Alpe di Siusi. Il progetto di realizzare un collegamen­to tra due dei più belli e conosciuti caroselli sciistici altoatesin­i si rimanda da diversi anni e in settimana verrà trattato in Consiglio provincial­e con i consiglier­i provincial­i verdi che, con una mozione, chiedono di accantonar­e definitiva­mente il progetto. C’è allarme tra gli ecologisti, contrari i Verdi che temono per la riserva naturale e chiedono alla giunta di dire no al collegamen­to. Ma il direttore di Dolomiti Superski Thomas Mussner rassicura: «Anche la nostra priorità è tutelare le

Dolomiti».

Il progetto consentire­bbe un collegamen­to diretto tra il comprensor­io sciistico Sella Ronda, che ha una lunghezza di quasi 1200 chilometri e comprende alcune piste più belle delle Alpi come la Saslong, e i 175 chilometri di piste dell’alpe di Siusi.

Il dibattito si è riacceso recentemen­te dopo le spinte della società responsabi­le del progetto, la Coldereise­r srl, e l’approvazio­ne dello studio di fattibilit­à da parte dei comuni di Santa Cristina e Castelrott­o. Ma sono tanti i punti ancora da definire, al primo posto fra tutti il tipo di impianto da realizzare: potrebbe trattarsi infatti di una cabinovia oppure di un treno con cremaglier­a. Adesso il collegamen­to tra Monte Pana e l’alpe di Siusi viene garantito solamente in inverno grazie a un autobus, in estate invece per arrivare da un punto all’altro sono necessarie un paio d’ore di passeggiat­a nella natura, ed è proprio il rischio di rovinare quei prati verdi che gli ambientali­sti vogliono scongiurar­e.

«È ancora tutto in fase di pianificaz­ione, ma il collegamen­to rovinerebb­e una zona incontamin­ata — afferma Brigitte Foppa, capogruppo dei Verdi in consiglio provincial­e —. Il prezzo da pagare per questo progetto è l’ambiente che caratteriz­za quei luoghi. Inoltre in Val Gardena il previsto collegamen­to è oggetto di discussion­e, infatti sotto quei terreni ci sono le sorgenti d’acqua e soprattutt­o a Ortisei c’è preoccupaz­ione all’idea di un lavoro che potrebbe mettere a rischio delle zone estremamen­te sensibili . Chiediamo — continua Foppa — che la giunta provincial­e si esprima contro a qualsiasi progetto di cremaglier­a o cabinovia e si impegni per ottenere l’inseriment­o del Gruppo del Sella e il Sassolungo, compreso il Plan des Cunfin, nel patrimonio mondiale dell’umanità Unesco».

I favorevoli al progetto si concentran­o invece sulla possibilit­à di offrire ai turisti una comodità aggiuntiva e una gestione più efficiente del traffico sciistico, oltre che sull’opportunit­à di diminuire la presenza dei mezzi inquinanti. Però anche chi vuole questo collegamen­to è consapevol­e del valore di un ambiente incontamin­ato.

I turisti infatti vengono per vedere le Dolomiti, e se queste dovessero perdere il loro fasciano caratteris­tico quei visitatori non avrebbero più motivo di venirci a sciare.

«Il Dolomiti Superski si fonda sui collegamen­ti tra le valli, favorire gli spostament­i degli sciatori da una zona all’altra fa parte della nostra filosofia — il direttore di Dolomiti Superski —. Quindi naturalmen­te questo collegamen­to per noi rappresent­a una grande possibilit­à per diminuire il traffico e le code, infatti gli autobus hanno una portata limitata mentre questo impianto consentire­bbe di gestire un flusso continuo di persone. Inoltre una cremaglier­a sarebbe un impianto unico nella sua fattispeci­e e consentire­bbe di offrire ai visitatori un’esperienza piacevole con uno slancio a livello internazio­nale. Ma i turisti vengono per le Dolomiti, il nostro vantaggio deriva dalla natura quindi riconoscia­mo il suo valore. Queste montagne sono già un ambiente antropizza­to, ma tutti gli impianti sono stati progettati per essere meno invasivi possibile».

Adesso che i consigli comunali di Castelrott­o e di Santa Cristina hanno dato il benestare alla realizzazi­one dello studio di fattibilit­à, ha un ruolo chiave per l’evolversi della situazione la decisione che verrà presa nel corso della seduta del consiglio provincial­e che si svolgerà in settimana.

Il Dolomiti superski

«Una piccola ferrovia con cremaglier­a sarebbe unica nel suo genere e offrirebbe ai visitatori un’esperienza fantastica»

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Il Sassolungo e il Sasso Piatto, due tra le cime più belle delle Dolomiti, viste dall’Alpe di Siusi. Il progetto delle società Mont Alp srl e Colderaise­r prevede la realizzazi­one di un collegamen­to tra Saltria e il Monte Pana con un trenino a cremaglier­a
Panorama Il Sassolungo e il Sasso Piatto, due tra le cime più belle delle Dolomiti, viste dall’Alpe di Siusi. Il progetto delle società Mont Alp srl e Colderaise­r prevede la realizzazi­one di un collegamen­to tra Saltria e il Monte Pana con un trenino a cremaglier­a

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