Dall’Alpe di Siusi alla val Gardena: scontro sul nuovo super carosello
I verdi: «Il collegamento rovinerà l’ambiente». Mussner: «Soluzione innovativa»
Continua a far discutere il matrimonio tra Monte Pana e Alpe di Siusi. Il progetto di realizzare un collegamento tra due dei più belli e conosciuti caroselli sciistici altoatesini si rimanda da diversi anni e in settimana verrà trattato in Consiglio provinciale con i consiglieri provinciali verdi che, con una mozione, chiedono di accantonare definitivamente il progetto. C’è allarme tra gli ecologisti, contrari i Verdi che temono per la riserva naturale e chiedono alla giunta di dire no al collegamento. Ma il direttore di Dolomiti Superski Thomas Mussner rassicura: «Anche la nostra priorità è tutelare le
Dolomiti».
Il progetto consentirebbe un collegamento diretto tra il comprensorio sciistico Sella Ronda, che ha una lunghezza di quasi 1200 chilometri e comprende alcune piste più belle delle Alpi come la Saslong, e i 175 chilometri di piste dell’alpe di Siusi.
Il dibattito si è riacceso recentemente dopo le spinte della società responsabile del progetto, la Coldereiser srl, e l’approvazione dello studio di fattibilità da parte dei comuni di Santa Cristina e Castelrotto. Ma sono tanti i punti ancora da definire, al primo posto fra tutti il tipo di impianto da realizzare: potrebbe trattarsi infatti di una cabinovia oppure di un treno con cremagliera. Adesso il collegamento tra Monte Pana e l’alpe di Siusi viene garantito solamente in inverno grazie a un autobus, in estate invece per arrivare da un punto all’altro sono necessarie un paio d’ore di passeggiata nella natura, ed è proprio il rischio di rovinare quei prati verdi che gli ambientalisti vogliono scongiurare.
«È ancora tutto in fase di pianificazione, ma il collegamento rovinerebbe una zona incontaminata — afferma Brigitte Foppa, capogruppo dei Verdi in consiglio provinciale —. Il prezzo da pagare per questo progetto è l’ambiente che caratterizza quei luoghi. Inoltre in Val Gardena il previsto collegamento è oggetto di discussione, infatti sotto quei terreni ci sono le sorgenti d’acqua e soprattutto a Ortisei c’è preoccupazione all’idea di un lavoro che potrebbe mettere a rischio delle zone estremamente sensibili . Chiediamo — continua Foppa — che la giunta provinciale si esprima contro a qualsiasi progetto di cremagliera o cabinovia e si impegni per ottenere l’inserimento del Gruppo del Sella e il Sassolungo, compreso il Plan des Cunfin, nel patrimonio mondiale dell’umanità Unesco».
I favorevoli al progetto si concentrano invece sulla possibilità di offrire ai turisti una comodità aggiuntiva e una gestione più efficiente del traffico sciistico, oltre che sull’opportunità di diminuire la presenza dei mezzi inquinanti. Però anche chi vuole questo collegamento è consapevole del valore di un ambiente incontaminato.
I turisti infatti vengono per vedere le Dolomiti, e se queste dovessero perdere il loro fasciano caratteristico quei visitatori non avrebbero più motivo di venirci a sciare.
«Il Dolomiti Superski si fonda sui collegamenti tra le valli, favorire gli spostamenti degli sciatori da una zona all’altra fa parte della nostra filosofia — il direttore di Dolomiti Superski —. Quindi naturalmente questo collegamento per noi rappresenta una grande possibilità per diminuire il traffico e le code, infatti gli autobus hanno una portata limitata mentre questo impianto consentirebbe di gestire un flusso continuo di persone. Inoltre una cremagliera sarebbe un impianto unico nella sua fattispecie e consentirebbe di offrire ai visitatori un’esperienza piacevole con uno slancio a livello internazionale. Ma i turisti vengono per le Dolomiti, il nostro vantaggio deriva dalla natura quindi riconosciamo il suo valore. Queste montagne sono già un ambiente antropizzato, ma tutti gli impianti sono stati progettati per essere meno invasivi possibile».
Adesso che i consigli comunali di Castelrotto e di Santa Cristina hanno dato il benestare alla realizzazione dello studio di fattibilità, ha un ruolo chiave per l’evolversi della situazione la decisione che verrà presa nel corso della seduta del consiglio provinciale che si svolgerà in settimana.
Il Dolomiti superski
«Una piccola ferrovia con cremagliera sarebbe unica nel suo genere e offrirebbe ai visitatori un’esperienza fantastica»