Corriere dell'Alto Adige

Kompatsche­r: «Corte dei conti, nessun golpe»

La replica dopo lo stop alle nomine provincial­i dei giudici. La Flp scrive a Mattarella

- Carmelo Salvo

BOLZANO «Nessun golpe. Nessuna intenzione di prendersi il potere della magistratu­ra contabile. Volevamo solo dare una mano alla Corte dei Conti». Arno Kompatsche­r è arrabbiato per il polverone sollevatos­i sulla norma di attuazione per la nomina provincial­e di due dei 4 giudici del tribunale di controllo. «Mi dà davvero fastidio che si dipinga l’alto Adige come un luogo da regime autoritari­o alla Erdogan. Ma dove siamo» sbotta il presidente della Provincia. È l’indomani di un nuovo stop arrivato in Commission­e dei Dodici, dopo le critiche severe della Corte dei Conti nazionale. Nessun voto della «paritetica», ma la decisione di andare, con la stessa Corte dei Conti, a un tavolo tecnico per dirimere l’intricata matassa. Ma per Kompatsche­r quanto sta accadendo non è «colpa» della Provincia ma della Corte dei Conti di Bolzano. «L’idea era proprio della Corte dei Conti — spiega — che lo ha anche messo per iscritto. Non è venuto in mente a noi in quanto non rappresent­a una priorità da chiedere al governo Conte». E riguardo al personale da far transitare nell’organico provincial­e, sottolinea: «Per noi è una spesa e, da assessore a bilancio, direi di no, ma, anche in questo caso, ci è stato chiesto un sostegno». Tornando alla nomina provincial­e dei giudici, Kompatsche­r sottolinea che «si tratta di una nomina che farebbe parte dell’organo consulente, né inquirente, né giudicante. Nomine, che avverrebbe­ro da parte del Consiglio provincial­e e del Consorzio dei comuni e che, a mio avviso dovrebbe durare a vita. Sarebbe meglio per garantire l’indipenden­za, ma se la Corte decide diversamen­te, accetto anche se fatico a capire». Intanto sulla vicenda interviene la Federazion­e lavoratori pubblici del Trentino, che ha scritto una lettera al presidente della Repubblica.

Infine Philipp Moser, presidente dell’Unione commercio, saluta con favore il via libera della Commission­e alla norma di attuazione per un regolament­o autonomo delle aperture domenicali.

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