Federcoop, l’agenda dei tre sfidanti «Unità». «Giovani». «Innovare»
Simoni, Gios e Girardi a confronto verso l’assemblea. E stasera il dibattito in diretta tv
TRENTO Si è tenuto ieri sera l’incontro «virtuale» tra i candidati alla presidenza della Federazione della cooperazione trentina e i soci che venerdì saranno chiamati ad eleggere il loro nuovo presidente. Sulla piattaforma «Zoom» si sono confrontate le idee degli sfidanti Roberto Simoni, presidente del Sait; Andrea Girardi, membro del cda di Itas Mutua, e Geremia Gios, direttore della cassa rurale di Rovereto. Tratto comune delle proposte programmatiche «i giovani che devono essere coinvolti» e «l’unità del mondo cooperativo».
«Dobbiamo però lasciarci alle spalle il periodo dei personalismi — spiega Simoni — e si riuscirà solo attraverso il confronto corretto e virtuoso. Ma dobbiamo anche difenderci da chi continua a dire che la Federazione è allo sfascio, un atteggiamento negativo che non aiuta e che non considera le tante cooperative che fanno molto, nei fatturati ma anche in termini occupazionali. Pur considerando il momento di crisi che stiamo attraversando serve ottimismo e buona volontà, lavorare duro e in sinergia per innovare il modello cooperativo che tutti ci invidiano».
Simoni non nasconde le difficoltà: «La crisi è anche quella del post-Covid, ci vuole consapevolezza, ma è proprio dai momenti di crisi che è possibile cogliere le più belle opportunità. Partiamo da quello che siamo — aggiunge — una realtà che può vantare esempi virtuosi, che deve essere orgogliosa di se stessa, che saprà rafforzarsi e consolidarsi». Sui giovani, il candidato alla presidenza chiede di «non strumentalizzarli»: «Su questo punto c’è una convergenza trasversale tra i candidati, ma eviterei di scoprirne la loro esistenza solo durante la campagna elettorale per il rinnovo delle cariche, non è giusto. I giovani — prosegue — sono oggi poco interessati al nostro modello, e questo è un problema: serve dunque l’impegno di tutti nel formarli, nel coinvolgerli, nel dare loro fiducia».
«Io sono sempre fermo sul punto che da giorni vado ripetendo — spiega invece Andrea Girardi — quello della necessità di dare una prospettiva futura al mondo della cooperazione trentina, al grande potenziale che abbiamo e che non sempre viene valorizzato al meglio». Valorizzare il futuro significa «valorizzare i giovani»: «Quello è il punto numero uno, il primo comandamento», dice Girardi. Per superare il momento di crisi, che ha visto alle dimissioni anticipate di Marina Matterei e alle elezioni anticipate del presidente e del Consiglio di amministrazione dell’ente, lo sfidante di Gios e Simoni ha la sua ricetta: «Valorizzazione le diverse identità che compongono la Federazione».
Di cui una, il consorzio Cavit, sembra intenzionato a sostenere Girardi nel giorno dell’assemblea dei soci che si terrà venerdì 31 luglio: «Così mi è stato riferito. È una realtà importante — ammette il candidato — se è vero sono molto contento».
«I soci al centro», sostiene Geremia Gios, che punta tutto sulla «necessità che la Federazione sappia creare le condizioni perché tutti esplichino al meglio le loro potenzialità». Il docente usa una metafora per descrivere il sistema della cooperazione trentina: «Siamo come un orto dove si coltiva il pomodoro, l’insalata, il rapanello e il cetriolo. Ogni ortaggio ha la sua particolarità, ciascuna con le sue caratteristiche ma accomunata dall’essere vegetale e parte dello stesso orto». Parla di «cooperazione non in funzione del capitale» ma nell’interesse dei soci: «Questo principio non deve essere solo di facciata, si deve riscoprire il nostro abc. Serve il rinnovamento, ma sulla base dei valori antichi in cui affondiamo le radici».
Intanto questa sera, alle 20.30, in diretta su Trentino Tv ci sarà uno speciale di «Filo Diretto» dedicato alla Cooperazione. Ospiti di Gabriele Buselli: Roberto Simoni, Andrea Girardi e Geremia Gios: i tre candidati alla presidenza di Federcoop. Sarà un momento di confronto dove verranno illustrati programmi e progetti di una realtà importante per l’economia della nostra terra.