Super carosello, la Provincia dice no alla tutela dell’Alpe di Siusi
Kuenzer: «Presto per esprimersi su un progetto che non c’è, prima vediamo lo studio di fattibilità» Tutela, l’assessora stoppa i Verdi: per creare un’area protetta occorre il consenso della popolazione
BOLZANO Il matrimonio tra l’Alpe di Siusi e la val Gardena è un’idea nata ormai diversi anni fa. Negli ambienti turistici ed impiantistici gardenesi e di Castelrotto, si sogna un collegamento, probabilmente con una cremagliera adattata al trasporto sciatori, fra l’area sciistica dell’Alpe di Siusi e quella, rurale e suggestiva sia d’estate che d’inverno, di Monte Pana, nel comune di Santa Cristina in val Gardena. Gli ambientalisti ed i Verdi lo temono perché «rovinerebbe una zona incontaminata facendo pagare come sempre all’ambiente lo sviluppo turistico» e mettono le mani avanti chiedendo alla giunta provinciale un no preventivo con un emendamento alla legge sull’assestamento di bilancio. Nella mozione che si discuterà oggi si chiede anche la messa sotto tutela dell’intera area per escludere definitivamente ulteriori tentativi futuri. Posizioni opposte invece negli ambienti turistici ed anche comunali, che già si sono pronunciati a favore dello studio di fattibilità.
La Provincia autonoma, al centro ed in posizione istituzionalmente decisionale riguardo a simili idee e progetti, per il momento prende tempo. Lo chiarisce l’assessora all’ambiente ed al territorio Maria Hochgruber Kuenzer che non vuole prendere posizione sul progetto. «Chiedere alla Provincia di decidere su una pianificazione o ancor più su un progetto che non ci è ancora stato presentato, anzi direi che ancora proprio non esiste essendo tutto ancora a livello di studi e di idee, non mi sembra del tutto corretto. Se e quando ci verrà chiesto un parere, sono certa che la giunta lo esprimerà ma prima ci sono molti altri passi da compiere, prima fra tutte anche la valutazione di impatto ambientale».
Più netta invece la posizione che riguarda la richiesta di messa sotto tutela di quei territori, richiesta a gran voce dai verdi. «Questa richiesta — prosegue Kuenzer — mi trova invece su posizioni contrarie. E voglio anche chiarire il perché. La messa sotto tutela, particolarmente per un ambiente antropizzato, turistico e contadino come quello di cui stiamo parlando, comporta una preventiva adesione ed accettazione anche da parte della popolazione. Inoltre — puntualizza l’assessora — c’è una procedura complessa da rispettare che richiede in ogni caso i suoi tempi ed attente valutazioni. Non mi risulta, al momento, che i comuni e le popolazioni si siano espressi in merito e che nemmeno una simile eventualità sia stata prospettata pubblicamente. Per questo — conclude Kuenze — mi pare che anche in questo caso ci sia la necessità di un adeguato lavoro preventivo prima di chiedere alla giunta di esprimersi a favore di una tutela».
Intanto in aula è iniziato il dibatto sull’assestamento di bilancio con la votazione del Documento di economia e finanza 2021-23. Approvato anche il rendiconto generale della Provincia è iniziata la
L’idea
Da anni gli ambienti turistici sognano un collegamento su rotaia tra l’Alpe e la Gardena
discussione sulla legge che contiene le disposizioni collegate. Oggi si voterà anche sulla proposta dei verdi che chiedono di escludere definitivamente il collegamento tra l’Alpe di Siusi e la val Gardena mettendo sotto tutela l’intera area interessata.Tuttavia, come ha affermato la stessa Kuenzer, la proposta ecologista sembra destinata ad essere bocciata. Dunque operatori turistici ed impiantisti potranno continuare a pianificare quel collegamento che vogliono ormai da anni e che i rispettivi comuni hanno ormai avallato. Mentre gli ambientalisti continueranno ad opporsi a quello che definiscono un vero e proprio attacco al territorio. Lo scontro dunque è solo rinviato ed è destinato a riaccendersi non appena sarà portato a termine uno studio di fattibilità che indichi tracciati e soluzioni reali, spazi occupati ed un’adeguata analisi di costi e benefici, anche e soprattutto sotto il profilo ambientale.