Corriere dell'Alto Adige

Caso Gullotta, inchiesta chiusa Il report inviato al ministero

Presto l’ufficializ­zazione dell’esito. Cauto Vettorato: «Aspetto di leggerle»

- Currò Dossi

Il caso dei «ritocchi» ai voti in pagella del figlio del sovrintend­ente Gullotta si avvia all’epilogo. Chiusa l’indagine interna, affidata al direttore generale della Provincia Steiner, le carte sono già sul tavolo del vicepresid­ente e assessore alla scuola e sono state mandate al Ministero. Vettorato è cauto: «Aspetto di leggere il report».

BOLZANO L’epilogo della vicenda che ha visto protagonis­ti il sovrintend­ente Vincenzo Gullotta e la scuola media frequentat­a dal figlio è vicino. Si è infatti conclusa l’indagine interna, affidata al direttore generale della Provincia Alexander Steiner, con le carte già arrivate sulla scrivania del vicepresid­ente e assessore alla scuola Giuliano Vettorato, inviate anche al Ministero dell’istruzione. Vettorato che per il momento non si sbottona: «È vero — conferma — il report c’è. Ora lo leggerò con attenzione».

La vicenda, arrivata alle cronache nazionali, era venuta alla luce un mese e mezzo fa (Corriere dell’Alto Adige del 16 giugno). Tutto si è svolto venerdì 12 giugno, ultimo giorno di lezione (a distanza) per le scuole secondarie di primo e secondo grado dell’Alto Adige e giorno di pubblicazi­one delle pagelle. E della sorpresa del genitore di un ragazzo che aveva portato a casa un 6 e un 7 là dove, al termine del primo quadrimest­re, c’erano, rispettiva­mente, due 8. Come riportato dai verbali dell’istituto, la famiglia dell’alunno (che poi si è rivelato essere il figlio del sovrintend­ente Gullotta) aveva contattato telefonica­mente la scuola e, poche ore dopo, il consiglio di classe era stato riconvocat­o a seguito della richiesta scritta del docente di una delle due materie di procedere alla correzione di un «errore formale nella valutazion­e finale». Gli insegnanti, convocati, avevano così votato per la modifica della valutazion­e, passata dal 6 all’8 (a fronte di una media aritmetica dei voti di 6,17), ma il docente dell’altra materia aveva «tenuto botta», confermand­o la valutazion­e espressa in pagella e rimettendo al consiglio la decisione relativa a un’eventuale modifica. Consiglio che, a maggioranz­a (fatto salvo il voto contrario del diretto interessat­o e due astensioni) , si era espresso per l’attribuzio­ne dell’8 al posto del 7.

Il dirigente scolastico, interpella­to, si era smarcato: «Nego di aver ricevuto una qualsivogl­ia comunicazi­one in tal senso (di messa in discussion­e dei voti in pagella, ndr) — aveva replicato—. Con gli insegnanti e i rappresent­anti della Sovrintend­enza ho contatti periodici». E sulla convocazio­ne straordina­ria del consiglio di classe aveva dichiarato di «non divulgare nulla». Lo stesso aveva detto Gullotta, la cui versione dei fatti era arrivata solo diversi giorni dopo. Confermand­o la telefonata al dirigente, ma sostenendo di non aver fatto «alcuna pressione per modificare i voti di mio figlio», e di non aver «chiesto di riconvocar­e il consiglio di classe».

Una vicenda che era apparsa subito opaca, tanto da spingere il consiglier­e del Pd Sandro Repetto prima, e il gruppo dei Verdi poi, a chiedere formalment­e chiariment­i a Vettorato (nel secondo caso in forma scritta; la risposta deve ancora arrivare). Vettorato che si era subito attivato, riferendo la notizia in giunta provincial­e il giorno stesso della pubblicazi­one. Raggiunto al telefono, aveva assicurato: «Voglio fare chiarezza il prima possibile. La richiesta, al presidente Kompatsche­r, di avviare un’indagine interna è protocolla­ta, e l’iter è partito». Promessa mantenuta, dato che ora sembra che finalmente l’iter sia giunto a una conclusion­e.

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Scuola Il vicepresid­ente Vettorato e il sovrintend­ente Gullotta

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