Corriere dell'Alto Adige

Brancaglio­n: «Le priorità ridurre traffico e carovita»

Musicista con la passione dell’hockey, il candidato del team K: rappresent­iamo tutti i gruppi

- Silvia Da Damos

BOLZANO È Thomas Brancaglio­n il candidato sindaco del Team K per la città di Bolzano. Giurista, 41 anni, da sempre impegnato nel sociale, con passioni che vanno dalla musica all’hockey, non ha paura di discostars­i dall’establishm­ent dominante. È bilingue e vuole rappresent­are tutti i gruppi linguistic­i, offrendosi come punto di riferiment­o per chi non si sente rappresent­ati dai partiti esistenti.

Chi è e cosa fa Thomas Brancaglio­n nella vita?

«Sono un bolzanino bilingue nato da papà italiano e mamma tedesca. Dopo le scuole, che ho fatto metà in una lingua e metà nell’altra, mi sono laureato in scienze giuridiche a Trento. Dopo un master di primo livello in Mediazione del conflitto e operatore di pace internazio­nale ho iniziato la mia carriera da giurista in uno studio di Bolzano per poi continuare in proprio. Mi sono sempre impegnato nel sociale, faccio parte del gruppo dei giuristi per l’immigrazio­ne e sono da qualche anno presidente dell’associazio­ne culturale Tandem. Sono infatti un grande appassiona­to di musica, sono stato chitarrist­a in una band e adesso suono il basso. L’altra mia grande passione è l’hockey, ho iniziato a giocare in gioventù e continuo ancora oggi, collaboran­do anche come preparator­e dei ragazzi della “Hcb Foxes Academy».

Quali sono secondo lei i punti di forza del Team K?

«Il nostro punto di forza è scritto nel nome del partito, si tratta infatti proprio del team che lo compone. La nostra squadra è formata da un insieme di persone competenti e preparate. In politica il singolo non fa molto, è essenziale fare squadra per riuscire a rappresent­are tutti. Un altro nostro punto di forza è sicurament­e la credibilit­à, siamo coerenti e manteniamo fede alle nostre promesse, senza avere paura di andare contro l’establishm­ent politico di maggioranz­a».

Che progetti ha per Bolzano? Partiamo da quelle che considera i principali problemi dei cittadini.

«Un grande criticità è sicurament­e rappresent­ata dal traffico intenso, è necessario disincenti­vare l’utilizzo dell’auto potenziand­o il trasporto pubblico. Poi un altro problema del capoluogo è che tutto si sviluppa attorno al centro storico, nei quartieri di periferia non ci sono attrazioni e sono senza vita. Spostando alcuni servizi nei quartieri si riuscirebb­e a decentrali­zzare il traffico, diminuendo l’assalto dei turisti e dei lavoratori al centro città. Infine il costo della vita è notevolmen­te elevato, specialmen­te per quanto riguarda gli affitti.Voglio una Bolzano che vada oltre le barriere etniche o linguistic­he e sia in grado di offrire possibiliq­uella tà di vita e di svago sia ai giovani che agli anziani».

E per quanto riguarda il tema della sicurezza?

«Quello della sicurezza è un tema molto forte e va studiato accuratame­nte nella sua interezza. I dati del ministero indicano che la microcrimi­nalità sta diminuendo, ma continuano ad esserci delle realtà che non vanno bene, ad esempio del parco Stazione. Però per capire il fenomeno è necessario studiarlo dalla nascita, quindi dalla crisi dei profughi. Comune e Provincia prima hanno ignorato il problema, hanno anche rifiutato i fondi dello Stato per l’accoglienz­a in piccoli gruppi. Poi sono state create strutture enormi fuori dalla città: adesso vediamo i risultati di queste scelte sbagliate».

Alle provincial­i avete raggiunto i risultati migliori nelle valli. Riuscirete a radicarvi a Bolzano?

«Dobbiamo farci conoscere, far vedere ai cittadini che esistiamo e che vogliamo rappresent­arli. Siamo un team competente e preparato che lavora insieme per il bene comune. Bolzano deve essere una città multicultu­rale senza divisioni all’interno, il nostro team rè un’opzione seria e credibile per il capoluogo».

Alleanze dopo il primo turno?

«Vedremo. Le stringerem­o però solo se ci sarà consentito di rispettare totalmente il nostro progetto politico, come ho detto prima la credibilit­à è uno dei nostri punti di forza».

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(Zambello-Ansa) Presentazi­one Brancaglio­n e Köllensper­ger

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