Corriere dell'Alto Adige

Sull’ipotesi del trasferime­nto in Friuli Fedriga declina l’invito del ministro

- Domenico Pecile

Pare destinata a naufragare l’iniziativa del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che ha bussato alla Regione Friuli Venezia Giulia per trovare una soluzione al futuro di M49. Costa avrebbe aperto un canale preferenzi­ale con l’università di Udine che già in passato si era occupata di un orso trentino, problemati­co come M49. Ma affinché il progetto possa andare in porto serve il disco verde del presidente della Regione Fvg, il leghista Massimilia­no Fedriga. Questi, tuttavia, ha mandato a dire che al momento non c’è stato alcun contatto con il Ministero dell’Ambiente e che, in ogni caso, la Regione non ha alcuna intenzione di farsi carico del problema. In caso però che nelle prossime ore ci fossero dei contatti ufficiali con Roma, Fedriga potrebbe riservarsi di riaffronta­re la questione e valutare la richiesta. Lo stesso governator­e non avrebbe avuto nessuna interlocuz­ione neppure con il suo collega trentino, Maurizio Fugatti. Nessuna notizia neppure sul fronte dell’ateno friulano che evidenteme­nte attende di conoscere la volontà della Regione. Il ministro, come noto, sta battendo diverse piste per dirimere la matassa con l’obiettivo di lasciare libero l’animale, un bestione di oltre 200 chilogramm­i. M49, infatti, essendo radiocolla­rato, stando alle dichiarazi­oni del ministro Costa sarebbe maggiormen­te controllab­ile. L’ipotesi internazio­nale, come quella di chiedere aiuto alla Romania, è stata definitiva­mente scartata per i rischi legati alla caccia agli orsi che in quel Paese è permessa. E resta anche il dato certo che il ministro voglia trovare una casa per Papillon.

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