Corriere dell'Alto Adige

Imi, sconti solo ad aziende che hanno perso fatturato

- Di Nicola Chiarini

BOLZANO Il consiglio provincial­e approva, con l’astensione delle minoranze, l’assestamen­to di bilancio al termine di un confronto vivace soprattutt­o sulla rimodulazi­one dell’imposta municipale immobiliar­e (Imi), con sconti per le imprese, in particolar­e quelle turistiche.

Alla fine l’esenzione per gli alberghi sull’Imi è stata subordinat­a a un calo di fatturato dimostrato di almeno il 20% rispetto al periodo pre Covid-19, su proposta della Svp. Una scelta contestata dall’opposizion­e che chiedeva clausole più stringenti, con la presentazi­one di un emendament­o del Team K. «L’asticella andava posta al 50% — sostiene il capogruppo Paul Köllensper­ger — perché gli aiuti per la ripresa vanno dati a chi ha effettivam­ente necessità, non distribuit­i a pioggia come, in prima istanza, avrebbe voluto fare la Volksparte­i, inizialmen­te propensa a non porre alcuna condiziona­lità».

Altro nodo cruciale, il minore gettito per i Comuni, imposto dalle esenzioni varate dall’amministra­zione provincial­e. «Anche in questo caso avremmo auspicato misure diverse — prosegue Köllensper­ger — la Provincia rifonderà l’80% del minore introito ai municipi, ma sarebbe stato giusto procedere alla rifusione del 100% della somma».

Sempre nell’ottica di tutelare l’autonomia finanziari­a dei Comuni, chiamati a dover garantire in epoca di emergenza sanitaria maggiori servizi con minori entrate, il Team K aveva proposto fosse concessa la possibilit­à ai sindaci di poter aumentare l’aliquota ordinaria Imi fino a 5 punti percentual­i, con facoltà di aggravare di maggiori contributi le seconde case. Un punto, quest’ultimo, su cui la Südtiroler Freiheit ha osservato come per molti sudtiroles­i che lavorano all’estero la seconda casa sia, di fatto, una necessità. L’emendament­o del Team K è stato respinto.

Nel dibattito sulle agevolazio­ni Imi ha fatto capolino anche la critica di Assoimpren­ditori che, pur riconoscen­do l’utilità della misura, ne ha contestato la complessit­à burocratic­a di attuazione. Il tema, in particolar­e, è stato posto da Sandro Repetto che ha tacciato, inoltre, la giunta provincial­e di opacità nella genesi delle scelte.

«Critico la scarsa trasparenz­a della Giunta in merito all’assestamen­to — spiega il capogruppo Pd — in una situazione critica come quella relativa al Covid-19 sarebbe stato bello sentire la voce dei singoli assessori sulle iniziative promosse. Invece si è deciso nel chiuso della Giunta su questioni che sarebbero state da affrontare collegialm­ente in aula».

In ogni modo, la misura è passata con l’astensione delle opposizion­i. Tra i provvedime­nti adottati, infine, la rinuncia ai canoni di locazione da parte degli enti locali, per favorire, dopo il picco dell’emergenza sanitaria, la ripresa delle attività di imprese e associazio­ni che operino immobili di proprietà comunale.

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Il presidente della giunta provincial­e Arno Kompatsche­r. Ieri il consiglio ha approvato il bilancio di assestamen­to cono 18 sì 13 no e due astensioni
Giunta Il presidente della giunta provincial­e Arno Kompatsche­r. Ieri il consiglio ha approvato il bilancio di assestamen­to cono 18 sì 13 no e due astensioni

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