Virus, torna la paura Focolaio in un hotel, contagiate 9 persone
Sesto Pusteria, gli albergatori: subito isolati
Nuovo focolaio a Sesto, in Pusteria: il dipendente di un hotel ha contagiato 4 familiari e 4 colleghi. Sotto osservazione quattro strutture alber- ghiere dove lavorano i «contatti stretti» dei positivi. Gli albergatori rassicurano: «Tutti isolati subito, la situazione è sotto controllo». Intanto riapre il reparto di terapia intensiva con 2 ricoveri.
BOLZANO Torna la paura, in Alto Adige riapre la terapia intensiva e si trovano nuovi focolai. Dopo Laives, Sesto Pusteria, dove dopo il tampone positivo sul dipendente di un hotel, sono risultati positivi al coronavirus altri 4 colleghi e 4 familiari. Sotto osservazione altre tre strutture ricettive (una del bellunese) nelle quali
Regele Indagini in corso anche sugli ospiti, ma per ora la struttura resta aperta
lavorano due contatti stretti del primo positivo accertato.
Quello delle ultime 24 ore è un quadro preoccupante e in continuo mutamento. Il bollettino rilasciato dall’Azienda sanitaria in mattinata indicava un paziente in terapia intensiva (l’ultimo era stato dimesso quattro settimane fa( e 6 nuovi positivi (quasi tutti collegati al focolaio di Laives) su 1.104 tamponi. Ma nel pomeriggio i dati sono mutati: il numero dei pazienti in terapia intensiva è passato a 2 (un 70enne e una persona più giovane, di circa 30 anni) e ai 6 positivi se ne sono aggiunti altri 8, due dei quali sintomatici, legati a un focolaio in Alta Pusteria.
Aumenta l’attenzione, già alta dopo il focolaio partito a Laives e il tampone positivo nel reparto di pediatria a Merano. Tutti gli 8 casi postivi rilevati a Sesto sono collegati a un dipendente di un hotel con positività emersa due giorni fa: 4 sono suoi familiari mentre 4 sono dipendenti della stessa struttura. Nessuno di loro ha avuto però contatto con gli ospiti, quindi per adesso l’albergo rimane aperto. «Se non vengono rilevate nuove infezioni durante gli ulteriori test sia sul personale che sugli ospiti, è probabile che la struttura possa rimanere aperta» afferma Dagmar Regele, primaria del Dipartimento di prevenzione. Sono coinvolte però anche altre strutture, dove operano due contatti stretti del primo positivo: iniziano oggi i test sul personale e sugli ospiti.
Dalle prime dichiarazioni di Thomas Walch, presidente dell’Unione albergatori della zona, la situazione sembra sotto controllo: «Secondo le mie informazioni, il primo positivo, in Alta Pusteria, è un uomo di origine kosovara, con una famiglia di 4 persone, che ha informato subito del proprio malessere chi di dovere ed è scattato il protocollo. Analisi per lui e individuazione degli altri membri del nucleo familiare, anch’esso impiegato nel settore del turismo stagionale, compresi i contatti avuti da questi ultimi con altre persone. Un totale, per ora, di 8 persone, tutte isolate e sulle quali sono in corso gli accertamenti sanitari che alcune indiscrezioni per il momento danno come negativi». Secondo Walch i protocolli di sicurezza funzionano e vengono accuratamente rispettati: «Il fatto che le persone possibili fonti di contagio, legate al primo positivo accertato, sono state immediatamente isolate, è la riprova che i rigidi, appropriati e approfonditi protocolli di sicurezza concordati e messi in atto dagli albergatori dell’Hgv con l’Azienda sanitaria provinciale, funzionano a dovere, a garanzia e tutela sia degli ospiti che dei lavoratori dipendenti e quindi delle aziende».
In ogni caso, la prevenzione dei nuovi contagi da Covid-19 è un tema tuttora di grande attualità nei comuni dell’Alta Pusteria, condiviso da sindaci e dagli operatori dell’Hgv. È solo di alcuni giorni fa l’appello sottoscritto dai sindaci e dai vertici degli albergatori, su iniziativa di questi ultimi, che richiama all’attenzione ai contatti interpersonali anche all’aria aperta e sottolinea l’obbligo di indossare le protezioni delle vie respiratorie quando la distanza diventi inferiore al metro. I sindaci, sempre nella stessa nota, si sono impegnati al monitoraggio degli afflussi nei centri storici dei rispettivi comuni e presso gli hotspot turistici, informando della possibile contingentazione degli ingressi nei paesi e nei centri storici in caso di eccessivo sovraffollamento.
I dati aggiornati con i 1.104 tamponi di ieri, indicano che a livello provinciale ne sono stati effettuati in totale 104.108 su 53.491 persone. Attualmente nei reparti ospedalieri, nelle cliniche private e nella base logistica dell’Esercito a Colle Isarco sono ricoverati 6 pazienti affetti da Covid-19, mentre sono 559 (29 in più rispetto al bollettino precedente) le persone che si trovano in quarantena. Il numero complessivo dei guariti resta pari a 3.193.
Walch I protocolli funzionano Garantita la sicurezza di lavoratori e turisti