Corriere dell'Alto Adige

Covid, allarme del ministero

Alto Adige, superata la soglia di attenzione. Sesto Pusteria, negativi i test su turisti e personale

- Chiarini

Il ministero lancia l’allarme sui contagi: in una settimana l’indice Rt è raddoppiat­o. In Alta Pusteria dopo la scoperta del focolaio di Sestosono stati effettuati 300 tamponi, finora tutti negativi. Paura in Bassa Atesina dove si registra un contagio alla Röchling. L’Asl: «Situazione monitorata».

BOLZANO L’indice di contagiosi­tà Rt in Alto Adige sale a 1,07, ponendosi cioè sopra la soglia di 1 superata la quale scatta un innalzamen­to della soglia di attenzione. Il dato, diramato ieri dal ministero della Salute, si riferisce alla settimana tra il 20 e il 26 luglio e segna quasi un raddoppio rispetto all’indice 0,57 registrato tra il 13 e il 19 luglio. E la tendenza sembra essere verso una ulteriore risalita. Numeri che indicano chiarament­e che il virus è tornato a circolare.

Il bollettino Asl di ieri ha registrato 15 nuovi casi positivi, a fronte di 1.109 tamponi effettuati. Tra questi uno sarebbe collegato al focolaio di Laives,dove nei giorni scorsi un lavoratore di una pizzeria era risultato positivo, con sei casi collegati. Il virus sembra essere entrato anche alla Röchling, dove un operaio è risultato positivo. Dei nuovi contagi nessuno però sarebbe in relazione con quello emerso a Sesto Pusteria, dove, dopo il tampone positivo su un dipendente di un hotel appena rientrato dal Kosovo, sono risultati positivi al coronaviru­s altri quattro colleghi e quattro familiari. Sotto osservazio­ne altre tre strutture ricettive (di cui una del bellunese) nelle quali lavorano due contatti stretti del primo positivo accertato. I sanitari sono al lavoro per circoscriv­ere il contagio.

«La situazione è strettamen­te monitorata e controllat­a — assicura Dagmar Regele, direttrice del dipartimen­to di prevenzion­e dell’Asl —. Oggi sono stati prelevati circa 300 tamponi, sia tra i dipendenti che tra gli ospiti, i cui esiti saranno disponibil­i domani (oggi per chi legge ndr)». E anche Pierpaolo Bertoli sottolinea come la reazione del sistema sarebbe stata all’altezza. «Il protocollo di sicurezza concordato con i responsabi­li del settore turistico ha funzionato molto bene — sostiene il direttore sanitario dell’Asl —. Il titolare della struttura alberghier­a ha tempestiva­mente informato l’Asl e i dipendenti coinvolti sono stati messi immediatam­ente in isolamento. In brevissimo tempo abbiamo avviato gli accertamen­ti epidemiolo­gici ed i test».

Ora si continuerà a lavorare sulla capillariz­zazione dei tamponi che, da inizio emergenza sanitaria, sono stati effettuati in 105.217 casi a verifica di 54.206 persone con 2.717 contagi accertati, di cui 102 su pazienti ancora positivi, tra cui una pediatra dell’ospedale di Merano, altro luogo su cui restano accesi i riflettori dei servizi di prevenzion­e. Ieri si sono registrati due nuovi casi anche a Marlengo.

Al momento sono otto i pazienti ricoverati, tra i quali due in Terapia intensiva al San Maurizio di Bolzano, ossia un 70 enne e un 30 enne che hanno subito un repentino aggravamen­to delle proprie condizioni. Nel complesso, a oggi, sono 614 (55 in più rispetto al bollettino precedente) le persone in quarantena, una limitazion­e che in questi mesi ha coinvolto in Alto Adige 12.439 persone, di cui 11.825 uscite dal provvedime­nto precauzion­ale. Sono state accertate, inoltre, cinque nuove guarigioni che portano a 2.323 il totale, mentre 875 sono in fase di accertamen­to definitivo. I casi attivi però hanno superato quota 100. Infine, il numero dei decessi resta fermo a 292, di cui 175 in ospedale e 117 in casa di riposo.

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suoi familiari e quattro colleghi. Ora l’Asl a deciso di fare tamponi a tappeto ai dipendenti degli hotel e ai turisti su base volontaria

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