Covid, la stretta di Braies
Troppi assembramenti, ordinanza del sindaco: «Giro del lago solo con la mascherina»
Scatta da oggi l’obbligo di indossare la mascherina lungo il sentiero che costeggia il lago di Braies. Lo ha deciso il sindaco Mittermai con un’ordinanza straordinaria. E sempre oggi la giunta provinciale discuterà la proposta di reintrodurlo per il personale di bar, ristoranti e hotel.
BOLZANO L’affollata, ma d’altra parte anche benedetta, frequentazione ferragostana della nostra provincia ha finito per posizionare gli hotspot turistici al primo posto nella lotta anticontagio. Dopo Vipiteno, e dopo l’abbandono delle serate lunghe in centro a Bressanone, da oggi toccherà ai visitatori del lago di Braies attenersi all’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. E sempre oggi si riunirà la giunta provinciale, in una sessione straordinaria, per discutere la reintroduzione dell’obbligo per i lavoratori di bar, ristoranti e hotel anche al di sopra del metro di distanza. La prima stretta dopo mesi di allentamenti graduali nelle misure di sicurezza per la «fase 2» dell’emergenza sanitaria.
«Per il momento si tratta solo di una proposta — premette l’assessore al Turismo e alla Protezione civile, Arnold Schuler — finita nell’ordine del giorno della giunta di domani (oggi, ndr) dopo la discussione di venerdì scorso con le associazioni turistiche e il Consorzio dei comuni». E dopo che numeri del contagio hanno fatto registrare una crescita costante e preoccupante nelle ultime settimane, specie nelle località turistiche. Ieri un nuovo contagio, e 493 tamponi analizzati (domenica, rispettivamente, 7 e 1.209). Sono 1.163 le persone in quarantena (1.137), 8 quelle ricoverate. Resta vuota, per fortuna, la terapia intensiva.
È la prima stretta dopo mesi di allentamenti. Dal 14 luglio il personale di bar, ristoranti e hotel era stato esentato dall’obbligo di indossare la mascherina chirurgica (ne era rimasto uno più generico di usare «una protezione delle vie respiratorie»). Quello che si prospetta ora, puntualizza l’assessore, «non è un dietrofront. Abbiamo sempre detto che, in quest’emergenza, bisogna navigare a vista. E adesso dobbiamo di nuovo alzare la guardia: i contagi sono aumentati, e nei giorni scorsi abbiamo avuto qualche problema nelle cucine dei locali. Per chi ci lavora, non è sempre facile mantenere le distanze minime». Per i clienti, invece, restano in vigore le regole attuali: mascherine solo al di sotto della distanza di sicurezza minima di un metro. Schuler ora passa la palla ai sindaci: «Adesso è il loro momento: se ci sono situazioni di particolare criticità, a livello locale, tocca a loro intervenire con ordinanze più stringenti».
E così farà, con un’ordinanza urgente che entra in vigore oggi, il primo cittadino di Braies, Friedrich Mittermair che spiega: «Gli afflussi al lago di restano sempre numerosi e, almeno per quel che riguarda l’area circostante, con particolare attenzione al sentiero circolare che lo abbraccia, ci siamo visti costretti ad imporre l’obbligo delle protezioni individuali, nello specifico le mascherine, anche all’aperto». Il sentiero, ombreggiato e panoramico è un must per ogni visitatore ma, spiega ancora Mittermair, Folla
La foto inviata nei giorni scorsi da una lettrice del Corriere dell’Alto Adige: in molti punti del sentiero attorno al lago appare impossibile rispettare la distanza
«in alcuni punti è particolarmente stretto e, con gli afflussi attuali, diviene praticamente impossibile mantenere il distanziamento previsto per evitare l’obbligo delle mascherine. Obbligo che però — conclude — è circoscritto all’area attorno al lago e non riguarda invece il resto del comune, dove le misure di prevenzione e protezione restano le stesse del resto della Provincia».