Turismo, regione meta preferita dagli italiani
Assessori soddisfatti. Schuler: lavoro di anni. Failoni: risultati non scontati
Trentino Alto Adige promosso da Demoskopika. Il sistema di rating turistico dell’Istituto di ricerca pone la regione in cima alla classifica generale per la maggiore reputazione turistica. A pesare sulla medaglia d’oro è il primo posto quale destinazione «più social d’Italia», con quasi 1,2 milioni di like e follower.
In questa estate 2020 tra voglia di libertà e sicurezza con una stagione turistica partita veramente solo ad agosto, il Trentino Alto Adige si conferma come la meta preferita dai vacanzieri, per lo più italiani. La regione rimane in vetta alla classifica della reputazione turistica stilata per il quarto anno consecutivo dall’istituto Demoskopica con un indice Regional Tourism Reputation della destinazione pari a 113,6 punti. A pesare più che positivamente sulla medaglia d’oro al Trentino Alto Adige è il primo posto quale destinazione «più social d’Italia», con quasi 1,2 milioni di like e follower.
Seconda in classifica la Sicilia (con 110,9 punti) quale meta più ricercata sul web dai consumatori e preferita dai vacanzieri italiani, al terzo posto la Toscana. A seguire ci sono Emilia Romagna, Lazio, Marche, Veneto e Puglia. Chiudono la top ten Sardegna e Basilicata.
Per costruire la reputazione turistica delle destinazioni le regioni generano oltre 1,1 milioni di pagine indicizzate, circa 5 milioni di like e follower sulle reti sociali, poco più di 40 milioni le recensioni e ben 533 mila le strutture ricettive osservate. Otto gli indicatori osservati: visibilità e interesse dei portali turistici istituzionali regionali, social appeal presso gli stakeholder, popolarità, fiducia e tendenze di ciascuna destinazione turistica regionale nel complesso e, infine, reputazione del sistema ricettivo.
Quanto ai singoli parametri il Trentino Alto Adige, che conferma la strategia vincente dei portali turistici, con gli oltre 1,2 milioni di like e follower conteggiati dalle pagine social (Instagram, Facebook e Twitter), si conferma anche quest’anno la destinazione più social d’Italia, ossia dotata di maggiore capacità di appeal.
Soddisfatti della prima posizione i due assessori al turismo delle due province, l’altoatesino Arnold Schuler e quello trentino Roberto Failoni. «L’Italia è un territorio straordinario per le vacanze che offre di tutto, dal mare alle montagne — commenta il primo — essere in vetta alla classifica per noi è un aspetto molto positivo, specie per tutti i problemi avuti finora con la pandemia». E poi: «Abbiamo potuto dimostrare che l’Alto Adige è sicuro per passare le vacanza in montagna: eravamo molto preoccupati perché quando c’è stata la riapertura il turismo è ripartito molto lentamente, la gente ha aspettato fino all’ultimo, finalmente a luglio sono partite le prenotazioni». Con un aumento che vede, in questa settimana di ferragosto, oltre il 90% di prenotazioni registrate, quasi sold out.
Gli arrivi? Nel 2019 il turismo era rappresentato per il 43% dai turisti provenienti dalla Germania, seguiti dagli italiani per il 33%, quindi dall’Austria e dalla Svizzera ognuno per il 5% degli arrivi, seguiti dagli altri Paesi. «Quest’anno più di altre sono le presenze italiane ad aver prenotato, molti meno invece sono gli arrivi dalla Germania e pochissimi quelli dall’Austria», conclude l’assessore Schuler. Che attribuisce il merito del successo turistico altoatesino «al grande lavoro svolto dagli albergatori che da anni hanno investito nell’offerta turistica e hanno fatto di tutto per garantire la qualità, ed ora anche la sicurezza».
Orgoglioso del podio più alto nella classifica anche l’assessore Failoni che, riferendosi al primo posto quale destinazione «più social d’Italia» detenuta dal Trentino Alto Adige dice: «Questo dimostra il buon lavoro di Trentino marketing: da fine primavera stanno lavorando con un’attività frenetica per comunicare tutte le peculiarità del territorio e del turismo trentino in maniera digitale». E aggiunge, riferendosi ai buoni riscontri di prenotazioni, anche qui come in Alto Adige, che vede una forte presenza del turismo italiano, con oltre il 90% di prenotazioni: «Non era scontato in un periodo del genere, fa piacere che il lavoro fatto in primavera e a inizio estate dia i frutti sperati. Sembra che la stagione vada meglio del previsto. Ma — conclude — attendiamo i dati a fine stagione, con una certa preoccupazione e curiosità per settembre».