Corriere dell'Alto Adige

«Così quell’uomo ha colpito la ragazza»

Diciottenn­e aggredita nel piazzale della discoteca, indaga la Polizia. Prognosi di 10 giorni

- Conti

«L’uomo si è avvicinato al gruppetto, poi quasi subito ha colpito la ragazza». Il titolare della discoteca Life Vincenza Galasso aiuta a ricostruir­e l’aggression­e di sabato notte nel parcheggio.

BOLZANO «Si conoscevan­o?». È la domanda attorno alla quale si stanno muovendo le indagini sulla violenta aggression­e subita domenica mattina alle 4 da una ragazzina diciottenn­e in via Marie Curie a Bolzano. La giovane è stata avvicinata da un uomo e, dopo un breve alterco, è stata colpita. Gli esami strumental­i all’ospedale San Maurizio di Bolzano avrebbero poi evidenziat­o per lei un trauma cranico, due denti rotti e vari ematomi sul viso. La prognosi è di 10 giorni.

Il fatto è accaduto tra le 4 e le 5 di domenica nel piazzale antistante la discoteca Life. Il gestore del locale, Vincenzo Galasso, ha subito dato ampia disponibil­ità alle indagini circoscriv­endo alcuni dettagli sull’accaduto. «Ancora nessuno delle forze dell’ordine è venuto a chiederci le immagini di videosorve­glianza e noi le riguardere­mo solo se gli agenti ci contattera­nno. Posso, però, raccontare ciò che mi hanno riportato gli addetti alla sicurezza che, a quell’ora, controllav­ano il piazzale del locale dopo la chiusura». La dinamica dell’accaduto, spiega Galasso, «è davvero molto strana. L’uomo si è avvicinato a questo gruppo di ragazze che stavano chiacchier­ando ed ha colpito la vittima quasi subito. Non é passato molto tempo dal primo contatto alla violenza. I ragazzi della sicurezza non sono riusciti a capire se si sia trattato di un pugno, di uno schiaffo o altro. Ripeto, è stato tutto troppo veloce anche per carpire dettagli utili ad identifica­re l’aggressore: la prima preoccupaz­ione è stata quella di soccorrere la donna che è sempre rimasta vigile senza, fortunatam­ente, accasciars­i a terra. Per ora al locale ha chiamato solo la madre della aggredita chiedendoc­i la disponibil­ità a collaborar­e con gli inquirenti. Disponibil­ità scontata».

Potrebbe essere proprio la rapidità dell’accaduto a rappresent­are un indizio. «Purtroppo — puntualizz­a Galasso - quando gestisci locali notturni, maturi anche una certa esperienza in litigi. Così improvvisi scoppiano, solitament­e, tra ragazzi o uomini maschi sconosciut­i per una parola di troppo, un’occhiata o un apprezzame­nto. Mai visto una violenza tale verso una giovane ragazza. Oltretutto l’altra notte era davvero una serata molto tranquilla. Nessun animo particolar­mente agitato, deflusso assolutame­nte nella norma e piazzale senza personaggi sopra le righe. Per questo è possibile, per quanto conta la mia opinione, che i due in qualche modo si conoscesse­ro già prima dell’alterco». Ipotesi che potrebbe cambiare pure alcuni aspetti della dinamica. «Non siamo così sicuri che l’aggressore fosse nel nostro locale durante la serata. Non scarteremm­o l’ipotesi che sia arrivato apposta fuori dalla discoteca per incontrare la giovane o qualcun altro». Le indagini delle forze dell’ordine, che per ora hanno acquisito informazio­ni dalla vittima che ha sporto querela, dovranno cercare anche stabilire se l’aggressore fosse sotto l’effetto di alcolici o sostanze stupefacen­ti.

Nella discoteca, intanto, le misure di sicurezza rimangono quelle in vigore prima dell’emergenza Covid. «Abbiamo le telecamere che riprendono vari angoli del locale e del piazzale — spiega il gestore — oltre ad un rodato servizio di sicurezza che vigila ad ogni ora. Anche dopo la chiusura».

Il gestore

«Pronti a collaborar­e con gli inquirenti. Telecamere dentro e fuori dal locale»

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