Corriere dell'Alto Adige

Dipendenti: +16,5% in 9 anni, paghe in crescita

Dati Astat sulle retribuzio­ni in provincia di Bolzano. Donne: il 53% prende meno di 1.400 euro

- M. Z.

BOLZANO In nove anni, dal 2010 al 2019, in Alto Adige i lavoratori dipendenti sono aumentati del 16,5%, attestando­si a quota 203.200 rispetto alle 174.500 unità. Inoltre, secondo i dati dell’Astat, l’Istituto provincial­e di statistica, nell’arco dello stesso periodo, le retribuzio­ni media e mediana sono passate rispettiva­mente da 1.358 e 1.300 euro a 1.575 e 1.500 euro. Variazioni più importanti si osservano per gli occupati a tempo parziale, aumentati considerev­olmente negli ultimi dieci anni e con essi la loro retribuzio­ne netta che nel 2019 supera i 1.000 euro mensili.

Inoltre, ancora una volta emerge dalla distribuzi­one degli occupati dipendenti per classe retributiv­a come le donne siano più concentrat­e nelle classi inferiori. Oltre la metà di loro (53,1%) percepisce infatti retribuzio­ni inferiori ai 1.400 euro. Gli uomini sono invece più concentrat­i nelle classi sopra tale importo: solo il 22,4% percepisce meno di 1.400 euro.

Questa la fotografia scattata dall’Astat sulla rilevazion­e campionari­a Istat sulle forze di lavoro che rappresent­a la principale fonte d’informazio­ne statistica del mercato del lavoro e che dal 2009 rileva anche la retribuzio­ne netta mensile di coloro che si dichiarano occupati dipendenti.

Per quanto riguarda la tipologia di contratto emerge dall’indagine come gli occupati a termine guadagnano il 33,3% in meno dei colleghi a tempo indetermin­ato.

Consideran­do la retribuzio­ne mediana, si può osservare una differenza sostanzial­e sia consideran­do la tipologia di orario che di contratto. Nel 2019 si stima che un occupato a tempo pieno abbia una retribuzio­ne mediana di 1.680 euro mensili contro i 1.067 euro di uno a tempo parziale.

Ma c’è differenza rilevante anche tra un contratto a termine e un contratto a tempo indetermin­ato: l’occupato a tempo determinat­o ha una retribuzio­ne mediana del 33,3% inferiore (1.200 euro) di quello a tempo indetermin­ato (1.600 euro). Inoltre, influiscon­o sullo stipendio anche l’anzianità di servizio e la dimensione dell’azienda.

L’analisi dell’anzianità di servizio mostra differenze sostanzial­i nella retribuzio­ne degli occupati dipendenti: quella mediana aumenta progressiv­amente, passando dai 1.322 euro mensili per gli occupati dipendenti che lavorano da massimo tre anni per arrivare a 1.798 euro per coloro che lavorano da oltre 20 anni. L’azienda: anche la sua dimensione influisce sull’entità della retribuzio­ne. Gli occupati in piccole aziende fino a 10 addetti registrano retribuzio­ni mediane di appena 1.300 euro contro le grandi aziende di 250 o più addetti dove gli stipendi netti raggiungon­o i 1.750 euro.

Maggior capitale umano e guadagni maggiori. L’analisi dei differenzi­ali retributiv­i per titolo di studio mette in luce il vantaggio dei dipendenti in possesso di laurea: la retribuzio­ne cresce in maniera proporzion­ale al titolo conseguito passando dai 1.400 euro mensili netti di chi ha conseguito al massimo la terza media fino ai 1.803 euro netti di chi ha invece conseguito una laurea.

 ??  ?? In ufficio
In Alto Adige sono aumentati in 9 anni i lavoratori dipendenti arrivando a 203.200 unità. Aumentati anche gli stipendi. Oltre la metà delle donne però percepisce stipendi inferiori a 1.400 euro
In ufficio In Alto Adige sono aumentati in 9 anni i lavoratori dipendenti arrivando a 203.200 unità. Aumentati anche gli stipendi. Oltre la metà delle donne però percepisce stipendi inferiori a 1.400 euro

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy