Un Renon al top per Heiskanen Nel Pusteria arriva Perlini
Grandi movimenti nell’hockey su ghiaccio altoatesino. Cambio di allenatore per il Renon, con l’arrivo di Santeri Heiskanen, che sarà affiancato sull’Altipiano dall’assistant coach Johan Sjöquist, amico e collaboratore fidato con cui ha condiviso l’anno a Vienna: «Santeri Heiskanen e Johan Sjöquist – spiega il ds Adolf Insam - sono due giovani allenatori affamati di vittorie. Per entrambi i Buam possono essere un trampolino per una grandiosa carriera a livello europeo». Oltre al nuovo allenatore ecco un nuovo acquisto (MacGregor Sharp dal Bolzano) e una pioggia di conferme. Solo le ultime di queste ore sono Alexander Eisath, Julian Kostner, Markus Spinell, Christoph Vigl, Philipp Pechlaner, Kevin Fink e Stefan Quinz. Michael e Maximilian Sölva, nel frattempo, indosseranno nella prossima stagione la maglia delle Furie. Michael ha un anno e mezzo più di suo fratello Maximilian, che con la sua velocità e la sua freddezza è estremamente pericoloso nella zona avversaria. Il Val Pusteria ha annunciato il nazionale inglese Brett Perlini, mentre i Broncos di Vipiteno, infine hanno ufficializzato la conferma fra i pali di Jakob Rabanser e l’arrivo di Jonathan Reinhart: i due si giocheranno una maglia da titolare fra i pali.
dopo Rio. Poi il sorprendente rientro nel 2018...
«Io non ero molto d’accordo. Ma Tania e Francesca erano determinate e siamo ritornati in piscina con serietà. Anche se non era più possibile ripetere le cose di prima».
Cosa ha rappresentato Tania per i tuffi?
«Una perla dai grandi risultati europei e mondiali».
E per lo sport in generale?
«Un esempio di come la testa sia determinante. Molti talenti hanno sprecato la loro carriera per mancanza di testa, Tania con la testa ha fatto la differenza».
Tania è stata anche un simbolo mediatico di uno sport poco abituato ai riflettori...
«A ogni Olimpiade i tuffi sono tra i 5 sport più seguiti come share, segno che piacciono, il problema è che se ne parla ogni quattro anni. Poi ci sono quei campioni che trainano, ma lì si va a cicli, è successo a me e anche a Tania».
Più forte lei o sua figlia?
«Io ho qualche medaglia in più, ma sul piano della costanza e della longevità vince Tania. E anche sul piano mentale. Io ero uno da “o la va e la spacca” e talvolta ... spaccavo. Tania è stata più razionale».