Manu Chao a Rovereto Musica, canederli e selfie
Il concerto e il soggiorno Evento sold out alla Campana dei Caduti con una scaletta travolgente Domenica cena di piatti tipici trentini, ieri giornata di relax a causa del caldo
Evento sold out ieri sera per Manu Chao alla campana dei Caduti di Rovereto. Un concerto per la pace che ha radunato oltre 500 persone, in un’atmosfera di grande coinvolgimento, buona musica e solidarietà. I cento rintocchi della Campana «Maria Dolens» hanno dato il via al concerto più atteso dell’estate trentina.
Ma in Trentino per Manu Chao, non solo musica. L’artista francese domenica, poi anche ieri e oggi, ha voluto conoscere il territorio che lo ospita. Iniziando dalla cucina tradizionale trentina, di cui tanto aveva sentito parlare. Così domenica sera ha fatto tappa in uno dei locali tipici di Rovereto, per gustare i canederli. Una serata all’insegna della buona cucina. L’artista ha cenato all’Osteria del Pettirosso con due musicisti della band e due collaboratori del suo entourage. Il locale di corso Bettini gestito da Paolo Torboli, si trova nelle vicinanze del Mart e del Teatro Zandonai, è spesso meta prediletta dagli artisti. Domenica ha ospitato una star internazionale. «Siamo vicini al Teatro e al Mart – spiega il titolare – spesso capita che gli artisti vengano a mangiare qui dopo gli spettacoli. Nel caso di Manu
Chao abbiamo ricevuto la prenotazione il giorno prima e ho voluto riservargli la sala grande per farli stare più tranquilli possibile». Nessun atteggiamento da star da parte del musicista nato a Parigi, ma di origini spagnole, che ha fatto della contaminazione musicale la sua bandiera.
«Ha voluto assaggiare i piatti della tradizione trentina – continua Torboli – in particolare i nostri canederli, accompagnandoli con del buon vino rosso. Mi ha dato l’impressione di una persona molto semplice e alla mano. Alla alla fine della cena ha accettato di farsi qualche selfie con una delle ragazze del personale». Me gustas tu recita una delle canzoni più famose del cantautore. E sembra che
Manu Chao abbia gustato parecchio la cucina dell’Osteria del Pettirosso, tanto che ieri a pranzo ha voluto replicare ordinando Al Pettirosso un menu d’asporto, da consumare in albergo. «Per noi è stata una bella soddisfazione – continua Torboli – ma ieri a pranzo Manu Chao ha voluto rimanere leggero, in vista del concerto della sera e ha ordinato insalata e verdure di stagione». La giornata torrida di ieri ha consigliato il riposo prima del concerto. Niente visita al Mart, notizia falsa che era stata diffusa ieri. Il pomeriggio invece l’artista ha voluto trascorrerlo nel segno del relax, in camera a riposarsi.
Poi soundcheck di fronte alla Campana dei Caduti, dove Manu Chao, con l’argentino Lucky Luciano (guitalele) e l’uruguaiano Mauro Metralla (percussioni), ha riscaldato i motori in vista della seconda data italiana di «El Chapulin Solo» Tour. Un concerto all’insegna del sold out, quello di ieri sera, con i cinquecento posti disponibili polverizzati in prevendita, che ha portato la grande musica transcontinentale sul Colle di Miravalle.
Una scaletta che ha toccato la travolgente «patchanka» dei Mano Negra, fino ai successi della carriera solista iniziata nel 1998 con l’album Clandestino e i brani più recenti come Bloody border e Salary Man. L’artista è a Rovereto per l’iniziativa promossa dal Comune e dal Centro Santa Chiara, ospitato dalla Fondazione Campana dei Caduti. Domani mattina lascerà il Trentino per la seconda tappa del suo tour, destinazione Alba.