Coronavirus, altri 19 contagi Focus su Brunico e San Candido
In Alto Adige sono altri 19 i contagi da coronavirus accertati. Di questi, 9 sono di altoatesini rientrati dalle ferie, all’estero o in altre regioni d’Italia, 6 di turisti che hanno contratto il virus sul territorio. Focus su Brunico e San Candido, dove diversi ospiti e lavoratori di strutture alberghiere sono stati messi in quarantena. Da domani al via i test sierologici rapidi per il personale scolastico.
Sono 19 i nuovi casi di coronavirus accertati in provincia di Bolzano. In 9 casi si tratta di altoatesini rientrati dalle ferie (all’estero o in altre regioni d’Italia), in 6 di turisti (5 sono contatti stretti di casi già noti), in 4 di casi locali, due dei quali collegati al focolaio familiare di Bolzano che conta ora 7 contagi. Quella di ieri è stata una giornata record per i tamponi analizzati: 1.840.
Il bollettino
I nuovi positivi risultano residenti ad Appiano (2), Bolzano (4), Brunico (1), Merano (1), Rasun Anterselva (1), Laives (1), fuori provincia (1). Di 6 non è noto il comune di provenienza . Quelli fra i turisti, spiega il direttore sanitario Pierpaolo Bertoli, si sono registrati «nelle zone di Brunico e San Candido».
Località, quest’ultima, dalla quale è rientrato anche il veronese risultato positivo al Covid-19 ieri. «Si tratta comunque di un caso isolato — rassicura Bertoli —. Sono già stati fatti i tamponi su ospiti e personale entrato in contatto con loro, ora in isolamento, che al momento risultato tutti negativi. Qualche decina di persone, quelle che, mediamente, ciascun caso si porta dietro». Nulla a che vedere, insomma (almeno per il momento) con quanto accaduto nelle scorse settimane a Sesto e Castelrotto, dove due strutture erano state chiuse per essere sanificate, in seguito alla scoperta di diverse infezioni.
Sotto osservazione sono anche gli altoatesini che rientrano dalle ferie. Dall’estero ma non solo: 9 delle nuove infezioni registrate ieri sono state «importate» da Albania, Romania, Kosovo, Germania, Canada, Sardegna e da «altre regioni italiane», fa sapere l’Azienda sanitaria.
Azienda sanitaria che, nel bollettino di ieri, riporta anche di altre 15 persone guarite (2.419 in tutto) e 21 in isolamento (1.878). Sono 362 (12 in più rispetto al giorno prima) quelle sottoposte alla quarantena dopo il rientro da Croazia, Grecia, Spagna e Malta, a fronte, precisa Bertoli, «di diverse centinaia di nuove richieste giornaliere per i tamponi (da fare nelle 72 ore precedenti al rientro o nelle 48 immediatamente successive, ndr)».
Restano 8 le persone ricoverate, una delle quali in terapia intensiva. A Colle Isarco risultano, fra gli ospiti, 6 positivi accertati, 8 negativi e 2 in attesa dell’esito del tampone. Sotto controllo la situazione nelle case di riposo: dai documenti della task force emerge di un anziano positivo e di un altro ricoverato in ospedale. «Casi monitorati da tempo che si sono ri-positivizzati — chiarisce il direttore sanitario —. Non una situazione che richieda misure particolari».
I test sul personale scolastico
Intanto, da domani, partono i test sierologici rapidi per il personale scolastico (docenti ma non solo). Una platea potenziale (dal momento che la partecipazione, oltre che gratuita, è volontaria), stimata dall’Asl, di 18-20 mila persone in tutta la provincia. Vi aderisce la maggior parte delle farmacie, pubbliche e private, e «poco meno di una trentina di ambulatori dei medici di medicina generale — precisa Luigi Rubino della Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg) — circa il 10% del totale».
A Bolzano, annuncia Carlo Alberto Librera, direttore della Ripartizione servizi alla comunità locale — aderiscono all’iniziativa tutte e sei le farmacie comunali, nei rispettivi orari di apertura (consultabili sul sito internet del Comune, ndr)». I kit sono forniti gratuitamente da Roma alla Provincia, che si occupa della distribuzione a chi ha aderito all’iniziativa. «Il consiglio — riprende Librera — è quello di contattare telefonicamente la farmacia per prendere un appuntamento. Un modo per fare tutti con calma, senza perdere tempo. Ci si presenta, ci si sottopone al test (che consiste nel prelievo di qualche goccia di sangue da un dito, ndr) e dopo 10-15 minuti si ha il risultato». In caso di positività, e cioè in caso vengano rilevato gli anticorpi al Covid19, «scattano isolamento e tampone per escludere che l’infezione sia ancora in corso», ricorda ancora Bertoli.