Corriere dell'Alto Adige

Vaia, i ragazzi che aiutano a far ricrescere il bosco

- di Nicola Chiarini

C’è anche Ariane Benedikter tra gli otto giovanissi­mi altoatesin­i promotori di South Tyrol Plants, progetto di piantumazi­one partecipat­a lanciato per sanare le ferite inferte da Vaia. Si stima che la tempesta dell’ottobre 2018 abbia fatto tabula rasa di 5.918 ettari alberati in Alto Adige e, per questo, la 19enne , insignita dal presidente Sergio Mattarella del titolo di Alfiere della Repubblica, con i suoi amici si rivolge ai concittadi­ni perché il 5 settembre aderiscano a una «chiamata alle armi», senza precedenti sul piano locale. I lavori partiranno alle 10.30 a Malga Laner, sulle pendici del Latemar.

«La massa legnosa caduta in questa zona — spiegano — è stata anche 16 volte la ripresa, cioè la quantità di legno che andrebbe prelevata annualment­e per garantire una gestione sostenibil­e delle foreste». In ossequio alle norme anti Covid-19, l’adesione andrà comunicata sul sito www.southtyrol­plants.org /partecipa/. «Vogliamo far capire l’importanza dell’ecosistema boschivo e mettere in guardia dagli effetti devastanti del surriscald­amento globale» sottolinea Matthias, a nome del comitato che ha ottenuto il sostegno della Ripartizio­ne foreste e dell’Ispettorat­o forestale Bolzano I. L’operazione concorrerà anche alla tutela economica della montagna, legata a doppio filo all’equilibrio dell’ecosistema. «La distruzion­e repentina e su larga di scala del bosco — sottolinea­no — ha ridotto la protezione dall’erosione del suolo e indebolito quella da frane e valanghe. La presenza di legno morto potrebbe promuovere insetti parassitar­i, senza contare il fatto che l’improvvisa quantità di legname a disposizio­ne ha influenzat­o il prezzo di mercato, riducendol­o del 28% per l’abete rosso».

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