Brennero, niente code nonostante i controlli
Al Brennero la situazione è sotto controllo. Secondo Arno Kompatscher il merito e della collaborazione tra Italia e Austria. «Siamo stati informati per tempo e collaborando abbiamo evitato che la situazione degenerasse come in Carinzia» spiega il governatore altoatesino. Intanto Vienna invia 80 militari al confine.
BOLZANO Anche se le notizie non sono del tutto rassicuranti, il presidente della Provincia Arno Kompatscher è convinto che la situazione al Brennero continuerà ad essere fluida. Con l’epidemia che sta riprendendo piede in Italia e numeri in crescita anche in Alto Adige (solo ieri si sono registrati 15 nuovi contagi), Vienna ha intensificato i controlli alle frontiere per «intercettare» i turisti di rientro dalle vacanze dei Balcani, ormai sulla lista nera di molti Paesi. Se in Carinzia la situazione è degenerata con attese fino a 12 ore alla barriera di confine, in Alto Adige la circolazione è sempre rimasta fluida.
In occasione del forum di Alpbach, il governatore tirolese Gümther Platter si era dichiarato tranquillo circa la situazione al Brennero e lo stesso aveva fatto il collega altoatesino Arno Kompatscher. Il bilancio dei primi giorni sembra aver confermato le loro previsioni.
«Fermo restando che in questo momento è difficilissimo fare pronostici, specialmente se riguardano il futuro — ironizza Kompatscher — credo che questa situazione sia il risultato della politica di buon vicinato. Stavolta — sottolinea il governatore altoatesino — l’Austria ha annunciato per tempo la volontà di ripristinare i controlli Covid. Un atto che dimostra la volontà di collaborare e non di fare scelte unilaterali: in questo modo
non c’è stato caos alla frontiera».
L’ipotesi di un ulteriore giro di vite al Brennero sembra in questo momento fuori discussione anche se Vienna ha rafforzato il contingente di militari schierato al confine italiano. Da ieri sono arrivati al Brennero altri quaranta militari che si aggiungono alla quindicina già presente sul campo. Altri ottanta arriveranno al Brennero la settimana prossima.
Compito dei militari sarà fare controlli sui viaggiatori che rientrano da Paesi considerati «a rischio» come la Croazia. Controlli che, al momento, avvengono a campione prendendo di mira soprattutto le auto con targa austriaca o balcanica. Tuttavia se la situazione italiana dovesse radicalmente peggiorare, Vienna potrà in ogni momento blindare il confine del Brennero visto che gli uomini sono già sul posto.
Intanto, in Alto Adige, il bollettino dell’Azienda sanitaria di ieri ha fatto registrare 15 nuovi casi di coronavirus su un totale di 609 tamponi effettuati. Sale così a 2.884 il dato complessivo da inizio epidemia. I nuovi positivi presentano, per la maggior parte dei casi, sintomi lievi tanto che i ricoverati negli ospedali sono soltanto 8 (uno dei quali in terapia intensiva). «Si tratta per lo più di persone rientrate dall’estero — spiega il direttore sanitario Pierpaolo Bertoli —, in buona parte dall’est Europa, residenti nel comprensorio di Merano. Si aggiunge un residente a Bolzano e un contatto stretto di un turista romano risultato positivo nei giorni scorsi a Brunico». Rientrato anche il bolzanino che faceva parte della compagnia di 14 amici tornati a casa positivi dopo una vacanza in Sardegna.