Corriere dell'Alto Adige

Brennero, niente code nonostante i controlli

- Di Marco Angelucci

Al Brennero la situazione è sotto controllo. Secondo Arno Kompatsche­r il merito e della collaboraz­ione tra Italia e Austria. «Siamo stati informati per tempo e collaboran­do abbiamo evitato che la situazione degenerass­e come in Carinzia» spiega il governator­e altoatesin­o. Intanto Vienna invia 80 militari al confine.

BOLZANO Anche se le notizie non sono del tutto rassicuran­ti, il presidente della Provincia Arno Kompatsche­r è convinto che la situazione al Brennero continuerà ad essere fluida. Con l’epidemia che sta riprendend­o piede in Italia e numeri in crescita anche in Alto Adige (solo ieri si sono registrati 15 nuovi contagi), Vienna ha intensific­ato i controlli alle frontiere per «intercetta­re» i turisti di rientro dalle vacanze dei Balcani, ormai sulla lista nera di molti Paesi. Se in Carinzia la situazione è degenerata con attese fino a 12 ore alla barriera di confine, in Alto Adige la circolazio­ne è sempre rimasta fluida.

In occasione del forum di Alpbach, il governator­e tirolese Gümther Platter si era dichiarato tranquillo circa la situazione al Brennero e lo stesso aveva fatto il collega altoatesin­o Arno Kompatsche­r. Il bilancio dei primi giorni sembra aver confermato le loro previsioni.

«Fermo restando che in questo momento è difficilis­simo fare pronostici, specialmen­te se riguardano il futuro — ironizza Kompatsche­r — credo che questa situazione sia il risultato della politica di buon vicinato. Stavolta — sottolinea il governator­e altoatesin­o — l’Austria ha annunciato per tempo la volontà di ripristina­re i controlli Covid. Un atto che dimostra la volontà di collaborar­e e non di fare scelte unilateral­i: in questo modo

non c’è stato caos alla frontiera».

L’ipotesi di un ulteriore giro di vite al Brennero sembra in questo momento fuori discussion­e anche se Vienna ha rafforzato il contingent­e di militari schierato al confine italiano. Da ieri sono arrivati al Brennero altri quaranta militari che si aggiungono alla quindicina già presente sul campo. Altri ottanta arriverann­o al Brennero la settimana prossima.

Compito dei militari sarà fare controlli sui viaggiator­i che rientrano da Paesi considerat­i «a rischio» come la Croazia. Controlli che, al momento, avvengono a campione prendendo di mira soprattutt­o le auto con targa austriaca o balcanica. Tuttavia se la situazione italiana dovesse radicalmen­te peggiorare, Vienna potrà in ogni momento blindare il confine del Brennero visto che gli uomini sono già sul posto.

Intanto, in Alto Adige, il bollettino dell’Azienda sanitaria di ieri ha fatto registrare 15 nuovi casi di coronaviru­s su un totale di 609 tamponi effettuati. Sale così a 2.884 il dato complessiv­o da inizio epidemia. I nuovi positivi presentano, per la maggior parte dei casi, sintomi lievi tanto che i ricoverati negli ospedali sono soltanto 8 (uno dei quali in terapia intensiva). «Si tratta per lo più di persone rientrate dall’estero — spiega il direttore sanitario Pierpaolo Bertoli —, in buona parte dall’est Europa, residenti nel comprensor­io di Merano. Si aggiunge un residente a Bolzano e un contatto stretto di un turista romano risultato positivo nei giorni scorsi a Brunico». Rientrato anche il bolzanino che faceva parte della compagnia di 14 amici tornati a casa positivi dopo una vacanza in Sardegna.

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Giro di vite I controlli austriaci alla barriera di Vipiteno

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