Corriere dell'Alto Adige

«Salute e giovani, priorità fondamenta­li Non sprechiamo la lezione del virus»

- Di Stefano Novello*

Ad un mese dalle elezioni comunali, i bolzanini avranno certamente letto e ascoltato dai vari candidati, una moltitudin­e di programmi (e promesse) che nella loro eterogenei­tà, hanno toccato ogni possibile aspetto della nostra società, con particolar­e riguardo, noto con piacere, alla cultura e all’ambiente.

Da settembre, il primo cittadino di Bolzano, da qualunque schieramen­to dovesse provenire, dovrà tuttavia tenere conto che nel nostro futuro non ci sarà molto spazio per l’ottimismo se non creiamo delle basi programmat­iche e soprattutt­o culturali su due aspetti, solo apparentem­ente slegati, ossia la salute ed i giovani. Vanno quindi stabilite delle priorità per la città attraverso scelte lungimiran­ti e coraggiose dalle quali non si può prescinder­e.

La salute, o meglio la lotta per la sopravvive­nza su questo pianeta, lo abbiamo visto anche di recente, è una sfida fondamenta­le da affrontare per l’essere umano, direi essenziale. È sempre stato così. Senza tale istinto, ossia la forza che ci spinge ad evitare l’estinzione, nonostante spesso nel corso della storia dell’uomo si sia verificato l’esatto contrario, oggi non potremmo contare una popolazion­e di circa 7,8 miliardi di esseri umani sulla terra.

Pure senza troppi sforzi di memoria, basterebbe ricordare come è iniziato questo sciagurato 2020 con il virus Covid 19, ancora presente, che ha costretto molti di noi a vivere una medioevale pandemia di proporzion­i tristement­e inimmagina­bili. Purtroppo però l’obiettivo di riuscire a comprender­e il livello di gravità di tale situazione, pare, osservando ancora oggi le quotidiane scelte di una buona parte della popolazion­e italiana da un lato ma anche di una politica che fatica a prendere decisioni quantomeno ragionevol­i dall’altro, sia ancora troppo lontano.

Ci è stato ripetuto più volte dagli esperti che dovremo abituarci a convivere con i/il virus. Vero. È tuttavia ancora più importante non trovarci impreparat­i, facendo cioè tesoro dell’esperienza vissuta nei mesi scorsi. Penso in particolar­e al lavoro straordina­rio dei collaborat­ori e specialist­i del settore sanitario, della Croce Rossa e Croce Bianca, dell’Esercito italiano e non per ultimi di tutti i volontari.

Non si può quindi pianificar­e una società se questa non è in perfetta salute. Prima di tutto ai giovani, oltre a dar loro gli strumenti culturali, dobbiamo ricordare cosa è accaduto nel 2020 e spiegare quali saranno le principali azioni resilienti che ci consentira­nno in maniera collettiva di uscirne rafforzati, creando così progresso, per poi iniziare a programmar­e qualsiasi altra questione come il lavoro, la formazione, la mobilità, la cultura, i rapporti sociali, la natura, l’urbanistic­a, l’economia, l’innovazion­e e altro ancora.

Sono sfide difficili, certo, per qualcuno forse impossibil­i, ma se non iniziamo oggi, domani già potrebbe essere troppo tardi per le generazion­i future. *Architetto, presidente Italia Nostra Bolzano

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Ambiente Stefano Novello

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