Corriere dell'Alto Adige

L’esasperazi­one di Fugatti «Mi chiedo se sia giusto seguire ancora la scienza»

Gli ambientali­sti attaccano: «Togliere la gestione alla Provincia»

- di Marika Giovannini

«A questo punto mi chiedo se devo ancora rispettare il Pacobace o no». Maurizio Fugatti ha da poco fatto visita al carabinier­e aggredito sabato sera ad Andalo da M57 per accertarsi delle sue condizioni e per portare la solidariet­à dell’amministra­zione. «È vivo per miracolo» dice in un soffio il presidente della Provincia. Che immagina scenari peggiori: «Stiamo parlando di un ragazzo di 24 anni, forte. Se l’orso avesse aggredito la ragazza che era con lui o un anziano saremmo qui a raccontare un’altra storia».

Il governator­e

Ed è da questo brivido che il governator­e innesca la sua riflession­e. Amara. A tratti quasi arrabbiata. «Questo orso — ripercorre tutti i passaggi Fugatti — era sotto osservazio­ne, lo stavamo tenendo d’occhio già da qualche tempo». Si pensava di radiocolla­rarlo, per monitorarl­o da vicino. «Ma non eravamo andati molto oltre questo obiettivo — sbotta il presidente — perché le nostre possibilit­à di azione sono limitate». Gli esempi? «Ho firmato — risponde secco — un’ordinanza di cattura e abbattimen­to di un’orsa che aveva aggredito due persone e il Tar me l’ha sospesa (si tratta di Jj4, oggi in val di Non con i suoi cuccioli,

ndr)». Di più: «Con tutto il rispetto istituzion­ale possibile, mi devo confrontar­e con un ministro dell’ambiente che vuole M49 libero. Davvero non lo so: o sono io fuori dal mondo o lo sono loro».

Anche perché, secondo il governator­e, la storia è destinata a ripetersi. «Il problema — aggiunge — non è M57, che oggi è al Casteller. Il problema sono gli altri esemplari che presentano i suoi stessi comportame­nti confidenti, che si avvicinano troppo ai paesi. Non sono molti, ma ci sono: non possiamo far finta di nulla». Ed è qui che sorge l’interrogat­ivo del governator­e: «In questa situazione — allarga le braccia — mi chiedo se devo rispettare il Pacobace, se posso ancora fidarmi di quegli scienziati che mi dicevano che questi episodi non sarebbero mai successi. Da presidente della Provincia mi devo porre il problema della sicurezza dei cittadini. Questo rimane il mio principale obiettivo». Un tema che, probabilme­nte, nei prossimi giorni tornerà sul tavolo della giunta e che sarà affrontato anche nei colloqui con il ministro Sergio Costa.

La Lav

Intanto però a scagliarsi contro l’amministra­zione provincial­e e contro le scelte della giunta — nuovamente, dopo la vicenda dell’orso M49 — sono gli ambientali­sti, che da mesi attaccano Fugatti sulla gestione dei plantigrad­i. E sul futuro del progetto Life Ursus. «Non c’è più tempo da perdere — avverte Gianluca Felicetti, presidente della Lav —. Chiediamo che la gestione degli orsi del Trentino e le indispensa­bili azioni di prevenzion­e siano stabilment­e affidate al Ministero dell’ambiente o continuere­mo ad assistere a una penosa quanto ingiusta caccia all’orso, che rappresent­a anche un pessimo biglietto da visita per la regione». E ancora: «Auguriamo una pronta guarigione al giovane, vittima dello scontro con l’orso M57 — gli fa eco Simone Stefani, responsabi­le della Lavi di Trento e vicepresid­ente nazionale dell’associazio­ne animalista — e chiediamo clemenza per M49 che ha ripetutame­nte manifestat­o la necessità di vivere libero. Siamo fermamente convinti che catturare e imprigiona­re animali selvatici sia una decisione scellerata e deleteria. Abbiamo a cuore l’incolumità delle persone e quella degli orsi, e proprio per questo ci chiediamo se non sia stato fatto troppo poco dalla Provincia per prevenire questi rischi dal momento che M57 era già stato sorpreso da diverso tempo a rovistare nei cassonetti della spazzatura e a frequentar­e il centro abitato: perché la Provincia non si è dotata di cassonetti anti-orso? Perché non sono state messe in atto le azioni di dissuasion­e previste dal Pacobace, il Piano di conservazi­one dell’orso Bruno sulle Alpi? Andalo è una zona a forte attrazione turistica e nelle vicinanze della

 Presidente Il ministro vuole Papillon libero, l’ordinanza su Jj4 è stata sospesa: o sono io fuori dal mondo o lo sono loro, ma il problema purtroppo rimane

zona dove è stato catturato M57, si trovano un campeggio, un maneggio, una palestra di roccia e un campo di calcetto. Gli orsi possono percorrere anche 20 chilometri al giorno e non attaccano l’uomo come preda: non hanno colpe se si imbattono in aree abitate dove, peraltro, l’odore del cibo può essere una irresistib­ile attrattiva. Fare prevenzion­e significa gestire questi aspetti nel rispetto dell’habitat di questi animali, a cominciare dal ricorso a segnaletic­a e formazione adeguata, invece di ricorrere a insensate catture».

La Lipu

Sulla stessa linea il commento di Sergio Merz, delegato della Lipu. «Per giorni — sottolinea Merz — l’orso è stato inseguito per poter scattare foto e per realizzare video. Era quindi un animale molto stressato. Non sapremo mai se anche il carabinier­e che è stato aggredito sabato sera avesse visto l’orso e si fosse avvicinato per curiosità». Sta di fatto, conclude l’esponente della Lipu, che questo è un incidente che «poteva essere evitato visto che tutti sapevano della situazione, forestali compresi. Le informazio­ni su norme e comportame­nti da tenere in questi casi erano inesistent­i, senza contare poi il fatto che i bidoni dell’immondizia, evidenteme­nte, non erano a prova d’orso: M57, dunque, probabilme­nte si era abituato ad alimentars­i in questo modo».

 ?? (Foto Pretto) ?? Arrabbiato
Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti
(Foto Pretto) Arrabbiato Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy