Browne: «Fuori lo spirito dell’Aquila» Esordio al PalaTrento con 500 spettatori
La carica del sudamericano. Il protocollo di Supercoppa: posti nominativi, termoscanner, mascherine
Si avvicina il ritorno in campo della Dolomiti Energia Trentino (ieri è stato presentato alla stampa Gary Browne), e per i tifosi bianconeri si intravede qualche spiraglio di luce. Infatti, salvo dietrofront dell’ultima ora comunque improbabili, in occasione dell’esordio dell’Aquila in casa mercoledì 2 settembre contro Venezia in Supercoppa alla Blm Group Arena dovrebbero poter entrare 500 supporters.
Questa decisione è stata condivisa dal club di Piazzetta Lunelli, dalla Trentino Volley, dall’azienda sanitaria e della Provincia. Il protocollo prevede che potranno entrare solo i possessori di biglietti nominativi (quindi almeno per il momento non ci saranno i tifosi ospiti), la creazione di un numero maggiore di ingressi alla struttura in modo di evitare code e assembramenti. Sarà massimizzato il ricambio d’aria e ad ogni ingresso si troverà un termoscanner per la misurazione della temperatura corporea. All’interno del palazzetto gli spettatori dovranno indossare la mascherina e mantenere il giusto distanziamento, solo i conviventi appartenenti allo stesso gruppo famigliare potranno occupare seggiolini vicini. Se a livello organizzativo non sorgeranno problemi negli impegni futuri la «capacità» potrà essere portata a mille persone. Nelle prossime ore toccherà al presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, rendere il tutto concreto.
Intanto ha preso parola Gary Browne, nuovo play portoricano dell’Aquila, ha chiarito immediatamente il suo obiettivo: «Gioco in Europa da 3 anni e ancora non ho vinto nulla, sono venuto a Trento per cominciare ad arricchire il mio palmares».
Reduce dall’esperienza turca con il Darussafaka il ragazzo di Trujillo Alto ha poi continuato: «Alla fine della carriera di un giocatore i punti segnati, le statistiche e le buone prestazioni vengono dimenticate in fretta. Quello che rimane sono i trofei e credo che qui a Trento ci siano buone possibilità di riuscire a imporsi».
L’atleta centramericano ha scelto la Dolomiti Energia «perché quando l’ho affrontata la scorsa stagione in Eurocup mi ha colpito per il modo di giocare. Poi ho avuto modo di confrontarmi con Aaron Craft e James Blackmon, entrambi mi hanno descritto un club caratterizzato da una grande organizzazione e con enormi margini di crescita. In particolare è significativo il fatto che proprio Craft abbia ritardato la sua iscrizione alla facoltà di medicina per rimanere una stagione in più in bianconero». Browne si è poi descritto tecnicamente e tatticamente: «Cerco di essere determinante sia in attacco che in difesa mettendo i miei compagni nella condizione di potersi esprime al massimo. Il nostro tecnico, Nicola Brienza, mi ha chiesto di essere “leader” di questo gruppo e la cosa mi inorgoglisce parecchio. In questi primi giorni ho parlato moltissimo con Toto Forray per cercare di capire sino in fondo lo spirito Aquila, nessuno può spiegarlo meglio di lui».
Nato il 24 marzo 1993 a Trujillo Alto, Porto Rico, 185 centimetri per 88 chilogrammi, il nuovo playmaker bianconero è reduce da una stagione con il Darussafaka Istanbul chiusa a quasi 11 punti di media con 2,9 rimbalzi e 3,6 assist in 15 apparizioni in 7DAYS EuroCup. Gary Browne Ramírez, questo il nome completo del nuovo regista dei bianconeri, ha aperto la sua carriera da «pro» in Europa nel campionato israeliano, dove in due stagioni con l’Ironi Nes Ziona ha giocato 89 partite ufficiali fra lega nazionale e coppe: 12,5 punti, 4,3 rimbalzi e 4,9 assist le medie del frizzante playmaker portoricano.