La cortina delle perenni fiorite, un muro di colori e fantasia che protegge anche la privacy
Qualche volta sono utili quelle perenni fiorite che diventano altissime: per coprire una brutta vista, per garantire la privacy, per fare da sfondo a essenze più basse. I loro vantaggi sono molteplici: oltre a creare, come già detto, una cortina a prova di sguardi, non hanno bisogno di grande manutenzione. La grande ricchezza di fioriture è la loro seconda virtù: molte perenni di taglia XXL, combinate in gruppo, formano un gran bel colpo d’occhio.
Hanno bisogno, per partire bene, di terra mescolata a compost o humus di lombrico quando si mettono a dimora. In genere basta la pioggia primaverile a dar loro la spinta decisiva per partire. Da tener presente: spuntano relativamente tardi. A inizio maggio raggiungono a malapena venti centimetri, per poi «esplodere» in giugno e raggiungere senza difficoltà, composizione del terreno permettendo, due metri di altezza in luglio. Raggiunta la maturità, sopportano bene anche periodi di siccità. Non pretendono cure: alla fine dell’inverno un taglio alla base degli steli. Ricacciano senza problemi. Una leggera concimata ogni tre, quattro anni, in autunno o alla fine dell’inverno, basta per assicurare una rigogliosità costante.
Gli steli sfioriti e secchi vanno sminuzzati in primavera, e poi lasciati sul terreno. Formeranno con il tempo uno strato di humus, arricchendo la terra in modo naturale.
Ritti sugli alti steli, in piena fioritura, dicevo, sono bellissimi. Peccato che tendano ad accasciarsi durante i temporali; anche il vento non è gradito. Il buon senso mi suggerisce che meno queste perenni sono viziate con concime e acqua, più facile è che si mantengano dritte. In teoria dovrebbe essere così: eppure, la Bistorta amplexicaulis, la persicaria che cresceva in un angolo del mio giardino in terreno povero e asciutto ha raggiunto un’altezza imponente, per poi rovinosamente collassare. In un’altro lato del giardino, un’altra persicaria, sistemata in terreno più ricco e più umido, è intatta e rigogliosa. Mah…
Un ulteriore problema è che, dopo la fioritura, alcune si spogliano o appassiscono: una potatura di un terzo e una scelta oculata dei loro vicini che restano rigogliosi può risolvere la questione. Il Polygonum polymorphum «Johanniswolke», che fiorisce tutta l’estate, la Vernonia crinita,el’Inula magnifica. Malve, Veronicastrum virginicum e Sanguisorba, Eupatorium fistolosum e Eupatorium purpureum, sono perenni più leggere, ma altrettanto fiorifere. Assieme alla Rudbeckia nitida, l’Althaea cannabina, alleggerita qua e là dai candelabri argentei dell’Onopordum, il cardo asinino, creano indimenticabili folti, dove una pianta sorregge l’altra. E se temete i temporali: tutori invisibili, ben ancorati nel terreno, e alcuni spaghi color verde spento che sorreggano in modo invisibile le piante, eviteranno disastri.