Corriere dell'Alto Adige

La cortina delle perenni fiorite, un muro di colori e fantasia che protegge anche la privacy

- di Martha Canestrini angolodeig­iardin@gmail.comi

Qualche volta sono utili quelle perenni fiorite che diventano altissime: per coprire una brutta vista, per garantire la privacy, per fare da sfondo a essenze più basse. I loro vantaggi sono molteplici: oltre a creare, come già detto, una cortina a prova di sguardi, non hanno bisogno di grande manutenzio­ne. La grande ricchezza di fioriture è la loro seconda virtù: molte perenni di taglia XXL, combinate in gruppo, formano un gran bel colpo d’occhio.

Hanno bisogno, per partire bene, di terra mescolata a compost o humus di lombrico quando si mettono a dimora. In genere basta la pioggia primaveril­e a dar loro la spinta decisiva per partire. Da tener presente: spuntano relativame­nte tardi. A inizio maggio raggiungon­o a malapena venti centimetri, per poi «esplodere» in giugno e raggiunger­e senza difficoltà, composizio­ne del terreno permettend­o, due metri di altezza in luglio. Raggiunta la maturità, sopportano bene anche periodi di siccità. Non pretendono cure: alla fine dell’inverno un taglio alla base degli steli. Ricacciano senza problemi. Una leggera concimata ogni tre, quattro anni, in autunno o alla fine dell’inverno, basta per assicurare una rigogliosi­tà costante.

Gli steli sfioriti e secchi vanno sminuzzati in primavera, e poi lasciati sul terreno. Formeranno con il tempo uno strato di humus, arricchend­o la terra in modo naturale.

Ritti sugli alti steli, in piena fioritura, dicevo, sono bellissimi. Peccato che tendano ad accasciars­i durante i temporali; anche il vento non è gradito. Il buon senso mi suggerisce che meno queste perenni sono viziate con concime e acqua, più facile è che si mantengano dritte. In teoria dovrebbe essere così: eppure, la Bistorta amplexicau­lis, la persicaria che cresceva in un angolo del mio giardino in terreno povero e asciutto ha raggiunto un’altezza imponente, per poi rovinosame­nte collassare. In un’altro lato del giardino, un’altra persicaria, sistemata in terreno più ricco e più umido, è intatta e rigogliosa. Mah…

Un ulteriore problema è che, dopo la fioritura, alcune si spogliano o appassisco­no: una potatura di un terzo e una scelta oculata dei loro vicini che restano rigogliosi può risolvere la questione. Il Polygonum polymorphu­m «Johanniswo­lke», che fiorisce tutta l’estate, la Vernonia crinita,el’Inula magnifica. Malve, Veronicast­rum virginicum e Sanguisorb­a, Eupatorium fistolosum e Eupatorium purpureum, sono perenni più leggere, ma altrettant­o fiorifere. Assieme alla Rudbeckia nitida, l’Althaea cannabina, alleggerit­a qua e là dai candelabri argentei dell’Onopordum, il cardo asinino, creano indimentic­abili folti, dove una pianta sorregge l’altra. E se temete i temporali: tutori invisibili, ben ancorati nel terreno, e alcuni spaghi color verde spento che sorreggano in modo invisibile le piante, eviteranno disastri.

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I fiori gialli dell’«Inula Magnifica» e quelli rossi della «Bistorta amplexicau­li»
Esemplari I fiori gialli dell’«Inula Magnifica» e quelli rossi della «Bistorta amplexicau­li»

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