La Lega: con Zanin moschee chiuse Ma il candidato prende le distanze
Manifesto della Lega rimosso dopo la pubblicazione. Il candidato sindaco: tuteliamo la libertà di culto Affondo del Pd: centrodestra in balia degli estremisti. Maturi: lo scopo era accendere una discussione
Un post della Lega che annuncia la chiusura delle moschee in caso di vittoria di Zanin mette in imbarazzo il candidato del centrodestra che si affretta a prendere le distanze. «Tuteliamo la libertà di culto» dice Zanin in un video registrato insieme a Umar Naz Muhammad, neoeletto nella circoscrizione di Oltrisarco. Ma il Pd affonda i colpi: «Il centrodestra è ormai in balia degli estremisti».
BOLZANO Un manifesto della Lega contro le moschee mette in imbarazzo Roberto Zanin, nuovamente accusato dagli avversari di essere il volto moderato di un centrodestra in balia degli estremisti. «A Bolzano ci sono sei moschee tra ufficiali e non. Favorevole alla loro chiusura?». Questa la scritta che campeggia sulle teste di Zanin e del suo avversario al ballottaggio Renzo Caramaschi, con il primo indicato per il Sì e il secondo per il No. Una scelta comunicativa che deve essere risultata indigesta al candidato del centrodestra, dato che il manifesto è scomparso rapidamente dai social network. Non solo, lo stesso Zanin si è affrettato a prendere le distanze da una posizione nettamente in contrasto con la libertà religiosa.
«Sulla libertà di culto non abbiamo dubbi — assicura l’aspirante sindaco — è un diritto costituzionalmente garantito da tutelare, ma deve essere esercitato in strutture regolamentate e sicure. Nulla può mettere a rischio la sicurezza dei cittadini. Anche il Comune di Bolzano dovrà chiarire con un regolamento quali luoghi possono essere utilizzati come luoghi di culto e quali non sono sicuri e consoni». Parole accompagnate da un video in cui Zanin compare con il pakistano Umar Naz Muhammad, neo eletto con la civica Oltre nella circoscrizione Oltrisarco, che parlando in urdu, rassicura i suoi connazionali sulle intenzioni di Zanin. La frittata, però, è fatta.
«Vergognosa campagna contro gli islamici cui però al primo turno chiedeva supplicante il voto — attacca Alessandro Huber, segretario provinciale Pd, eletto in consiglio comunale —. Ormai Zanin è totalmente nelle mani della
Lega di Filippo Maturi, sempre più estremista e distante da quella ragionevolezza che ha evidentemente finto per mesi». Maturi smussa i toni, premettendo che l’iniziativa è del partito e non di Zanin. «Nessuna battaglia contro le persone di religione islamica, assolutamente — sostiene il deputato leghista — semmai una provocazione per accendere la discussione sula necessità di tutelare, anche per chi frequenta i luoghi di preghiera che devono offrire spazi adeguati e regolamentati. Non tutti i centri islamici rispondono a questi requisiti e credo che questa attenzione sia gradita dai credenti integrati e rispettosi delle regole. Non dimentichiamo, come insegna la vicenda dei seguaci del Mullah Krekar, che tra le persone perbene si possono infiltrare pericolosi estremisti politici». Il leader del Carroccio bolzanino si dice, poi, stupito del clamore. «É una battaglia della Lega da sempre».
Ma per Sandro Repetto non
Huber Prima chiedono il voto agli islamici e poi lanciano questa campagna vergognosa
ci sono alibi. «Un certo modo di fare politica non mi piace — rivendica il capogruppo Pd in consiglio provinciale —. Esattamente questo, quello che Maturi e Zanin stanno mettendo in campo in questa settimana. Esclusivo, odiato, razzista. Bolzano merita di meglio». A Repetto si associano anche il segretario del Psi Alessandro Bertinazzo e la coordinatrice di Italia Viva Stefania Gander.