Trovate a Napoli le opere rubate in val Pusteria
Reliquari e porta-dipinti erano stati sottratti nelle chiese di Monguelfo e Sesto Pusteria
I carabinieri hanno recuperato in Campania, e restituito ai proprietari, diverse opere d’arte che erano state rubate da una banda dieci anni fa nelle chiese di Monguelfo e Sesto Pusteria.
BOLZANO Ci sono voluti dieci anni e un’indagine condotta dai carabinieri per la tutela del patrimonio culturale del nucleo di Napoli per vedere tornare in Alto Adige alcuni tesori rubati da due chiese del territorio.
Ieri, durante una piccola cerimonia il comandante maggiore Giampaolo Brasili ha restituito a Paul Schwienbacher, parroco della chiesa di Santa Margherita di Monguelfo, due reliquiari placcati in oro alti 116 centimetri rubati il 27 dicembre 2010. Nella stessa occasione i militi hanno incontrato il sindaco di Sesto Pusteria Fritz Egarter e il parroco di San Giuseppe, Andreas
Seehauser, per riconsegnare due porta dipinti in legno sottratti il 26 dicembre 2009. Tutte le opere rubate erano finite nella disponibilità di un’organizzazione criminale con base logistica in Campania che rivendeva i manufatti sul mercato illegale. In tutto gli uomini dell’Arma hanno individuato 29 persone coinvolte. In quattro organizzavano i colpi mentre il resto dell’organizzazione si occupava di trovare acquirenti per la ricettazione. La banda è considerata responsabile di 55 colpi su tutto il territorio nazionale (oltre all’Alto Adige si citano, tra gli altri, furti anche a Matera, Occhiobello o Potenza). Fondamentale nella ricostruzione dell’ubicazione originaria delle opere d’arte è stata la banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti. gestita dal comando dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, che ha permesso di identificare le chiese derubate.
L’indagine
I manufatti erano stati portati in Campania da una banda di ladri specializzati