Sospesi gli alunni senza mascherina
Linea dura di Kompatscher: situazione sotto controllo ma non rosea, si rispettino le regole
Il virus continua a diffondersi nelle scuole: l’ultimo caso ieri con una studentessa del lice Scienze sociali di Brunico risultata positiva al Covid. «La situazione non è rose ma sotto controllo, fondamentale rispettare le regole» ha detto il presidente della Provincia Kompatscher annunciando un giro di vite per le scuole. I dirigenti potranno sospendere gli studenti che si rifiutano di indossare la mascherina e di rispettare il distanziamento sociale.
Sulle mascherine la Provincia adotta la linea dura. Da oggi in poi i dirigenti scolastici potranno sospendere i ragazzi che si rifiutano di indossarle. «L’attuale situazione dell’epidemia non è rosea, ma resta comunque sotto controllo. Non possiamo allentare le regole, ma non abbiamo neppure bisogno di inasprirle. L’importante è rispettarle» ha chiarito ieri il presidente della Provincia, Arno Kompatscher.
Le cifre
Il bollettino di ieri parla di 8 nuovi contagi, pochi rispetto ai giorni scorsi, ma è diminuito anche il numero di tamponi. Ieri i laboratori dell’Asl ne hanno analizzati 984. Cresce anche il numero dei ricoverati che al momento sono 28 mentre le persone sottoposte a isolamento domiciliare ha raggiunto quota 1.598, 26 in più di ieri.
Tuttavia la situazione che desta maggiori preoccupazione è nelle scuole. A tre settimane dall’inizio delle lezioni sono 17 gli istituti colpiti dal Covid 19: ieri si è aggiunto anche il Liceo delle scienze sociali di Brunico dove una studentessa è risultata positiva al tampone. La ragazza si trovava già in quarantena preventiva dunque insegnanti e compagni di classe non sono stati posti in isolamento. Agli studenti che in qualche maniera venuti in contatto con la ragazza oggi verrà data la possiprovato bilità di sottoporsi volontariamente ad un test. Ulteriori misure saranno valutate nei prossimi giorni sulla base dei risultati.
Al momento sono 13 (8 nella scuola italiana, 5 in quella di lingua tedesca) le classi in quarantena a cui si aggiunge tutto l’istituto Ghandi di Merano, chiuso completamente per due settimane dopo che cinque studenti sono risultati positivi al virus.
La scuola
Di fronte a questi numeri, la Provincia ha deciso di adottare la linea dura con gli studenti che si rifiutano di indossare la mascherina nonostante gli ammonimenti dei docenti. Ieri la giunta ha aple modifiche alla legge 4/2020.
La prima modifica riguarda le scuole e conferisce ai dirigenti scolastici la facoltà di inibire l’accesso o allontanare dall’istituto gli alunni che, nonostante gli ammonimenti, non si attengono alle regole di prevenzione del contagio. Ovvero il distanziamento sociale e la copertura di naso e bocca quando non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza. I dirigenti scolastici hanno in ogni caso questa facoltà, qualora si creino situazioni di pericolo per l’incolumità della comunità scolastica, ma in questo modo potranno intervenire in maniera tempestiva. Agli alunni sarà comunque garantito il diritto allo studio attraverso la didattica a distanza.
Gli eventi
Modificato anche il passaggio che regolamenta lo svolgimento di cortei e sfilate anche non religiosi. Il provvedimento consente anche la partecipazione a cortei e sfilate di cori e bande, secondo le norme previste per questi gruppi di persone ossia 1,5 metri di distanza per tra i componenti dei cori e 1 metro per tra quelli delle bande musicali. Infine si semplificano le procedure di autorizzazione per gli eventi sportivi con la presenza di pubblico che superino i 500 spettatori all’aperto e i 200 al chiuso. Per ottenere l’autorizzazione alla manifestazione
Presidente
Al momento la situazione non è rosea ma l’epidemia è ancora sotto controllo
da parte del Presidente della Provincia, autorità di protezione civile per l’emergenza coronavirus, era sinora necessario il parere preventivo del Comitato tecnico-scientifico. Questo parere viene ora rilasciato direttamente dall’Azienda sanitaria, e sulla base di esso il Presidente della Provincia rilascia l’autorizzazione alla manifestazione.
L’appello
Il Presidente della Provincia ha tenuto a rimarcare come il rispetto delle tre regole fondamentali (distanziamento sociale, igiene delle mani e protezione delle vie respiratorie) è dovuto sia negli ambienti pubblici che in quelli privati. Con l’arrivo della stagione autunnale e l’abbassamento delle temperature è infatti prevedibile che sempre più persone trascorrano del tempo in luoghi chiusi. «In questo contesto anche la regola di 1/5 (una persona per 5 metri quadrati in luoghi chiusi per più di 15 minuti ndr) torna ad essere di importanza fondamentale».