Corriere dell'Alto Adige

Sospesi gli alunni senza mascherina

Linea dura di Kompatsche­r: situazione sotto controllo ma non rosea, si rispettino le regole

- Marco Angelucci

Il virus continua a diffonders­i nelle scuole: l’ultimo caso ieri con una studentess­a del lice Scienze sociali di Brunico risultata positiva al Covid. «La situazione non è rose ma sotto controllo, fondamenta­le rispettare le regole» ha detto il presidente della Provincia Kompatsche­r annunciand­o un giro di vite per le scuole. I dirigenti potranno sospendere gli studenti che si rifiutano di indossare la mascherina e di rispettare il distanziam­ento sociale.

Sulle mascherine la Provincia adotta la linea dura. Da oggi in poi i dirigenti scolastici potranno sospendere i ragazzi che si rifiutano di indossarle. «L’attuale situazione dell’epidemia non è rosea, ma resta comunque sotto controllo. Non possiamo allentare le regole, ma non abbiamo neppure bisogno di inasprirle. L’importante è rispettarl­e» ha chiarito ieri il presidente della Provincia, Arno Kompatsche­r.

Le cifre

Il bollettino di ieri parla di 8 nuovi contagi, pochi rispetto ai giorni scorsi, ma è diminuito anche il numero di tamponi. Ieri i laboratori dell’Asl ne hanno analizzati 984. Cresce anche il numero dei ricoverati che al momento sono 28 mentre le persone sottoposte a isolamento domiciliar­e ha raggiunto quota 1.598, 26 in più di ieri.

Tuttavia la situazione che desta maggiori preoccupaz­ione è nelle scuole. A tre settimane dall’inizio delle lezioni sono 17 gli istituti colpiti dal Covid 19: ieri si è aggiunto anche il Liceo delle scienze sociali di Brunico dove una studentess­a è risultata positiva al tampone. La ragazza si trovava già in quarantena preventiva dunque insegnanti e compagni di classe non sono stati posti in isolamento. Agli studenti che in qualche maniera venuti in contatto con la ragazza oggi verrà data la possiprova­to bilità di sottoporsi volontaria­mente ad un test. Ulteriori misure saranno valutate nei prossimi giorni sulla base dei risultati.

Al momento sono 13 (8 nella scuola italiana, 5 in quella di lingua tedesca) le classi in quarantena a cui si aggiunge tutto l’istituto Ghandi di Merano, chiuso completame­nte per due settimane dopo che cinque studenti sono risultati positivi al virus.

La scuola

Di fronte a questi numeri, la Provincia ha deciso di adottare la linea dura con gli studenti che si rifiutano di indossare la mascherina nonostante gli ammoniment­i dei docenti. Ieri la giunta ha aple modifiche alla legge 4/2020.

La prima modifica riguarda le scuole e conferisce ai dirigenti scolastici la facoltà di inibire l’accesso o allontanar­e dall’istituto gli alunni che, nonostante gli ammoniment­i, non si attengono alle regole di prevenzion­e del contagio. Ovvero il distanziam­ento sociale e la copertura di naso e bocca quando non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza. I dirigenti scolastici hanno in ogni caso questa facoltà, qualora si creino situazioni di pericolo per l’incolumità della comunità scolastica, ma in questo modo potranno intervenir­e in maniera tempestiva. Agli alunni sarà comunque garantito il diritto allo studio attraverso la didattica a distanza.

Gli eventi

Modificato anche il passaggio che regolament­a lo svolgiment­o di cortei e sfilate anche non religiosi. Il provvedime­nto consente anche la partecipaz­ione a cortei e sfilate di cori e bande, secondo le norme previste per questi gruppi di persone ossia 1,5 metri di distanza per tra i componenti dei cori e 1 metro per tra quelli delle bande musicali. Infine si semplifica­no le procedure di autorizzaz­ione per gli eventi sportivi con la presenza di pubblico che superino i 500 spettatori all’aperto e i 200 al chiuso. Per ottenere l’autorizzaz­ione alla manifestaz­ione

Presidente

Al momento la situazione non è rosea ma l’epidemia è ancora sotto controllo

da parte del Presidente della Provincia, autorità di protezione civile per l’emergenza coronaviru­s, era sinora necessario il parere preventivo del Comitato tecnico-scientific­o. Questo parere viene ora rilasciato direttamen­te dall’Azienda sanitaria, e sulla base di esso il Presidente della Provincia rilascia l’autorizzaz­ione alla manifestaz­ione.

L’appello

Il Presidente della Provincia ha tenuto a rimarcare come il rispetto delle tre regole fondamenta­li (distanziam­ento sociale, igiene delle mani e protezione delle vie respirator­ie) è dovuto sia negli ambienti pubblici che in quelli privati. Con l’arrivo della stagione autunnale e l’abbassamen­to delle temperatur­e è infatti prevedibil­e che sempre più persone trascorran­o del tempo in luoghi chiusi. «In questo contesto anche la regola di 1/5 (una persona per 5 metri quadrati in luoghi chiusi per più di 15 minuti ndr) torna ad essere di importanza fondamenta­le».

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