Castel Firmiano, arrivano i fondi per la bonifica
Vettorato: «La Provincia finanzia l’80% degli 8 milioni previsti». Si parte nel 2021
La Provincia, su iniziativa del vicepresidente Giuliano Vettorato, ha deciso di stanziare l’80% degli 8 milioni di euro necessari per la bonifica della discarica di Castel Firmiano. I lavori dovrebbero iniziare nel 2021.
Una montagna di rifiuti, nel vero senso della parola, alle porte di Bolzano: è la «vecchia discarica» di Castel Firmiano, su una superficie di oltre 4 ettari, di proprietà del Comune e di un privato. L’area venne utilizzata negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso per il deposito di rifiuti industriali provenienti dalle industrie di Bolzano Sud. Da diversi anni si discute della sua bonifica, ma finora non era ancora stato stanziato il costoso finanziamento dell’opera, che sfiora gli 8 milioni di euro (7,96).
Ora è arrivata finalmente la svolta attesa da anni. Grazie al diretto interessamento del vicepresidente della Provincia, Giuliano Vettorato, che tra le varie deleghe ha anche quella all’Ambiente, la giunta provinciale ha infatti redatto un promemoria che sblocca i fondi necessari. «Si tratta di un passaggio decisivo nell’iter che porta all’avvio dei lavori. L’accantonamento dei fondi — spiega l’assessore Vettorato — è stato disposto dopo che abbiamo trovato un accordo con il Comune di Bolzano per la ripartizione delle spese: la Provincia coprirà l’80%, pari a circa 6,5 milioni di euro, mentre la parte restante spetta al Comune. I lavori dovrebbero partire già nel corso del 2021, ma non saranno brevi: l’area da bonificare è talmente ampia che ci vorranno 500 giorni lavorativi». La collina ha del resto un’altezza di 196 metri e racchiude 332mila metri cubi di rifiuti inorganici misti da bonificare. Il sito è stato infatti utilizzato come discarica per decenni. Poi, negli anni Ottanta e Novanta, la zona era stata destinata all’attività sportiva del tiro al piattello e successivamente, dal 1996 al 2013, adibito a sistemazione provvisoria per 33 famiglie Rom. Nel corso degli anni si sono via via accumulati rifiuti di vario genere.
L’area è stata riconsegnata nel 2013 al Comune di Bolzano, che già nel 2008-09 aveva effettuato alcune indagini geo-ambientali per redigere il piano di caratterizzazione ambientale. Nel 2013 la giunta comunale si era espressa sulla tipologia di bonifica da adottare: bonifica con messa in sicurezza permanente, con parziale spostamento di rifiuti, tramite incapsulamento del corpo discarica.
Dopo la chiusura del campo Rom e la riconsegna dell’area da parte dell’Assb al Comune, sono state effettuate indagini geotecniche, geofisiche, chimiche, merceologiche e sui gas interstiziali, al fine di elaborare il progetto preliminare di bonifica, consegnato alla Provincia nel 2014. Nel frattempo il Comune aveva comunque provveduto ad effettuare una bonifica superficiale di rifiuti presenti, quali ingombranti, bossoli dell’ex tiro a volo e frammenti di amianto, per un costo di 44mila euro.
Ma per la vera bonifica servivano molti più soldi, quasi 8 milioni, che ora finalmente vengono messi a disposizione dalla Provincia e dal Comune.