Corriere dell'Alto Adige

Caramaschi-Zanin, impegni a confronto Gli ultimi appelli di Kompatsche­r e Zaia

Comunali, domani il secondo turno. Incognita partecipaz­ione I due candidati spiegano le loro ricette per il futuro della città

- Di quartiere? Nicola Chiarini

Si gioca su traffico e grandi progetti la sfida tra i due candidati alla prima poltrona del capoluogo. A separarli, al primo turno, solo lo 0,9% dei voti degli elettori. Fra i cavalli di battaglia di Caramaschi, il progetto dell’Areale e quello del Polo biblioteca­rio. Al primo è legata anche una proposta per i giovani: realizzare uno spazio per gli eventi al posto dell’ex officina delle Ferrovie. Zanin punta a risolvere il nodo del traffico con la variante alla statale 12: no al ticket d’ingresso per i pendolari. Modifiche al regolament­o per gli alloggi comunali: allo stato attuale, i lavoratori autonomi sono penalizzat­i.

BOLZANO Renzo Caramaschi, 74 anni e sindaco uscente, al primo turno ha ottenuto 16.124 e il 34% dei voti e si presenta in vantaggio sull’avversario Roberto Zanin. Lo sostiene una coalizione di centrosini­stra (Pd, Verdi, Sinistra, Italia Viva) allargata alla Svp.

Caramaschi, primi atti in caso di vittoria?

«Giuramento, definizion­e del programma e bilancio di previsione».

Se dovesse perdere, resterebbe a fare opposizion­e in consiglio?

«Sì, ma prima farei un giro in montagna con Messner».

Ticket d’ingresso per le auto dei pendolari: sarà introdotto nei prossimi 5 anni?

«Non è una nostra proposta. Semmai il biglietto andrà valutato per i turisti, da servire con scambiator­e e metrobus ogni 15 minuti, senza intasare i parcheggi in centro».

Autostrada in galleria, ci crede ancora?

«É prevista nella nuova concession­e A22, con 4,1 miliardi di investimen­ti a carico del nuovo concession­ario. La partita si sbloccherà, quando si troverà il modo di liquidare i soci privati e questo non dipende dal Comune».

Areale ferroviari­o, occasione o rischio?

«Una grande operazione di sviluppo, che non si realizza in una notte. Ci vogliono anni ma bisogna partire. Per questo è urgente preparare un bando internazio­nale, si tratta di un’opportunit­à straordina­ria per Bolzano».

Quale futuro per i consigli

«Vanno riassegnat­e le competenze, affidando loro un ruolo prioritari­o nell’animazione dei territori, con iniziative culturali e ricreative da organizzar­e insieme ai negozianti”»

Il Polo biblioteca­rio all’ex Pascoli è ancora attuale?

«Avanti tutta, aspettiamo però le decisioni su Condotte. Un centro culturale plurilingu­e è una grande occasione».

Alloggi sociali: giusto dare più peso agli anni di residenza?

«Spetta alla Provincia legiferare, noi facciamo regolament­i. Se la Lega ci tiene, ha due assessori in Provincia. Però abbiamo visto come è finita in Trentino, con lo stop al requisito dei 10 anni».

Ötzi andrà sul Virgolo?

«Il museo meriterebb­e una sede più ampia, ma la soluzione compete alla Provincia. Siamo disposti a collaborar­e. Il progetto Virgolo è molto bello e affascinan­te, ma ne va verificata la funzionali­tà».

Impegno Il mercatino non si potrà fare come in passato. I quartieri saranno illuminati: più spirito natalizio e meno commercio

Un progetto per i giovani?

«Il Comune, per l’Areale, riceverà l’ex officina delle Ferrovie. Sarà uno spazio enorme, perfetto per concerti ed happening importanti. Mi piacerebbe fosse autogestit­o dai ragazzi, con il supporto dell’amministra­zione».

E per gli anziani?

«Procedere insieme alla Provincia sulle case protette di Oltrisarco, con l’ausilio della domotica. E poi il risanament­o della casa di riposo Don Bosco».

Come è nata l’intesa al ballottagg­io con la Svp?

«La Svp ha scelto la continuità con la buona amministra­zione, quella che ha prodotto investimen­ti per 320 milioni di euro e debiti zero».

Ha già in mente qualche nome per la giunta?

«Un passo alla volta. Prima vinciamo il ballottagg­io, poi pensiamo alla squadra».

Covid, che può fare il Comune per affrontare la crisi ancora in atto?

«Pecco di non umiltà, ma durante il lockdown ho gestito una fase pesantissi­ma, raccoglien­do il plauso di tutto il consiglio comunale. Avremo un bilancio più povero per la crisi. La curva dei contagi sale e tutti dobbiamo rispettare le misure di precauzion­e. Non bisogna scherzare: finché non arriverà il vaccino, dovremo essere cauti».

I mercatini di Natale si faranno?

“Dipenderà dalla curva dei contagi, ma impossibil­e farlo con la vecchia formula. Valuteremo un eventuale accesso contingent­ato con prenotazio­ne online. Di sicuro i quartieri saranno illuminati. Faremo sicurament­e vivere lo spirito del Natale, forse con più spirituali­tà e meno commercio».

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Il duello Scintille finali tra Caramaschi e Zanin
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