Caramaschi-Zanin, impegni a confronto Gli ultimi appelli di Kompatscher e Zaia
Comunali, domani il secondo turno. Incognita partecipazione I due candidati spiegano le loro ricette per il futuro della città
Si gioca su traffico e grandi progetti la sfida tra i due candidati alla prima poltrona del capoluogo. A separarli, al primo turno, solo lo 0,9% dei voti degli elettori. Fra i cavalli di battaglia di Caramaschi, il progetto dell’Areale e quello del Polo bibliotecario. Al primo è legata anche una proposta per i giovani: realizzare uno spazio per gli eventi al posto dell’ex officina delle Ferrovie. Zanin punta a risolvere il nodo del traffico con la variante alla statale 12: no al ticket d’ingresso per i pendolari. Modifiche al regolamento per gli alloggi comunali: allo stato attuale, i lavoratori autonomi sono penalizzati.
BOLZANO Renzo Caramaschi, 74 anni e sindaco uscente, al primo turno ha ottenuto 16.124 e il 34% dei voti e si presenta in vantaggio sull’avversario Roberto Zanin. Lo sostiene una coalizione di centrosinistra (Pd, Verdi, Sinistra, Italia Viva) allargata alla Svp.
Caramaschi, primi atti in caso di vittoria?
«Giuramento, definizione del programma e bilancio di previsione».
Se dovesse perdere, resterebbe a fare opposizione in consiglio?
«Sì, ma prima farei un giro in montagna con Messner».
Ticket d’ingresso per le auto dei pendolari: sarà introdotto nei prossimi 5 anni?
«Non è una nostra proposta. Semmai il biglietto andrà valutato per i turisti, da servire con scambiatore e metrobus ogni 15 minuti, senza intasare i parcheggi in centro».
Autostrada in galleria, ci crede ancora?
«É prevista nella nuova concessione A22, con 4,1 miliardi di investimenti a carico del nuovo concessionario. La partita si sbloccherà, quando si troverà il modo di liquidare i soci privati e questo non dipende dal Comune».
Areale ferroviario, occasione o rischio?
«Una grande operazione di sviluppo, che non si realizza in una notte. Ci vogliono anni ma bisogna partire. Per questo è urgente preparare un bando internazionale, si tratta di un’opportunità straordinaria per Bolzano».
Quale futuro per i consigli
«Vanno riassegnate le competenze, affidando loro un ruolo prioritario nell’animazione dei territori, con iniziative culturali e ricreative da organizzare insieme ai negozianti”»
Il Polo bibliotecario all’ex Pascoli è ancora attuale?
«Avanti tutta, aspettiamo però le decisioni su Condotte. Un centro culturale plurilingue è una grande occasione».
Alloggi sociali: giusto dare più peso agli anni di residenza?
«Spetta alla Provincia legiferare, noi facciamo regolamenti. Se la Lega ci tiene, ha due assessori in Provincia. Però abbiamo visto come è finita in Trentino, con lo stop al requisito dei 10 anni».
Ötzi andrà sul Virgolo?
«Il museo meriterebbe una sede più ampia, ma la soluzione compete alla Provincia. Siamo disposti a collaborare. Il progetto Virgolo è molto bello e affascinante, ma ne va verificata la funzionalità».
Impegno Il mercatino non si potrà fare come in passato. I quartieri saranno illuminati: più spirito natalizio e meno commercio
Un progetto per i giovani?
«Il Comune, per l’Areale, riceverà l’ex officina delle Ferrovie. Sarà uno spazio enorme, perfetto per concerti ed happening importanti. Mi piacerebbe fosse autogestito dai ragazzi, con il supporto dell’amministrazione».
E per gli anziani?
«Procedere insieme alla Provincia sulle case protette di Oltrisarco, con l’ausilio della domotica. E poi il risanamento della casa di riposo Don Bosco».
Come è nata l’intesa al ballottaggio con la Svp?
«La Svp ha scelto la continuità con la buona amministrazione, quella che ha prodotto investimenti per 320 milioni di euro e debiti zero».
Ha già in mente qualche nome per la giunta?
«Un passo alla volta. Prima vinciamo il ballottaggio, poi pensiamo alla squadra».
Covid, che può fare il Comune per affrontare la crisi ancora in atto?
«Pecco di non umiltà, ma durante il lockdown ho gestito una fase pesantissima, raccogliendo il plauso di tutto il consiglio comunale. Avremo un bilancio più povero per la crisi. La curva dei contagi sale e tutti dobbiamo rispettare le misure di precauzione. Non bisogna scherzare: finché non arriverà il vaccino, dovremo essere cauti».
I mercatini di Natale si faranno?
“Dipenderà dalla curva dei contagi, ma impossibile farlo con la vecchia formula. Valuteremo un eventuale accesso contingentato con prenotazione online. Di sicuro i quartieri saranno illuminati. Faremo sicuramente vivere lo spirito del Natale, forse con più spiritualità e meno commercio».