Corriere dell'Alto Adige

Ok dell’Ispra per i lavori al Casteller

E nel rapporto i carabinier­i sollevano dubbi sul trasferime­nto di Dj3 e sugli spazi del Casteller

- Dongilli

Via libera dell’Ispra per i lavori al Casteller. Intanto continuano a piovere critiche alla giunta Fugatti: l’Enpa chiede il sequestro del recinto dove sono rinchiusi gli orsi.

TRENTO I lavori in corso al Casteller di Trento, che tanto avrebbero disturbato i tre orsi lì ospitati, hanno ottenuto il nulla osta di Ispra. Lo conferma Piero Genovesi, responsabi­le del servizio coordiname­nto fauna di Ispra, che non vuole tuttavia entrare nel merito della questione, visto anche il profilo giuridico che la stessa ha assunto.

Lunedì i carabinier­i del Cites incontrera­nno il procurator­e capo Sandro Raimondi per illustrarg­li il loro rapporto sulla situazione del Casteller. A inviarli il ministro all’ambiente Sergio Costa, che ha chiesto la liberazion­e dei tre esemplari, M49, M57 e Dj3. I carabinier­i hanno rilevato infatti una situazione di stress psicofisic­o grave degli animali. Ma la Provincia ha replicato spiegando che l’emergenza era confinata alla manciata di giorni in cui gli animali erano costretti alla vicinanza nelle tane perché si stavano svolgendo i lavori di adeguament­o del sito dopo le ripetute fughe di M49.

Lavori di cui Ispra era a conoscenza e cui ha dato il proprio nulla osta. Il che non significa però che abbia avvallato anche la gestione dei plantigrad­i in questo periodo critico. Anzi. Sul tema infatti

Genovesi, che ha firmato digitalmen­te la relazione stilata dai carabinier­i, non vuole entrare. Ma sui lavori in corso spiega: «Posso dire che abbiamo dato il nulla osta per quanto di nostra competenza alla realizzazi­one di una struttura di captivazio­ne temporanea per due orsi per brevi periodi, che risultava adeguata e che poteva servire per la gestione di animali feriti o per collocarvi gli animali sotto stress per la presenza del personale che doveva eseguire i lavori». La struttura di 200 metri quadri, come ha spiegato giovedì il dirigente del servizio foreste e fauna Giovanni Giovannini, si andrà collocare in un punto più esterno del Casteller. «Con gli orsi — prosegue Genovesi — bisogna ridurre al minimo il contatto con persone estranee (come potrebbero essere degli operai, ndr). E quindi abbiamo chiesto che le pareti venissero schermate». Genovesi chiarisce che effettivam­ente il Casteller è l’unica struttura in Italia di tali dimensioni. Quella di Pescassero­li in Abruzzo «non ha le recinzioni che vanta il Casteller» ma va anche detto che ospita «tre orsi provenient­i dalla Lituania, più abituati al contatto con l’uomo».

Ma al di là dei lavori in corso e del possibile stress causato ai plantigrad­i, i carabinier­i del Cites avanzano dei dubbi sulle potenziali­tà stesse del sito. «Tenuto conto delle dimensioni e la struttura del recinto del Casteller —scrivono — pur con gli adeguament­i programmat­i la cattura e la captivazio­ne di ulteriori tre individui (tra cui JJ4, ndr) metterebbe in difficoltà l’intero sistema di gestione». La Provincia, ieri ha annunciato l’intenzione di ampliare il sito ma i tempi non sono ancora noti. A questo si aggiunga che il trasferime­nto di Dj3 a Spormaggio­re non è scontato: serve «l’autorizzaz­ione dei carabinier­i del Cites» e bisogna tenere in consideraz­ione che «Dj3 sarà destinata a condivider­e i medesimi spazi con altri due individui già presenti a Spormaggio­re e che quest’ultima non è dotata di strutture di preambient­amento o subrecinti». Insomma il trasloco potrebbe «presentare rischi per l’incolumità» di Dj3 o dei due orsi già nell’area faunistica.

Intanto continuano a piovere critiche sull’operato della giunta Fugatti in materia. La deputata Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’ambiente, annuncia una diffida nei confronti di Fugatti: «Liberi immediatam­ente gli orsi detenuti e annulli tutte le ordinanze di cattura». In una nota Brambilla rileva che «l’amministra­zione provincial­e di Trento maltratta gli orsi. Il verbale del sopralluog­o eseguito da Ispra e Carabinier­i contiene vere e proprie notizie di reato». E toni duri li usa anche l’Ente nazionale protezione animali (Enpa) che ha annunciato l’intenzione di presentare denuncia per maltrattam­enti di animali oltre a chiedere il sequestro della struttura, ritenuta non «idonea a ospitare qualsiasi tipo di animale».

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