Verso la giunta: delega all’Areale per Fattor Torna Gennaccaro, derby Konder-Ramoser
Allargamento, no del sindaco. Svp, derby interno Konder-Ramoser
Fervono le trattative per la giunta: per accontentare tutti c’è chi parla di allargare la squadra a nove ma da Caramaschi arriva un secco no. L’ipotesi sul tavolo prevede la mobilità a Fattor a cui andrebbe anche una delega sull’Areale ferroviario, l’Svp terrebbe l’urbanistica mentre alla verde Chiara Rabini potrebbero andare le politiche sociali. Resta il nodo delle quote rosa.
Giunta a sette con due donne e due assessori di lingua tedesca o giunta a nove con tre tedeschi e tre donne? Il sindaco Renzo Caramaschi non ha dubbi: sette assessori e accordo con Angelo Gennaccaro nonostante la mancata indicazione di voto al ballottaggio. Sulle deleghe, e sui nomi, però le incognite sono ancora tante. «Gli unici sicuri sono Stefano Fattor e Luis Walcher» susssura una voce vicina a Caramaschi.
La partita più delicata è quella dell’urbanistica. L’Svp vuole che la delega vada a Walcher ma il Pd non ci sta e punta su Stefano Fattor. Caramaschi però si è già impenon gnato con la Stella Alpina dunque per Fattor, l’italiano più votato del consiglio, potrebbe prendere la mobilità e una delega sull’Areale ferroviario. Il secondo posto del Pd è legato alle quote rosa. Se dovessero contare solamente i voti entrerebbe Juri Andriollo ma il Pd, che si è sempre battuto per le quote rosa, difficilmente può permettersi di fare una proposta tutta al maschile. Dunque potrebbe esserci spazio per l’uscente Monica Franch ma attenzione anche a Stefania Baroncelli. La professoressa della Lub ha competenze e, soprattutto, potrebbe essere la figura ideale per stabilire quel legame tra città e università che si è mai riusciti a creare.
Un posto sicuro è per la verde Chiara Rabini che dovrebbe prendere la delega sul sociale e anche quella sull’ambiente. Ma gli ecologisti hanno già chiesto apertamente un allargamento della giunta per dare spazio a Tobias Planer: tuttavia sia Caramaschi sia Walcher paiono escludere questa possibilità.
Ingarbugliata anche la partita in casa Volkspartei. Walcher è già sicuro di occupare il posto di vicesindaco ma il secondo posto è in bilico. La più votata è Johanna Ramoser che con oltre 1.000 preferenze ha asfaltato tutti. Il problema però è che sia lei sia Walcher appartengono all’ala agricola del partito di raccolta e l’Svp è sempre stata molto attenta agli equilibri tra le correnti. Con l’ala economica spinge per Stephan Konder, Ramoser potrebbe essere costretta a ripiegare alla presidenza del consiglio comunale.
Un’analisi a parte la merita la trattativa con Gennaccaro. Il sindaco vorrebbe coinvolgerlo per puntellare la maggioranza ma la sua neutralità al ballottaggio potrebbe costargli qualche competenza. «Non è indispensabile» dicono in casa Pd dove in molti vorrebbero tenerlo fuori dalla giunta. In compenso ci sono trattative per coinvolgere alcuni dei suoi, soprattutto Ab Chniouli e Samir Zine, a cui potrebbe andare la presidenza di qualche commissione o un ruolo di consigliere delegato all’integrazione. Le trattative sono solamente all’inizio ma se Gennaccaro dovesse avanzare troppe pretese allora potrebbe scattare il piano B.
L’unica soluzione per far contenti tutti potrebbe essere quella di un allargamento della giunta: così ci sarebbe posto per tutti. Ma Caramaschi non ci sta. «In Provincia sono 8, noi non possiamo essere in nove» taglia corto il primo cittadino che è determinato a chiudere la trattativa il prima possibile.
I democratici
Nel Pd sfida tra Franch, Andriollo e Baroncelli Complicata l’ipotesi di una squadra a nove