Caramaschi-bis, primo test i conti
Il sindaco gia al lavoro appena rieletto: «L’emergenza Covid ha sottratto risorse, devo rifare il bilancio»
Giusto il tempo di assistere alla proclamazione degli eletti, poi Renzo Caramaschi si è chiuso in ufficio a lavorare. «Devo preparare il nuovo bilancio: con il Covid abbiamo avuto meno entrate e più spese» dice Caramaschi che ora inizierà le consultazioni.
Qualche minuto di pausa per assistere alla proclamazione degli eletti nella sala del consiglio comuanale Renzo Caramaschi è tornato nel suo ufficio dove lo attendono una montagna di carte da firmare. «Ho da fare, sono da solo» dice il sindaco appena confermato. «Devo studiarmi le pratiche della commissione edilizia, di quella urbanistica, ho i Tso da firmare, il bilancio da preparare» aggiunge allontanandosi con in mano le chiavi della città consegnategli dal giudice Peter Michaeler, presidente della commissione elettorale.
La proclamazione
Il primo atto del sindaco sarà il bilancio. E far quadrare i conti non sarà affatto facile. «Abbiamo minori entrate a causa dell’emergenza Covid e maggiori spese: quindi — chiarisce Caramaschi — dovremo rivedere sia il bilancio di quest’anno sia quello di previsione. Siamo stati previdenti, abbiamo a disposizione un milione del fondo di riserva che potrà essere destinato per la spesa corrente ma comunque dovremo rivedere qualche programma. Speriamo anche che arrivino ulteriori aiuti dalla Provincia e dallo Stato, sicuramente farebbero molto comodo».
Accanto a lui c’è Luis Walcher che annuisce. «Ho messo in ordine l’ufficio e adesso mi prendo una bella pausa» dice Walcher a cui il lavoro comunque non manca. «Le piogge dei giorni scorsi hanno allagato i miei campi è c’è molto da fare» aggiunge mostrando le foto dei filari di mele allagati. «Abbiamo fiducia nel sindaco, la collaborazione ha funzionato e e costruiremo sicuramente una bella squadra che lavorerà bene e farà crescere la nostra città. Abbiamo le idee chiaramaschi re» conclude.
Le trattative
Dopo aver conquistato il bis con oltre il 57 per cento dei consensi, Caramaschi ha l’aria soddisfatta ma anche lo sguardo aggrottato di chi sa che la partita più delicata inizia adesso. Il primo cittadino infatti deve mettere d’accordo tutte le anime della sua coalizione. E far contenti tutti non sarà facile.
«Adesso vedrò tutti i partiti. Il programma è praticamente pronto, è quello che abbiamo scritto nella scorsa legislatura. Non c‘è stato alcun patto segreto con la Svp, le cose che hanno chiesto le avevamo già concordate nell’ultima consiliatura. Ora dobbiamo solamente decidere chi sono le persone migliori per portare avanti il programma» sottolinea Cache, pur assicurando di non aver ancora parlato di poltrone, sembra avere idee precise su chi saranno gli assessori che faranno parte della sua squadra. In ogni caso sarà una giunta a sette con almeno due assessori di lingua tedesca e minimo due donne. «Non voglio arrivare all’ultimo momento con la giunta: abbiamo trenta giorni di tempo per ottenere la fiducia del consiglio comunale ma tre settimane dovrebbero bastare» assicura il primo cittadino del capoluogo.
La Provincia
Nelle prossime ore Caramaschi incontrerà tutte le forze che compongono la sua coalizione. Anche se l’euforia per la vittoria è ancora tanta, tra i vari partiti c’è una certa tensione perché le pretese sono tante e i posti in giunta pochi. Tuttavia col passare delle ore sta prendendo sempre più piede l’ipotesi di un rimpasto in giunta provinciale con Carlo Vettori e Sandro Repetto che sarebbero già pronti a prendere il posto di Massimo Bessone e Giuliano Vettorato. Magari con l’appoggio esterno del pentastellato Diego Nicolini. «Fantapolitica» assicura il governatore Arno Kompatscher. «Stiamo lavorando bene e non c’è ragione di cambiare: non abbiamo mai fatto accordi sui Comuni» aggiunge il presidente della Provincia. Tuttavia, nonostante
Kompatscher «Rimpasti in Provincia? È solo fantapolitica, non ci sono mai stati accordi sui comuni»
le rassicurazioni del Landeshauptmann, è evidente che gli scontri degli ultimi tempi tra Lega e Svp hanno lasciato il segno, così come ha lasciato il segno la scelta di Kompatscher di scendere in campo a favore di Caramaschi. Una mossa che ha parecchio irritato lo stato maggiore di via Bellerio tanto che si vocifera che il Carroccio potrebbe ritirare i propri assessori. Inoltre Pd e Cinquestelle hanno in mano un jolly: la legge elettorale. Ora che il taglio dei parlamentari è diventato realtà, andrà scritta una nuova legge e a farla sarà l’attuale maggioranza giallo rossa. L’Svp lo sa benissimo e infatti ha già chiesto, e ottenuto, garanzie che si faccia una norma che tuteli la rappresentanza della minoranza sudtirolese. Pd e M5s però potrebbero chiedere una contropartita. Almeno per ora nè Vettorato né Bessone sembrano credere a questa ipotesi. «Non abbiamo ricevuto nella pressione» assicurano i due assessori del Carroccio.