Dal Medico congela l’addio «Ora discutiamo alla pari» Schede verso il riconteggio
MERANO Il giorno dopo, la sconfitta per Dario Dal Medico brucia di più. Inutile nasconderlo, è deluso. Tanto da aver dichiarato a caldo di lasciare il posto in consiglio comunale ad Andrea Casolari, primo dei non eletti della Civica per Merano, e tornare a fare l’avvocato. Ieri mattina era già in tribunale a Bolzano, ma rispetto alla prima dichiarazione ha lasciato uno spiraglio aperto.
«La fiducia che mi è stata data mi obbliga a un supplemento di riflessione. Abbiamo condotto una campagna esemplare — commenta — e convinto molti italiani a tornare alle urne. Sul piano personale sono molto soddisfatto perché ho convinto 7.000 persone a votare per me, un italiano nuovo che si affacciava alla politica. Fare tremila voti in più del primo turno, colmando il gap che mi divideva da Paul Rösch, è stato un risultato più che positivo del quale devo ringraziare la squadra». Rösch che, per la vittoria, «deve ringraziare
il Pd che si è schierato dalla sua parte perché i voti dell’elettorato di lingua tedesca ce li siamo spartiti più o meno equamente. Una scelta, quella del Pd che mi lascia perplesso: si schiera ideologicamente con chi è stato causa della chiusura di Solland Silicon». Una vittoria, oltretutto, dalla quale «il mio avversario esce indebolito — ragiona Dal medico — e dovrà modificare alcuni suoi punti di vista se vorrà costruire una maggioranza. Noi aspettiamo e siamo disposti a discutere sui temi che più di altri ci dividono da Rösch. Lui sa che con noi ora, se vorrà, dovrà discutere
Deluso Il Pd con chi ha causato la chiusura della Solland Sono perplesso
alla pari».
È probabile che le due liste che l’hanno sostenuto chiedano la verifica del voto visto il divario così stretto che ha separato i due contendenti. «È un atto dovuto — conferma Walter Taranto segretario de La Civica —. Riconosciamo la vittoria di Rösch, ma 37 voti di scarto meritano che si rifaccia la conta. Il nostro è stato un risultato eccezionale del quale nessuno ci accreditava e noi abbiamo dimostrato che il progetto era valido e deve continuare. Abbiamo sognato, ci abbiamo creduto, ma l’epilogo non è stato quello sperato». Nerio Zaccaria leader di Alleanza per Merano è sulla stessa linea per quanto riguarda la verifica del voto: «L’elettorato di lingua tedesca ha sostenuto Rösch più che il nostro candidato. Merano ne esce spaccata e il sindaco non sarà il sindaco di tutti dopo questo voto marcatamente etnico. La situazione è “incartata” — sostiene l’esponente di Alleanza per Merano che ha avuto un successo personale importante con oltre 850 voti — e gli scenari sono cambiati. Parleremo prima al nostro interno (le due civiche, ndr) e poi vedremo se arriveranno delle proposte: il pallino è in mano a Rösch. Noi Abbiamo iniziato un progetto assieme e assieme lo porteremo a termine».