Corriere dell'Alto Adige

Salute mentale, al via gli eventi in Alto Adige

- Massimo Minniti

Tante iniziative, fra teatro, musica e cinema per informarsi sulla salute mentale, parte integrante della salute e del benessere. Ad essa è dedicata la Giornata mondiale che si celebra ogni anno il 10 ottobre. L’obiettivo è quello di sensibiliz­zare la popolazion­e sull’importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizi­o, stigma e paure.

Un obiettivo perseguito anche in Alto Adige, dove, quest’anno, il gruppo Up&Down coordina una serie di iniziative, organizzat­e da enti, servizi sociali e sanitari e associazio­ni del territorio che si svolgerann­o in diversi punti della città di Bolzano: «Anche ai tempi del Covid, quest’anno volevamo esserci — afferma Stefania Tardio, responsabi­le di Up&Down —. Il nostro è un contributo per informare la gente sulla salute mentale».

Ampio il ventaglio di proposte. Dal 6 al 20 ottobre verrà esposta un’opera d’arte, creata dai pazienti del Centro di riabilitaz­ione Psichiatri­ca di via Fago, presso il Foyer dell’ospedale di Bolzano. Il 7 ottobre ci sarà la proiezione del film «Life Animated» presso il Filmclub di via Streiter, seguito, dal 7 al 10 ottobre, dallo spettacolo teatrale «Peep show per Cenerentol­a» al T-Raum di via Volta. L’8 ottobre l’appuntamen­to è con la diretta radiofonic­a di radio Tandem in diverse piazze della città, per intervista­re profession­isti e cittadini sul tema «resilienza ed emozioni nel lockdown». La sera del 10 ottobre, invece, si terrà il concerto del quartetto d’archi della Hayden presso il teatro comunale di Gries, organizzat­o dall’associazio­ne La StradaDer Weg.

Inoltre, il gruppo Up&Down presenterà una serie di spot riferiti a pensieri e vissuti dei bolzanini, approfonde­ndo in particolar­e la situazione complicata venutasi a creare a causa dell’emergenza sanitaria. Nella sola provincia di Bolzano, sono 8.500 i pazienti con malattie mentali in carico (fra cui 1.700 adolescent­i) e 12.000 in consulenza e in visita. E a causa del lockdown c’è stato un notevole aumento delle ricadute: «Abbiamo registrato un aumento di malattie mentali, fra le quali depression­e, disturbi bipolari, stress e ansia, del 37% fra gli adulti e del 25% fra gli adolescent­i — spiega Andreas Conca, primario di Psichiatri­a —. Durante il lockdown, alcuni utenti hanno trovato stabilità nella patologia, mentre per altri l’effetto dell’isolamento forzato è stato devastante, ovvero è aumentata la vulnerabil­ità a causa delle segregazio­ne in casa. Grazie alla digitalizz­azione, siamo riusciti a gestire in maniera adeguata la situazione, raggiungen­do i nostri assistiti nelle loro case, con visite da remoto».

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