Nadal: Jannik avrà un futuro luminoso
Con Rafa Nadal è sfida (quasi) impossibile, ma Jannik Sinner non demorde: «Sarò lì pronto a combattere», ha detto il 19enne pusterese domenica sera nella conferenza stampa postZverev. Poche parole pronunciate con il solito sguardo intenso, calmo, determinato. Nessuna emozione in apparenza, solo tanta consapevolezza. Vedere Jannik, ad appena 19 anni, incrociare in un quarto di finale di uno slam un portento come il fuoriclasse spagnolo dà la dimensione della strada che l’altoatesino sta tracciando. Ma fa impressione la lucidità e la tranquillità con cui Sinner prepara, anche sul piano mediatico, la sfida di domani sul centrale di Parigi: «Quando giochi con questi giocatori qui l’importante è entrare con l’atteggiamento giusto – ha detto Jannik – . Poi vedremo...». Sinner ha affrontato altre volte Nadal (foto LaPresse), ma sempre e solo in allenamento, una volta a Roma e un’altra a Maiorca: «Non mi sono allenato tante volte con lui ma so che palla mi arriverà e come affronterà la partita. Nadal ti fa giocare tanto e capisce molto bene i momenti del match. Mi danno fastidio i giocatori che ti fanno muovere tanto e lui so che lo farà». Quello che Sinner si è già guadagnato (e non è poco) è il rispetto del mancino di Maiorca, numero 2 del mondo e tra i giocatori più forti di tutti i tempi, il più bravo di sempre sulla terra battuta: «Sinner? Avrà un futuro luminoso, ha un buon atteggiamento in campo e gestisce bene i punti. L’altezza gli permetterà di migliorare al servizio», ha detto il maiorchino. A 35 anni e con in bacheca 19 titoli slam, cinque Coppe Davis, due Masters Atp e un oro olimpico, Rafa è ancora il migliore con Djokovic. Sinner come loro (Rafa nel 2005 e Nole 2006) ad appena 19 anni raggiunge i quarti di finale al Roland Garros. A Parigi è l’undicesimo di tutti i tempi, per precocità, mentre è il più giovane italiano di sempre nei quarti di uno slam.