Acquisizione GreenPower, M5S insiste; fare chiarezza
Interrogazione del M5S sull’acquisizione della società veneta: «Costa troppo»
Il consigliere Nicolini (M5S) ha presentato una nuova interrogazione sui conti dell’acquisizione, da parte di Alperia, di GreenPower.
BOLZANO Il Movimento Cinquestelle torna all’attacco dell’acquisizione, un anno fa da parte di Alperia, del Gruppo Green Power: «L’acquisizione si è rivelata più costosa del previsto, passando dall’investimento iniziale di 7,9 milioni di euro ad un impegno finanziario complessivo di addirittura 27 milioni, a causa di nuove acquisizioni e della ricapitalizzazione della società. Alperia è partecipata dagli enti pubblici e quindi se fa un investimento sbagliato, i cittadini ci rimettono» ha detto ieri in una conferenza stampa il consigliere provinciale Diego Nicolini, annunciando la presentazione di una nuova interrogazione, dopo quella già presentata esattamente un anno fa, per chiedere chiarezza sul tema: «Un anno fa avevamo depositato un’interrogazione per comprendere le ragioni di tale acquisizione — ricorda Nicolini — e l’assessorato provinciale all’energia ci aveva assicurato che era stata avviata un’indagine interna ad Alperia. Oggi ne abbiamo depositata un’altra per comprendere gli esiti di quell’indagine. Dalla documentazione consegnata da GreenPower per l’acquisizione da parte di Alperia si apprende che la società acquisita, nel primo semestre 2019, mostrava un utile di 358.000 euro. Dopo soli 6 mesi, cioè a chiusura del bilancio 2019 l’utile era diventato una perdita pari a 3,2 milioni di euro. È chiaro che qualcosa non torna». Accanto a Nicolini, erano presenti ieri anche tre ex manager di Green Power, Antonio Cardamone, Daniela Orlandi e Marco Trentozzi, i quali spiegano di aver lasciato un anno fa la società, che ha sede a Mirano in Provincia di Venezia, proprio perché si trovavano in disaccordo con l’acquisizione allora in atto. I tre manager, tra l’altro, reclamano 700mila euro di presunte pendenze da Green Power per le prestazioni professionali, e proprio oggi è in programma un’udienza davanti al giudice del lavoro di Venezia. «Ma non è per questa causa che chiediamo spiegazioni — affermano i tre dirigenti — Noi chiediamo chiarezza sulla gestione di Green Power, che tra l’altro non è più quotata in borsa e che starebbe portando avanti pratiche commerciali discutibili, delle quali si sono recentemente occupate anche trasmissioni televisive come “Striscia la notizia” e “Mi manda Rai Tre”». Nicolini, al riguardo, ricorda nell’interrogazione: «Alcuni clienti riferiscono di alcune presunte irregolarità, relative ai prezzi, nei contratti di fornitura di impianti con pompe di calore e con pannelli fotovoltaici».
In attesa di una risposta all’interrogazione, da Alperia contestano il calcolo dei 27 milioni di euro: «L’acquisizione raggiunge per ora gli 11 milioni di euro investiti. Inoltre si tratta di un’acquisizione per noi molto strategica, perché ci consente di sviluppare il mercato dell’Ecobonus. Siamo stati una delle prime società in Italia ad aver affrontato un’offerta completa sull’Ecobonus e quindi investiremo ancora di più in questa acquisizione».
Gli ex manager «Anche Striscia la notizia e Mi manda Rai Tre si sono occupati dei contratti poco chiari»