Cristian Chironi con Picnic: foto, video e performance
Il nuovo progetto artistico ospitato al Piccolo Museion, il Cubo Garutti che sorge nel quartiere Don Bosco a Bolzano, esordisce oggi con la performance «Bolzano Drive» realizzata in collaborazione con Bolzanism Museum. Il protagonista, per tutto il mese, è l’artista sardo Cristian Chironi che in Alto Adige porta con “Picnic” la sua ricerca visiva sondata attraverso fotografia, performance e video.
Curata da Frida Carazzato, la personale live dell’artista residente coinvolgerà la città fino all’1 novembre utilizzando lo spazio del Piccolo Museion come studio-atelier in cui il pubblico sarà invitato a entrare e a interfacciarsi con il performer e con gli spazi allestiti. Un dialogo che si svilupperà attraverso incontri e workshop.
Il primo appuntamento del progetto di Chironi è la performance “Bolzano Drive” che si tiene oggi dalle 10 alle 18 ed è realizzata in partnership con Bolzanism Museum, il “museo diffuso” e itinerante nato dalla collaborazione tra Teatro Cristallo, Cooperativa 19 e Campomarzio, che per tutta l’estate ha interessato il quartiere Don Bosco e che conclude oggi la stagione 2020. Al centro della performance, un tour di riflessione urbana e visioni fuori dal finestrino, la Fiat 127 Special “Camaleonte”, così battezzata per la sua capacità di cambiare colore in base alla location in cui si ferma. A bordo di questa piccola auto vintage Cristian Chironi ha compiuto un viaggio che da Orani, nel nuorese, lo ha condotto in Alto Adige. A partire da oggi, con “Bolzano Drive”, l’artista effettuerà una serie di tour cittadini in compagnia di un co-pilota e di due passeggeri scelti tra il pubblico (tra chi si fosse prenotato scrivendo a visitorservices@museion.it) che, seduti sui sedili posteriori, condivideranno con lui storie e sguardi diversi sulla città. Pensieri e ricordi a briglia sciolta, “on the road” o stando insieme all’aperto, magari assaggiando cibi locali e sorseggiando un calice di vino in pieno spirito da picnic che ha ispirato il nome del progetto interdisciplinare e itinerante che combina architettura, urbanistica, design, arte sonora e relazioni sociali.
Il significato dello stare e dell’abitare un luogo, in questo caso il Cubo Garutti, ma anche il senso del viaggiare attraverso latitudini e spazi diversi, sono al centro della pratica dell’artista di Nuoro che da sempre concepisce il suo lavoro come una sfida fisica. Nato nel 1974, Chironi è cresciuto in Sardegna e ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Negli ultimi anni ha lavorato su installazioni site specific cercando di entrare in sintonia con il contesto umano e ambientale in una ricerca che «punta a mettere in relazione immagine e immaginazione, fatto e finzione, memoria e modernità, conflitto e integrazione, materiale e immateriale».