«Mascherine, non cambio regole»
Dpcm, Kompatscher tira dritto: «Qui è già previsto l’obbligo di coprirsi sotto il metro»
Il nuovo Dpcm prevede l’uso di mascherine anche all’aperto, «in prossimità» di altre persone. «Da noi questa regola già esiste, ed è anzi più precisa perché si parla di 1 metro di distanza. Quindi non serve applicare il Dpcm» commenta il presidente della Provincia Arno Kompatcher. Ieri 55 nuovi contagi.
BOLZANO Il presidente della Provincia Arno Kompatscher spiega che in Alto Adige non saranno adottate, per ora, ulteriori misure restrittive per il coronavirus. In mattinata Kompatscher ha partecipato al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, in prefettura, ed in serata alla conferenza Stato - Regioni (sempre in videoconferenza) nel quale è stato illustrato il contenuto del nuovo Dpcm: «Il Dpcm contiene delle prescrizioni che sono già previste da noi in Alto Adige — spiega Kompatscher — Esso prescrive infatti l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto ma solo “in prossimità di altre persone non conviventi”. Noi abbiamo introdotto da diverso tempo questo obbligo, indicando anzi con maggiore precisione la distanza: c’è l’obbligo di portare la mascherina all’aperto sotto il metro di distanza. Questa misura è quindi più precisa e chiara del termine “in prossimità” e consente per questo controlli più efficaci delle forze dell’ordine. Non sarà quindi necessario applicare lo stesso identico decreto, proprio perché esso prevede misure di contenimento già adottate. Noi abbiamo comunque la facoltà di scegliere, in base all’Autonomia, se recepire o meno il Dpcm». Proprio ieri, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha annunciato la reintroduzione della cabina di regia tra governo e regioni per concertare le misure e la possibilità di assumere provvedimenti derogatori rispetto a quelli nazionali da parte dei territori. Non resta che attendere la decisione odierna della conferenza Stato-regioni in merito all’apertura del governo. Oltre all’obbligo di mascherina all’aperto sotto il metro, in Alto Adige sono in arrivo altre iniziative per contenere il coronavirus: «Le regole ci sono già — spiega Kompatscher — ma si tratta di farle rispettare sempre e quindi ho fatto appello alle forze dell’ordine, durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza, affinché vengano incrementati i controlli sul rispetto del distanziamento e sull’uso delle mascherine, soprattutto nelle situazioni più rischiose, come sui mezzi di trasporto pubblico o in occasioni ricreative che possono favorire gli assembramenti, come le feste. Oltre ai controlli da parte delle forze dell’ordine — conclude il presidente della Provincia — puntiamo molto anche sulla senso civico della cittadinanza: a breve partirà una campagna di sensibilizzazione per far capire a tutti che bisogna tenere alta la guardia contro il coronavirus».
Il commissario del governo Vito Cusumano, intanto, ha presieduto ieri mattina il Comitato per l’ordine e la sicurezza,al quale hanno partecipato, oltre a Kompatscher ed al sindaco Renzo Caramaschi, i rappresentanti delle forze dell’ordine ed il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti, il presidente del consorzio dei Comuni Andreas Schazer ed il direttore sanitario dell’Asl Pierpaolo Bertoli. «Sono stati forniti — spiega Cusumano — i dati sui controlli svolti dall’inizio della pandemia ad oggi. Essi dimostrano come i controlli siano stati svolti senza soluzione di continuità, benché con una maggiore intensità nel periodo iniziale, dall’11 marzo al 2 giugno, rispetto a quello successivo, dal 3 giugno ad oggi: complessivamente sono state controllate 216mila persone, con una media di mille controlli al giorno, che hanno portato a 4.986 sanzioni, pari al 2,3%. Effettuati anche 61mila controlli negli esercizi commerciali con 81 sanzioni, pari allo 0,13%. In Alto Adige c’è dunque un alto senso civico per il rispetto delle norme, ed il quadro sulla diffusione del virus è rassicurante, se confrontato con l’aumento dei contagi registrato nel resto d’Italia. Ora — conclude Cusumano — i controlli proseguiranno soprattutto in zone sensibili, come in prossimità delle scuole».
Proprio ieri sono stati accertati quattro nuovi casi di positività al virus nelle scuole bolzanine: alla media Ilaria Alpi, alla Tambosi, alla scuola dell’infanzia Vittorino da Feltre e alla professionale Einaudi. In quarantena le classi delle Einaudi e delle Tambosi. Un positivo all’asilo tedesco di Settequerce. Complessivamente, ieri, si sono registrati 55 nuovi casi positivi su 1.642 tamponi, ma non si registrano nuovi focolai. Si tratta infatti di contatti stretti con positivi già individuati oppure con focolai noti, come quello di Egna: 8 positivi, di cui 2 legati ad un torneo di calcetto.
La diffusione
Ieri sono emersi nuovi contagi nelle scuole Altri casi legati al focolaio di Egna