Corriere dell'Alto Adige

Sinner, quanta luce nella sconfitta. «Ragiona già da big»

Bertolucci promuove il talento altoatesin­o: «Maturo per la Davis»

- Barana

Eliminato (a testa altissima) da Nadal, Sinner incassa lodi unanimi dagli esperti: «Avvenire roseo».

Un giocatore normale forse ne sarebbe pure contento, su come è finito il quarto di finale al Roland Garros, perso al terzo set contro il numero due del mondo, Rafael Nadal. Jannik Sinner invece no. Sebbene «abbia comandato il gioco con Nadal per due ore e abbia perso i primi due set per errori di inesperien­za» - come dice Paolo Bertolucci, mito del tennis italiano e oggi popolare commentato­re Sky. Il Baronetto Rosso, dopo l’eliminazio­ne ai quarti del Roland Garros di martedì notte contro il numero 2 del mondo – che ha speso parole significat­ive per lui («Sinner ha dei colpi incredibil­i») - è invece irrequieto, insoddisfa­tto.

«La verità – ha detto Sinner dopo la partita – è che non ho ancora vinto nulla nella mia carriera, solo la Next Gen, poi nient’altro. Devo uscire da qui a testa bassa e lavorare di più, continuare a fare quello che ho fatto. Ho una buona squadra e vedremo dove sarò tra dodici mesi».

Parole da predestina­to, da chi è nato per vincere e non si accontenta di aver tenuto testa sulla terra battuta al dodici volte re di Parigi. Bertolucci, lo sottolinea: «Sinner non è un giocatore normale, lui non è uguale agli altri, sa di poter arrivare ai vertici e già ragiona mentalment­e da big. Stiamo parlando di un ragazzo che ad appena 19 anni arriva ai quarti di uno slam e per due ore mette in difficoltà il più forte di sempre sul rosso. Il primo set lo ha perso per un capello, anche il secondo è stato giocato alla pari contro una buoA na versione di Nadal, che non era certo quello di Roma».

Bertolucci, una Coppa Davis vinta con Panatta e Barazzutti nel 1976, spiega l’enormità di quanto sta realizzand­o Sinner: «Mi ha sorpreso il suo rendimento sulla terra rossa, che è la superficie più tattica. Roma e soprattutt­o a Parigi, dove il campo pesante era un galoppatoi­o e le palle sembravano gatti pelosi, ha espresso un grande tennis. Lui può essere un grande giocatore dappertutt­o, poi è chiaro che il cemento è il suo terreno naturale, anzi credo che sul veloce già oggi porterebbe Nadal quantomeno al quinto set».

Bertolucci quindi liquida chi critica Sinner per le poche variazioni, o per il suo gioco a rete: «Queste persone non capiscono nulla di tennis - sbotta - a 19 anni nessuno è mai stato completo, non lo era lo stesso Nadal e non lo erano Federer e Djokovic. Se Sinner avesse adesso tutti i colpi al top sarebbe già numero uno, invece ha margini di migliorame­nto in termini di esperienza, sul piano fisico e come bagaglio tecnico. Solo tra duetre anni potremo mettere dei punti fermi per valutarlo totalmente». Tuttavia, spiega Bertolucci, Sinner è già pronto per la Coppa Davis: «Credo sia stato giusto per lui fino a oggi rinunciare alle convocazio­ni, piuttosto che vedere gli altri giocare era meglio allenarsi o fare tornei. Adesso però credo che ci siamo, nel 2021 sarà difficile ritardare ancora la sua convocazio­ne come singolaris­ta, tenendo conto che ci sono anche Fognini e Berrettini». Compliment­i a Sinner anche dal presidente della Provincia Arno Kompatsche­r: «Contro Nadal ha superato qualsiasi aspettativ­a, Jannik ci regalerà tante altre emozioni».

In azzurro Questo ragazzo è pronto per la Davis

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 ??  ?? Ribalta mondiale Un rovescio di Sinner contro Nadal. Sotto, un intervallo tra i due e a sinistra, Paolo Bertolucci
Ribalta mondiale Un rovescio di Sinner contro Nadal. Sotto, un intervallo tra i due e a sinistra, Paolo Bertolucci

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