Urbanistica, il Pd insiste «Vogliamo incidere»
Gli ecologisti chiedono il secondo assessore. Planer: va data rappresentanza ai sudtirolesi non allineati con l’Svp I dem non mollano sull’urbanistica: oggi Repetto vede il sindaco. Huber: «La partita non è ancora chiusa»
Pd e Verdi fissano i paletti al sindaco Renzo Caramaschi: i dem insistono per avere la delega sull’urbanistica mentre gli ecologisti vorrebbero avere un secondo assessore di lingua tedesca. Oggi il primo cittadino incontrerà il coordinatore cittadino del Pd, Sandro Repetto.
BOLZANO Giornata intensa per il sindaco Renzo Caramaschi che ieri ha proseguito le consultazioni. Se sui programmi non ci sono ostacoli, più difficile trovare la quadra sulle deleghe con Verdi e Pd cominciano a mettere i paletti. Gli ecologisti vogliono un assessore di lingua tedesca, il Pd si impunta sull’urbanistica.
«Per noi è importante che sia riconosciuto il valore dei voti portati dai verdi. Voti di bolzanini di lingua tedesca non allineati alla Svp» sottolinea Riccardo Dello Sbarba che ha incontrato il primo cittadino insieme alla capogruppo Brigitte Foppa e ai consiglieri comunali Tobe Planer e Chiara Rabini. «Siamo cresciuti molto e abbiamo dato un contributo decisivo: è anche grazie a noi se Caramaschi è arrivato in testa al primo turno» aggiunge Planer. «É fondamentale portare avanti le battaglie di Maria Laura Lorenzini sull’ambiente e fare di Bolzano una città attenta al sociale e ai diritti» aggiunge Chiara Rabini, ormai è in pole position per entrare in giunta. Sulle deleghe però c’è ancora grande incertezza. «Capisco la richiesta dei verdi ma la giunta sarà a sette e i due assessori di lingua tedesca sono per l’Svp, su questo non mi muovo. Sicuramente troveremo delle forme per dare rappresentanza ai verdi di lingua tedesca» commenta Caramaschi al termine del vertice con gli ecologisti.
Tra le compensazioni che potrebbero andare ai verdi c’è la presidenza della circoscrizione di Gries, dove gli ecologisti hanno ottenuto i migliori risultati. Il quartiere potrebbe diventare il luogo dove portare avanti progetti sulla mobilità dolce come i 30 all’ora o le strade residenziali. Tra le richieste portate avanti dagli ecologisti anche quella di «misurare» dal punto di vista climatico tutte le decisioni della nuova giunta, un punto parecchio caro ai giovani legati al movimento Friday for future. Su questo punto Caramaschi non ha posto ostacoli, l’impatto climatico è anche nel programma concordato dalla coalizione che ha sostenuto Caramaschi al primo turno. «Abbiamo lavorato duro per fare un programma chiaro e concreto. Adesso inserirò le integrazioni chieste da
Svp e da Gennnaccaro e nel giro di un paio di giorno lo manderò ai partiti per l’aapprovazione. Poi — mette in chiaro Caramaschi — inizieremo a parlare di deleghe. Non mi interessano gli schemi della vecchia politica in cui si distribuiscono gli incarichi con il bilancino. Ogni assessore otterrà una delega sulla base delle competenze professionali che ha. Voglio una squadra che lavori al meglio».
Trovare la quadra però, come detto, non sarà facile. Specialmente sulle deleghe. Il Pd infatti ha deciso di impuntarsi sull’urbanistica. «Abbiamo detto che ne avremo discusso e vogliamo discuterne» mette in chiaro il segretario dem Alessandro Huber che, insieme agli altri sei eletti, ha dato mandato al coordinatore cittadino Sandro Repetto di affrontare la questione con il sindaco che però ha già promesso al suo vice Luis Walcher di confermagli le deleghe della passata consiliatura. Ovvero lavori pubblici e urbanistica. La mediazione potrebbe essere quella disegnata nei giorni scorsi da Stefano Fattor. Ovvero una delega a commercio e economia e zone produttive. Una soluzione molto ben vista pure dagli imprenditori di Rete economia.
Altro scoglio è la questione delle donne. Difficilmente il Pd potrà permettersi di nominare due uomini quindi in giunta dovrebbe entrare una tra Monica Franch, Stefania Baroncelli e Monica Bonomini al posto di Juri Andriollo. Ma il Pd chiede anche la presidenza del consiglio comunale, ruolo che dovrebbe andare all’uscente Silvano Baratta che ha già dimostrato di saper gestire un aula litigiosa.
Il primo cittadino La giunta sarà a sette. Le deleghe saranno distribuite in base alle competenze